Considerazioni sull’uso delle ventole in acquario
Costo
Il costo della soluzione di base – escludento timer o centraline – è abbastanza modesto.
La spesa da affrontare, dovendo acquistare tutto il materiale, è la seguente:
- ventola = 6 euro
- alimentatore = 6 euro
- lastra di plexiglas 50×50 cm = 13 euro (con avanzo di materiale).
Il totale è di circa 25 euro; consideriamo però che spesso è facile trovare ventole usate o recuperate da vecchi PC.
Stessa cosa per gli alimentatori di vecchi modem/router, caricabatterie… sono tutti potenzialmente riciclabili allo scopo.
Prestazioni e limitazioni
Per quanto riguarda le prestazioni, il raffreddamento con ventole permette di abbassare la temperatura dell’acqua dell’acquario di circa 2-3 °C (nel mio caso, da circa 30 °C a 27.5-28 °C).
Le prestazioni sono comunque variabili e dipendono da vari fattori quali, ad esempio, la temperatura e l’umidità relativa della stanza o la presenza di correnti d’aria.
Usando questo sistema di raffreddamento si ha un considerevole aumento dell’evaporazione – il meccanismo che consente il raffreddamento – dunque vi sarà maggior necessità di rabbocchi con acqua da osmosi inversa o demineralizzata, per reintegrare l’acqua evaporata senza alterare le caratteristiche chimiche dell’acqua (durezze, nutrienti…).
Oltre a questo, è necessario segnalare che non è possibile raffreddare a piacimento l’acqua. Anche mettendo più ventole, la temperatura è difficile scenda di oltre 4-5 °C rispetto a quella ambientale.
Nel caso fosse necessario raffreddare ulteriormente l’acqua, sarà necessario provvedere al raffreddamento dell’ambiente con un condizionatore d’aria oppure valutare soluzioni con compressore frigorifero.
Riassumendo, le ventole per computer (ma, in generale, tutte le ventole) sono una soluzione economica e facilmente implementabile.
Le prestazioni non sono illimitate, tuttavia già riuscire ad abbassare le temperature di un paio di gradi centigradi può far la differenza per molti pesci e molte piante, che sicuramente ringrazieranno.