LED in acquario
Arriviamo finalmente al dunque, dopo aver guardato bene tutte le caratteristiche dei LED e come valutarle.
Partiamo subito descrivendo le opzioni solitamente disponibili.
Plafoniere già pronte
Molti produttori hanno sviluppato delle plafoniere già pronte, con LED bianchi e/o colorati.
In tal caso, sarà sufficiente prendere il modello con la lunghezza giusta per il nostro acquario e collegarla.
Un esempio è la plafoniera Chihiros A, di cui abbiamo una recensione, ma ne esiste un’infinità di altri modelli!
Spesso i modelli sono forniti di apposite centraline che ne gestiscono l’accensione e possono creare effetti di accensione e spegnimento graduali.
Per valutare la qualità, è consigliabile controllare bene i consumi, la resa in lumen della plafoniera e la potenza.
Tubi LED retrofit
I tubi LED retrofit sono dei tubi a LED da inserire al posto dei vecchi tubi fluorescenti, T8 o T5.
È la soluzione ideale se non si vogliono apportare modifiche alla plafoniera originale.
Se l’acquario ha lunghezze standard dei tubi, è possibile acquistare tubi LED retrofit generici, ottenendo un buon risparmio. Se l’acquario ha invece tubi con lunghezze fuori standard (ad esempio, gli acquari Juwel), si dovrà per forza usare ricambi originali o comunque “per acquari”, come si può vedere nel passaggio a LED su un acquario Juwel Rio.
Principale svantaggio di questa soluzione è la scarsa flessibilità, poiché sono solitamente presenti solo LED a 3000 o 6000 K, con resa cromatica mediocre, oltre al fatto che questa tipologia di LED, funzionando direttamente a 230 V (tensione di rete), non è dimmerabile.
Lampadine LED E27 o E14
Per chi ha un acquario con lampadine E27 o E14 (le normali lampadine che si avvitano ai lampadari), è possibile sostituire le vecchie CFL, lampade compatte fluorescenti, con lampadine a LED con lo stesso attacco.
Non si trovano spesso in giro, ma ci sono lampadine E27 con LED direzionali, dunque si ha illuminazione tutta nella stessa direzione, anziché a 360° come la lampadina nella seconda immagine qui sotto.
Il vantaggio di questa opzione è la facilità dell’operazione; restano il fatto della scarsa flessibilità e della non-dimmerabilità delle lampade.
Strisce o barre a LED
Le strisce o barre a LED si trovano vendute a rotolo o a metro e hanno solitamente un prezzo piuttosto basso.
È possibile appiccicare delle strisce LED adesive all’interno del coperchio, ma spesso il rivestimento in gomma che le ricopre ingiallisce col tempo.
A meno di non avere una protezione dagli schizzi d’acqua, non è consigliabile usare le strisce non impermeabili poiché le piste che le compongono si corrodono rapidamente.
Analoghe considerazioni anche per le barre; queste sono però preferibili rispetto alle strisce – se è disponibile una copertura dall’acqua – poiché dissipano meglio il calore, che sappiamo danneggiare la vita dei LED.
LED singoli
Per chi ha un po’ di manualità con saldatore ed elettronica, è possibile creare delle plafoniere usando i chip singoli. Si può partire dai più semplici LED da 1 o 3 watt su PCB a stella (per facilità di montaggio) fino ad arrivare ai più costosi LED COB ad alta potenza ed efficienza.
La flessibilità di questa soluzione è massima: è possibile scegliere quanti e quali LED usare, di che colore, di che potenza; è possibile scegliere come alimentarli (in tensione o in corrente) ed è possibile usare centraline o piattaforme, come Arduino, per creare tutti gli effetti desiderati di accensione/spegnimento graduale, accensione di canali separati e così via.
In questo caso, di norma conviene partire da una buona parte di illuminazione con LED bianchi (temperature di colore attorno ai 6000 K), da integrare, se lo si desidera, con LED bianchi a temperature di colore più basse (3000 K) o con LED colorati, ad esempio: rossi, blu, UV-A o full spectrum PAR.
Indicativamente, l’abbinata LED freddi + LED caldi (6000 K + 3000 K) è semplice ma garantisce buona resa cromatica. Questa abbinata può essere adeguata e sufficiente per chi non ha particolari esigenze (piante esigentissime, ad esempio).
Aggiungendo colori singoli, è possibile migliorare ulteriormente.
Ultimamente, inoltre, stanno comparendo sempre più in commercio LED bianchi ad elevata resa cromatica a prezzo del tutto accessibile, poco superiore a quello dei LED comuni di analoga tipologia ma con resa cromatica meno elevata.
Usando LED a temperatura di colore di circa 4500-5500 K, con CRI elevato (90 o superiore, meglio 95 o 98), si possono ottenere ottimi risultati e un’eccellente resa dei colori con una sola tipologia di LED.