Tipi di LED
LED monocromatici
I LED monocromatici, come dice il nome, emettono luce di un dato colore.
Ad esempio, possiamo avere un LED verde, un LED giallo, un LED violetto e così via.
Oltre al colore “a parole”, solitamente viene indicata la lunghezza d’onda dominante, ovvero la lunghezza d’onda dove si ha il maggior picco di emissione.
Ad esempio, potremmo avere un LED verde con un picco a 525 nm o un LED turchese a 500 nm.
Alcuni colori hanno, invece, una nomenclatura specifica, ad esempio i LED:
– Royal blue con picco a 455 nm
– Deep red con picco a 660 nm
– Far red con picco a 740 nm
Per gli usi in acquario, è importante controllare soprattutto la lunghezza d’onda, per poter così andare ad usare luce delle lunghezze appropriate per colpire i pigmenti fotosintetici delle piante.
LED bianchi
I LED bianchi producono luce a partire da un LED blu con l’aggiunta di sostanze particolari – dette fosfòri – per ottenere il bianco (che è dato dalla somma dei vari colori).
I LED bianchi possono avere varie tonalità di colore che possono essere descritte in due modi: il primo è una nomenclatura descrittiva, a parole, la seconda invece usa una precisa misura, detta temperatura di colore, e si misura in kelvin (simbolo K).
Vediamo i tipi di LED bianchi più diffusi, indichiamo anche la diffusa nomenclatura inglese, oltre alla temperatura di colore:
- bianco caldo/warm white – 2700-3500 K
- luce del giorno/daylight – 4000-5500 K
- bianco freddo/cool white – 6000-7500 K
- bianco ghiaccio/ice white – 9000-15000 K
- bianco super-freddo/super cool white – 15000-25000 K
Purtroppo è da osservare che i produttori non hanno una nomenclatura univoca, ad esempio, per alcuni, daylight descrive le lampade a circa 6500 K.
Inoltre, specie con prodotti economici, le temperature di colore dichiarate spesso non coincidono con quelle effettive – l’esempio più comune è quello dei LED a 2700 K, che spesso hanno una temperatura di colore effettiva attorno ai 3500 K.
Giusto per dare un anticipo, in acquario dolce solitamente sono usati i LED a temperature di colore più basse, indicativamente dai 7500 K in giù.
Negli acquari marini, invece, ci si spinge a temperature di colore molto alte, poiché è necessaria una maggiore componente blu.
LED speciali
Elenchiamo tre tipi di LED particolari, che non rientrano prettamente nelle due categorie precedenti, ma che spesso sono usati in acquario.
RGB
I LED RGB integrano, sullo stesso chip, un LED rosso, uno verde e uno blu, da cui il nome (in inglese, Red=rosso, Green=verde, Blue=blu).
È normalmente possibile accendere singolarmente i vari colori oppure, tramite apposite centraline, accendere i vari colori a potenze differenti, per poter formare i colori diversi dai tre di base.
Con i LED RGB è possibile anche avere una specie di luce bianca, ottenuta con l’accensione dei tre LED, ma solitamente la qualità di questo bianco è modesta.
RGBW
I LED RGBW integrano, sullo stesso chip (o striscia), un LED RGB e un LED bianco (White=bianco, in inglese).
I LED RGB mantengono le caratteristiche che abbiamo poco sopra visto, mentre il LED bianco si occupa di produrre la luce bianca, migliorandone significativamente la qualità.
Full Spectrum PAR
I LED Full Spectrum PAR sono dei LED appositamente creati per la coltivazione delle piante, da cui il nome PAR, che in inglese sta per Photosynthetically Active Radiation (Radiazione fotosinteticamente attiva, una misura della radiazione luminosa intercettabile dalle piante).
Con un unico chip, producono luce blu e luce rossa, ovvero quella di cui le piante hanno maggior bisogno. La luce visibile è quindi di aspetto violaceo.
Oltre alla luce rossa e blu, molti modelli producono anche una piccola quantità di luce ultravioletta (UV) e di luce infrarossa (IR): il loro spettro, infatti, può estendersi da circa 375 nm a poco oltre gli 840 nm.
Tali lunghezze d’onda sono utili per stimolare la crescita delle piante, poiché nelle stagioni calde la presenza di raggi infrarossi, ad esempio, è maggiore.