Scelta dell’impianto UV-C adatto e della portata
Per tarare un impianto UV-C, nel mondo scientifico esistono vari parametri di cui tenere conto, tra i quali: flusso, tempo di espozione dell’acqua ai raggi UV-C, trasmittanza (reattività agli UV-C), torbidità dell’acqua e intensità dei raggi UV-C (μW/cm2).
Purtoppo tali dati non sono forniti usualmente per gli impianti per acquariofilia, anche perché alcuni parametri, quali la torbidità dell’acqua o la trasmittanza, sono di difficile misura.
Per questo motivo, ci limiteremo a fornire dei valori medi, che empiricamente funzionano.
Come abbiamo detto poco fa, la portata della pompa o del filtro che deve far circolare l’acqua deve essere adeguata. Inoltre, è intuitivo pensare che l’impianto debba essere in qualche modo proporzionato alle dimensioni dell’acquario.
Vediamo quindi alcune linee guida per la scelta dell’impianto.
Gli impianti più diffusi, con lampade ai vapori di mercurio, hanno potenze standard di 5, 9, 11, 18, 36 e 55 watt, con le ultime due potenze solitamente riservate a vasche molto grandi (migliaia di litri) o a laghetti esterni.
Nel dettaglio, possiamo compilare una tabella con alcune linee guida per la scelta.
Potenza lampada [W] | Acquario dolce [fino a litri] | Portata max [litri/ora] |
Acquario marino [fino a litri] | Portata max [litri/ora] |
5 | 200 | 200 | 125 | 100 |
9 | 500 | 500 | 250 | 200 |
11 | 700 | 700 | 350 | 300 |
18 | 1000 | 1000 | 500 | 500 |
36 | 2000 | 2000 | 1000 | 1000 |
55 | 3000 | 3000 | 1500 | 1500 |
In generale, conviene privilegiare portate basse, indicativamente attorno alla metà delle massime indicata sopra, che consentono un passaggio lento dell’acqua davanti alla lampada.
Tuttavia non bisogna nemmeno stare troppo bassi con la portata, poiché bisogna evitare il surriscaldamento della lampada: è necessario trovare una soluzione di compromesso.
Inoltre, è bene specificare che l’efficacia dei raggi UV-C è massima quando l’acqua è pulita e limpida (questo tra l’altro è il motivo per cui nell’acquario marino le portate vanno dimezzate, essendoci più sostanze disciolte). Nel caso di acqua ambrata o con detriti in sospensione conviene, quindi, provvedere ad un pre-filtraggio dell’acqua.
Filtri con UV-C integrati
Negli ultimi anni hanno cominciato a diffondersi filtri con lampada UV-C integrata. Quasi tutti sono esterni anche se esiste qualche modello interno con la lampada integrata.
Nel caso si opti per questo tipo di filtro, il consiglio è quello di verificare che l’accensione della lampada sia indipendente da quella del filtro, in maniera da poter tenere il filtro sempre acceso ma la lampada accesa solo in caso di necessità.
Occorre considerare che, in questi modelli, sarà necessario pulire regolarmente l’ampolla di quarzo, indipendentemente dall’accensione della lampada, come vedremo di seguito.
Filtri con UV-C per pond
Gli impianti UV-C per pond sono semplicemente di dimensioni maggiori e molto più potenti rispetto a quelli per acquario.
Nei pond e nei laghetti l’impianto UV-C agisce prevalentemente a livello batterico, mentre la sua azione a livello algale è blanda.
Probabilmente l’affermazione precedente potrà creare un certo sconcerto, considerato che l’acquisto di questi impianti viene consigliato proprio per contrastare alghe!
In realtà, in un ambiente chiuso come un acquario, con un’illuminazione mirata al benessere delle piante e allo sfavorire le alghe, l’impianto UV-C riesce a sconfiggere ogni principio algale; invece, nel caso di un pond o di un laghetto illuminati dalla luce solare, questa favorisce così tanto le alghe che un impianto UV-C ben poco può fare contro di esse.
In realtà il miglior sistema per ridurre le alghe senza far ricorso ad alghicidi è l’utilizzo di un filtro a tamburo… ma questa non è la sede per parlarne.