Questa è la traduzione dell’articolo Hatching and Growing Brine Shrimp di Diana Walstad, nella sua versione attualmente più aggiornata di Novembre 2017.
L’originale, in Inglese, è disponibile per il download sul sito web dell’autrice.
Si ringrazia vivamente la dottoressa Walstad per aver permesso la traduzione e la pubblicazione dell’articolo!
Nota: sono state tradotte le misure del sistema consuetudinario statunitense (quarti, °F, galloni…) nelle misure a noi più familiari; per questo motivo alcune misure risultano con valori un po’ strani.
Allevare e riprodurre l’Artemia
Il metodo più comune per avere dell’Artemia (Artemia franciscana) come cibo vivo per pesci prevede di schiudere ogni giorno delle uova in acqua salata appena preparata.
Questo comporta il dover preparare un sacco d’acqua e se le uova non si schiudono tutte il primo giorno – cosa che accade spesso – si sprecano diverse uova.
Più di un allevatore di pesci ha deciso che l’alimentazione con artemia viva non vale la pena.
Il mio metodo prevede di allevare l’artemia per 3-4 giorni prima di darla ai pesci. Ottengo una buona crescita, prima che i contenitori da schiusa diventino sovrappopolati. (La densità massima di artemia adulta nelle migliori condizioni – estate, Lago Mono, California – è di 6-8 adulti per litro. La densità nel Grande Lago Salato è di circa 3 per litro [1]).
L’artemia deve ancora assorbire completamente il sacco vitellino, quindi non è troppo importante il cibo che somministro loro. È ancora abbastanza piccola per gli avannotti ma, essendo cresciuta di 3-4 volte rispetto alla dimensione appena dopo la schiusa, è appetibile anche dagli adulti.
Ma un attimo… Se il mio metodo fosse così intuitivo o facile, gli acquariofili lo starebbero usando da un sacco di tempo!
Sì, è vero, posso ottenere buone schiuse in acqua pulita e appena preparata, ma l’artemia perde rapidamente valore nutritivo e muore nel giro di pochi giorni.
Suppongo che la maggior parte dei lettori conoscano le basi dell’allevamento dell’artemia e che siano in grado di farlo con successo.
Tuttavia, nonostante tutti i metodi, spesso in conflitto, presenti là fuori, descriverò il mio metodo personale. Ho notato che c’è abbastanza spazio di manovra per quanto riguarda temperatura, salinità, provenienza delle uova etc.
Ad esempio, se la temperatura dell’acqua è di 18 °C anziché 27 °C, le uova richiederanno più tempo per la schiusa, ma si schiuderanno comunque.