Montaggio delle ventole sull’acquario
Vediamo di seguito alcune linee generali per il montaggio delle ventole in acquario.
Ventole in immissione o in estrazione?
Per convenzione, le ventole spingono l’aria dalla parte delle pale a quella con il supporto; su alcune ventole è indicato anche con delle frecce o la scritta Flow.
Una domanda frequente è: posiziono le ventole in modo che spingano aria verso l’acquario (in immissione) o che allontanino l’aria dall’acquario (in estrazione)?
La risposta non è univoca, essendo le due opzioni sostanzialmente equivalenti e funzionanti. Tuttavia, personalmente, consiglio l’installazione in estrazione.
Posizionare le ventole in estrazione consente di non muovere troppo la superficie dell’acqua, limitando la dispersione di CO2 e di sfruttare la naturale tendenza dell’aria calda e umida a salire. Mettendo le ventole in estrazione (quindi verso l’alto), andiamo a favorire questo fenomeno naturale.
Controllo delle ventole
Abbiamo installato e collegato le ventole. Come e quando le accendiamo?
Ci sono varie opzioni, dalle più semplici fino alle più complesse e raffinate.
Controllo manuale
Il più semplice ed economico controllo: accendiamo e spegnamo manualmente le ventole, secondo necessità.
Non è molto preciso come sistema, ma in mancanza di meglio… ci si può accontentare.
Ventole sempre accese
Lasciamo le ventole sempre collegate all’alimentazione. Così facendo non rischiamo che la temperatura si alzi troppo, ma… se le ventole rimangono accese quando non serve, la temperatura potrebbe abbassarsi troppo e avremo, comunque, un consumo di energia inutile.
Ventole temporizzate
Si potrebbe usare un temporizzatore, come quello usato per le luci, per far accendere le ventole secondo orari precisi.
Ad esempio, si potrebbero far funzionare durante il giorno, quando fa più caldo, lasciandole spente di notte.
Bisogna comunque monitorare le temperature dell’acqua, per correggere, dove necessario, gli orari di accensione delle ventole.
In alternativa si può usare lo stesso temporizzatore delle luci per far accendere le ventole. Così facendo, le ventole si accenderanno e spegneranno contemporaneamente alle lampade.
Considerato che spesso sono proprio le luci a scaldare l’acqua, questa soluzione potrebbe essere sufficiente per raffreddare l’acquario (e si può riciclare il temporizzatore!).
Controllo con centraline
Esistono delle centraline che usano un sensore per misurare la temperatura dell’acqua e, confrontando tale misura con la temperatura desiderata, regolano automaticamente l’accensione delle ventole.
Ne esistono di vari tipi, come la Inkbird ITC-308, già dotata di prese cablate:
Oppure come la Inkbird ITC-1000, da cablare:
Questi due modelli sono “generici”; ne esistono anche di appositi per acquariologia, ma le funzioni sono sostanzialmente le stesse.
Controllo con centraline fai-da-te
Per chi è più smanettone, esistono varie piattaforme per implementare un controllo dell’accensione e della velocità delle ventole usando la PWM (Pulse Width Modulation). Esempi di queste piattaforme sono Arduino o Raspberry Pi.
La PWM è una tecnica per controllare grandezze elettriche e molti la usano, probabilmente senza saperlo, con le centraline per il controllo dei LED, come la famosa TC-420.
È possibile collegare le ventole ad un canale di queste piattaforme e farle funzionare a velocità variabile durante il giorno, ad esempio al massimo durante il fotoperiodo e a velocità ridotta durante la notte; oppure a velocità tanto maggiore quanto più è calda l’acqua.