Sicurezza elettrica in acquario

Acqua e corrente elettrica non vanno molto d'accordo...

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Consigli per ridurre i rischi elettrici in acquario

Abbiamo visto che ci sono alcune limitazioni importanti nei dispositivi di sicurezza elettrica.
Nell’ambito dell’acquario, abbiamo osservato che l’interruttore differenziale non è detto scatti in tutti i casi di guasto. È sempre possibile, inoltre, che tali dispositivi di protezione, per vari motivi (scarsa manutenzione, vetustà, caso…) non funzionino correttamente.

È quindi necessario tutelarci, proprio conoscendo questi limiti, in modo da poter operare nell’acquario in piena serenità e sicurezza.
Ecco alcuni consigli utili!

  • Verifichiamo che le nostre abitazioni siano dotate degli impianti di messa a terra e degli appropriati interruttori differenziali e magnetotermici. Anche se non sono infallibili, possono salvarci la vita.
  • Testiamo periodicamente il funzionamento dell’interruttore differenziale premendo l’apposito pulsante. Come tutti gli apparecchi, anche il salvavita non è immune ai guasti. Premendo il pulsante di test, se l’interruttore non scatta immediatamente, significa che è guasto. È dunque opportuno farlo sostituire da persona competente.
    Evidenziamo nelle immagini viste in precedenza i pulsanti di test:

    Test interruttori differenziali.
    Pulsanti di test per interruttori differenziali.
  • Ispezioniamo regolarmente le apparecchiature presenti nell’acquario. Se notiamo qualche danno agli isolamenti, gli apparecchi vanno sostituiti, senza tante esitazioni: il costo di una pompa o di un riscaldatore vale la vita di qualcuno?
    In particolare, è necessario controllare:

    • l’integrità dei cavi, specialmente dove questi si piegano o entrano nell’apparecchio elettrico;
    • l’integrità degli apparecchi stessi: per esempio, incrinature sul vetro del riscaldatore o condensa al suo interno sono indice di guasto imminente;
    • il corretto fissaggio dei cavi e delle lampade, portalampade, LED, ventole… affinché non cadano in acqua.
  • Non tiriamo gli apparecchi elettrici per il cavo per estrarli dall’acqua: così facendo, forziamo la giunzione che tiene sigillato il contenitore isolante, rischiando di romperla o comunque indebolirla.
  • Pieghiamo tutti i cavi verso il basso prima di farli arrivare alla presa. Così facendo, l’eventuale condensa che scivola lungo il cavo cadrà sul pavimento e non entrerà nella presa.
  • Evitiamo collegamenti elettrici precari, quali abuso di ciabatte, multiprese, adattatori. Se possibile, conviene usare un’unica ciabatta, di buona qualità, collegata direttamente alla presa elettrica.
  • All’acquisto, scegliamo apparecchiature di qualità certificata. Il costo sarà leggermente
    superiore ma, anche se non potranno garantirci l’immunità, possono darci garanzie maggiori contro i guasti.
  • Preferiamo, se possibile, apparecchi che funzionano a bassa tensione, intrinsecamente più sicuri. Ad esempio, invece delle lampadine con portalampada E27, collegate direttamente alla 230 V di casa, conviene usare barre o strisce LED a 12-24 V.
    • Attenzione! Il fatto di avere apparecchi a bassa tensione non ne garantisce l’assoluta sicurezza. Purtroppo possono verificarsi guasti ai trasformatori, per cui potremmo venire in contatto con la tensione di rete, venendo meno l’isolamento galvanico. Questo è specialmente vero per i prodotti iper-economici (ad esempio, quelli che usano alimentatori a caduta capacitiva). Possiamo avere una ragionevole sicurezza utilizzando alimentatori protetti (circuiti SELV – Safety Extra Low Voltage).

      Simbolo riportato sui trasformatori di sicurezza.
  • In caso di fai-da-te, dobbiamo essere consapevoli di ciò che stiamo facendo.
    Ballast CFL
    Smontare i ballast è un’attività amata dagli acquariofili…

    Piuttosto di fare un accròcco pericoloso, chiediamo a qualcuno esperto, come un elettricista, di fare il lavoro per noi. Non improvvisiamoci tecnici!

  • Analogamente, modifiche agli apparecchi elettrici possono annullare eventuali certificazioni di sicurezza (marcatura CE, marchi di approvazione, grado IP…).

Infine, l’ultimo consiglio, l’unico e il solo che ci dà la più totale garanzia di sicurezza:
prima di mettere le mani o le pinze in acqua, stacchiamo tutte le spine degli apparecchi, anche di quelli fuori dall’acquario, come filtri esterni o plafoniere.
Sottolineiamo staccare le spine fisicamente, talvolta non è sufficiente premere il pulsante rosso sulla ciabatta, se presente.

Se non c’è corrente, non possiamo diventare un suo percorso.

Speriamo di aver trasmesso maggiore consapevolezza riguardo alle capacità, ma soprattutto ai limiti, dei mezzi di protezione elettrica comunemente disponibili.

Ricordiamo, infine, che il principale mezzo di protezione siamo noi stessi: stiamo attenti ai valori dell’acqua dell’acquario e al benessere di pesci e piante…
…quindi stiamo attenti anche a noi!

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Diego Zennaro
Ho acquari in giro per casa da sempre, mi piace sperimentare, confrontare e, soprattutto, diffondere quello che ho trovato. Cerco sempre di comprendere i motivi per cui si fanno le cose e spero di trasmettere questo anche negli articoletti che scrivo :) Nel frattempo, provo a far diventare rossa qualche pianta e a cercarne sempre di nuove o particolari. Prima o poi riuscirò pure a posizionarle in maniera graziosa. Ultimamente gli acquari di biotopo mi hanno un po' distratto da questa ricerca.