I filtri esterni per acquario sono una delle tipologie di filtro attualmente più in voga, grazie ad alcuni vantaggi piuttosto interessanti e ricercati.
Tuttavia hanno anche qualche aspetto negativo: in questo articolo vedremo entrambi e cercheremo di capire se il filtro esterno sia adatto o meno per il nostro acquario.
Aspetto dei filtri esterni per acquario
Iniziamo subito da come si presentano: si tratta solitamente di un barilotto di forma variabile dentro al quale sono contenuti i materiali filtranti e, talvolta, un riscaldatore. Alcuni modelli integrano anche un display con varie informazioni.
Sopra al barilotto è presente un coperchio che contiene la pompa; questo coperchio è spesso definito testata del filtro.
Sempre sul coperchio sono presenti solitamente anche delle leve per regolare la portata d’acqua; un pulsante di adescamento per avviare il filtro; dei rubinetti per bloccare i tubi quando vengono scollegati, per evitare che per effetto sifone l’acquario si svuoti mentre puliamo il filtro.
In alcuni modelli non è presente un pulsante di adescamento: è presente invece un foro con tappo nel quale verseremo dell’acqua fino a riempire completamente il filtro.
Il coperchio è bloccato al barilotto tramite dei fermi.
Dal coperchio (in alcuni modelli dal barilotto) partono due tubi: uno per aspirare l’acqua dall’acquario, detto aspirazione, e un altro per riportarla in acquario, detto mandata.
Accessori di un filtro esterno
Solitamente nel kit del filtro sono presenti anche tutti i tubi e i connettori per prelevare e riportare l’acqua in acquario; la dotazione tipica è infatti la seguente: tubi flessibili o corrugati, U per scavalcare i vetri, tubo di aspirazione, tubo di mandata (su alcuni modelli sono presenti anche una spraybar e un’uscita a becco d’anatra) e ventose per fissare il tutto.
Percorso dell’acqua nei filtri esterni
Nei filtri esterni il percorso dell’acqua dipende dai vari modelli: nella maggior parte dei modelli l’acqua scende subito fino al fondo del barile per poi essere aspirata dal basso verso l’alto facendole attraversare, durante la salita, i materiali filtranti.
Se il nostro filtro sarà di questa tipologia, metteremo i materiali per il filtraggio meccanico in basso e quelli per il filtraggio biologico in alto, per rispettare la regola secondo la quale il filtraggio meccanico deve avvenire per primo.
Talvolta i produttori consigliano di inserire un ulteriore stadio meccanico prima dell’uscita: può essere utile per trattenere eventuali impurità rilasciate dai supporti biologici
Se il nostro filtro sarà di una tipologia diversa (ad esempio filtra dall’alto verso il basso o orizzontalmente) basterà adattare la disposizione dei materiali illustrata qui sopra.