Ludwigia sp. “Marilia”

Una Ludwigia un po' particolare.

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In questa breve scheda vorrei fornire la mia esperienza di coltivazione di Ludwigia sp. “Marilia”, una specie di Ludwigia recentemente diffusa, tanto da non avere ancora un nome per la specie.

Ludwigia sp. Marilia dall'alto
Ludwigia sp. Marilia dall’alto

Ricordo infatti che nella nomenclatura binomiale si hanno genere e specie, ad esempio Ludwigia sphaerocarpa; nel caso della “Marilia”, invece, è noto solo il genere (Ludwigia) mentre “sp.” indica che la specie è in via di definizione.

“Marilia” è la dicitura che attualmente identifica la pianta e prende il nome da Marília, una municipalità dello Stato brasiliano di São Paulo.

Marilia, Brasile
Posizione di Marília, nello stato di São Paulo, in Brasile.

Questa varietà di Ludwigia cresce abbondantemente nelle acque della zona, tanto che un allevamento di pesci e piante (Sunshine Piscicultura) ha tentato di riprodurla e porla nel commercio acquariofilo.

Aspetto di Ludwigia sp. “Marilia”

Ludwigia sp. “Marilia” è una pianta a stelo, di aspetto piuttosto differente dalle Ludwigia comunemente in commercio (L. repens, L. glandulosa etc), grazie alle sue foglie dalla forma arrotondata-ovale.

La crescita è eretta, con foglie alternate, in fase sommersa, mentre, non appena giunge in superficie, cresce parallelamente al pelo dell’acqua con foglie emerse, più sottili e meno arrotondate e numerosi getti laterali.
In natura, se emersa, produce dei fiori gialli a 5 petali.

Ludwigia sp. Marilia
Come ho trovato Ludwigia sp. “Marilia” dopo neanche una settimana di abbandono dell’acquario.

Il colore delle foglie varia da verde chiaro a giallo-arancio-rossastro, in base ai nutrienti presenti e alla vicinanza alle lampade, se coltivata in acquario.

Coltivazione di Ludwigia sp. “Marilia”

Gli steli in mio possesso sono arrivati dalla Germania da coltivazione sommersa, dunque l’ambientamento è stato piuttosto facile.

Fertilizzazione

La pianta non mi è parsa particolarmente esigente di nutrienti: anche in caso di mancata fertilizzazione temporanea, cresce lo stesso (magari non con aspetto ottimale). Se la luce non è molto forte, cresce più lentamente e di colore più tendente al verde.

Ludwigia sp. Marilia
Ludwigia sp. “Marilia” vista dall’alto, con leggera deformazione delle foglie.

Attualmente la sto coltivando utilizzando singoli sali, sia per i macroelementi, sia per gli oligoelementi. Gli oligoelementi sono tutti non chelati, con varie somministrazioni lungo la settimana.
È presente erogazione artificiale di CO2 e somministro una modesta dose di carbonio organico giornalmente, assieme al ferro.
Può comunuque crescere anche senza erogazione artificiale di CO2.

Crescita e propagazione

La velocità di crescita è abbastanza elevata. Nell’acquario in cui la tengo, è seconda in velocità al solo Myriophyllum tuberculatum e supera, sempre in velocità, le altre Ludwigia presenti (L. inclinata var. verticillata “Cuba” e “Curly/Tornado”, L. glandulosa).

La propagazione della pianta è molto semplice: è sufficiente tagliare lo stelo ad una certa altezza e ripiantarlo: lo stelo nuovo emetterà nuove radici mentre quello vecchio produrrà getti laterali, ottenendo altri esemplari.

Ludwigia sp. "Marilia"
Ludwigia sp. “Marilia” che ha appena toccato la superficie.

Talvolta Ludwigia sp. “Marilia”, specialmente quando si avvicina alla superficie, emette numerosi getti laterali: tagliandoli e ripiantandoli sarà possibile ottenere altre piante.
I getti laterali sono molto delicati, tant’è che toccando appena lo stelo principale è probabile che alcuni di questi getti laterali si stacchino – un ottimo mezzo di propagazione e diffusione della pianta, suppongo!

Posizione

Data la forma della pianta e il suo tipo di crescita, consiglierei di posizionarla nella zona posteriore dell’acquario, volendo anche lateralmente (in tal caso, essendo meno illuminata, risulterà meno rossastra).

Gli steli possono essere posizionati anche piuttosto vicini fra loro: anche se si fanno ombra, la pianta cresce abbastanza bene comunque.

Volendo, è possibile lasciarla crescere in forma galleggiante, non potando gli steli quando si avvicinano alla superficie. Bisogna però fare attenzione al fatto che, non appena raggiunge la superficie, la pianta diventa quasi infestante, coprendo completamente la superficie dell’acquario (nella foto sopra, la pianta è rimasta emersa un paio di giorni ed è arrivata a crescere di circa 20 cm sul pelo dell’acqua).

Conclusioni

Si tratta di una pianta poco diffusa ma dalla coltivazione piuttosto semplice, che non richiede eccessivi sforzi per averla in buona forma.

Purtroppo non è molto diffusa in commercio, data la sua recente introduzione.
Se però riuscite a recuperarne qualche esemplare, è una pianta che può dare soddisfazione senza pretendere troppo!


Crediti

Mappa geografica: ©OpenStreetMap contributors, Open Database License. Tavole sotto licenza CC BY-SA 2.0.

 

Diego Zennaro
Ho acquari in giro per casa da sempre, mi piace sperimentare, confrontare e, soprattutto, diffondere quello che ho trovato. Cerco sempre di comprendere i motivi per cui si fanno le cose e spero di trasmettere questo anche negli articoletti che scrivo :) Nel frattempo, provo a far diventare rossa qualche pianta e a cercarne sempre di nuove o particolari. Prima o poi riuscirò pure a posizionarle in maniera graziosa. Ultimamente gli acquari di biotopo mi hanno un po' distratto da questa ricerca.