Protocollo di fertilizzazione Drak (Kramerdrak)

Impariamo ad usare il protocollo di fertilizzazione Drak.

0
5386

Cambi d’acqua

Per quanto riguarda i cambi d’acqua, il protocollo ne richiede almeno uno ogni quindici giorni e abbastanza significativo (50% o più). Cercando in rete, ho trovato consigliati anche cambi più frequenti, ad esempio settimanali, sempre piuttosto consistenti.

Nel mio caso, avendo l’acqua di rete caratteristiche non adeguate per essere usata in acquario, ho usato acqua prodotta con un impianto ad osmosi inversa (RO), remineralizzata con i sali Duradrakon.

Sempre riguardo i Duradrakon, segnalo che contengono molto poco sodio: il sodio è infatti un elemento utile per le piante e per i pesci – dunque è giusto che ci sia – tuttavia un eccesso di questo elemento può portare ad un rallentamento o addirittura al blocco delle piante. A meno di grossolani errori di pesatura, questi sali non porteranno mai il sodio a livelli dannosi.

Cosa succede se non si fanno cambi

Tornando all’argomento cambi, spinto dalla curiosità, ho provato deliberatamente a non farne, continuando con il dosaggio raccomandato (preciso che il test è stato fatto in sicurezza, in un acquario senza pesci).

Con il passare dei giorni, dopo circa un mese abbondante dall’ultimo cambio, sono cominciate ad apparire numerose alghe filamentose, mentre la crescita delle piante era stentata. Probabilmente si è creato un accumulo di oligoelementi (e probabilmente anche chelanti, anche se in realtà dovrebbero degradarsi da soli o venire assorbiti dalle piante).

Per quando riguarda le alghe filamentose, escluderei eccessi di fertilizzazione con azoto (il test dei nitrati dava sempre valori nella norma, anche considerando il fatto che non è in grado di misurare urea e ammonio).

Escluderei anche squilibri al filtro – solitamente queste alghe sono presenti quando l’ammonio non viene rapidamente elaborato dai batteri o assorbito dalle piante – e penserei ad un qualche accumulo di elementi (rame? zinco?) che possa in qualche modo intaccare la flora batterica.

Tornando ad una gestione con i cambi raccomandati (due volte al mese), la situazione è presto rientrata.