E per quanto riguarda le alghe?
Purtroppo, visto che le alghe non solo condividono molti dei pigmenti fotosintetici delle piante superiori ma ne hanno anche di aggiuntivi, creare un’illuminazione utilizzabile solo dalle piante ma non dalle alghe è praticamente impossibile.
Quindi non esiste una luce che elimina le alghe, nonostante alcuni proclami di aziende produttrici.
La luce, infatti, è solo uno dei molteplici fattori che possono portare all’esplosione algale.
Si possono però dare alcuni consigli per non favorirle, con la luce:
- se si usano lampade fluorescenti per illuminotecnica, evitare lampade a temperatura di colore troppo alta o troppo bassa; scegliere una gradazione attorno ai 5000-6500 K;
- se si usano lampade per acquaristica, evitare di installare solo lampade fitostimolanti, ovvero quelle con forti componenti rosso-blu, sia per una questione di resa estetica, sia perché non troppo efficienti;
- se si usano LED, evitare troppa componente blu (es: plafoniere per marino o con LED ad elevata temperatura di colore, come 10000 K o più) e cercare di creare uno spettro abbastanza bilanciato;
- quando si cambiano le lampade, evitare passaggi bruschi: è bene ridurre il fotoperiodo delle lampade nuove, ad esempio a 4-5 ore al giorno, aumentandolo poi gradualmente nel giro di un mese o due.
Crediti e Bibliografia
Foto alga Nori: By Alice Wiegand, (Lyzzy) – Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=740793
- Dennis J. Nürnberg et al, Photochemistry beyond the red limit in chlorophyll f–containing photosystems, Science (2018). DOI: 10.1126/science.aar8313