Vantaggi e svantaggi del filtro esterno
Il principale vantaggio dei filtri esterni è quello di non occupare spazio nell’acquario, eccetto per i tubi di aspirazione e mandata: sono infatti preferiti negli allestimenti dove si mira particolarmente all’estetica.
In tali casi, spesso si sostituiscono le terminazioni di ingresso (inflow) e uscita (outflow) del filtro, solitamente in plastica, con dei set di ingresso e uscita in vetro, la cui trasparenza nasconde ulteriormente alla vista tali componenti.
Svantaggi principali dei filtri esterni sono il costo generalmente maggiore, il maggior consumo di energia elettrica (poiché è necessario alzare parecchio l’acqua, da livello terra fino a superare l’altezza del vetro dell’acquario) e il rischio di allagamento.
I primi due svantaggi sono difficilmente aggirabili mentre, per quanto riguarda il rischio di allagamento, un regolare controllo del fissaggio di tubi e connessioni dovrebbe garantire una buona sicurezza.
La capacità di filtraggio meccanico dei filtri esterni è generalmente molto buona, poiché hanno elevate portate d’acqua (anche se non realistiche); questo però va a discapito delle capacità di filtraggio biologico che, al contrario, è agevolato da un basso movimento d’acqua.
È tuttavia possibile trovare un compromesso se il filtro ha la portata regolabile: possiamo così impostarla in maniera da trovare il giusto compromesso tra filtraggio meccanico e filtraggio biologico!