Guida ai fertilizzanti Easy-Life

Scopriamo uno dei più economici protocolli di fertilizzazione a componenti separati.

0
12736

Commento sul protocollo

Si tratta di un protocollo abbastanza completo e flessibile, che dovrebbe coprire quasi tutte le esigenze.

Può infatti andare tanto bene a chi ha un acquario con piante poco esigenti quanto a chi ha piante abbastanza difficili.
Nel caso di piante particolarmente esigenti, quali le Ludwigia inclinata, alcune Rotala (R. macrandra, R. sp. “Colorata”…), il protocollo inizia a mostrare un po’ di debolezze, soprattutto per quanto riguarda l’apporto di oligoelementi.

Per chi ha esigenze modeste, come scarsa presenza di piante, piante lente (epifite, ombrofile) l’uso del solo Profito può essere sufficiente.
Se si nota che dosando il solo Profito le piante si bloccano o non crescono come dovrebbero, può essere necessario usare gli altri prodotti.
Ad esempio, se si osserva una carenza di ferro si può dosare il Ferro; se si nota invece una carenza di fosfati o si misurano a zero (la carenza di fosfati è infida), si può ricorrere al Fosfo.

Pianta in difficoltà
Pianta in difficoltà, che ha bisogno di fertilizzazione con altri elementi.

Statisticamente, la prima carenza che si dovrebbe osservare, usando il solo Profito, è quella di potassio, poiché il Profito ne contiene molto poco (dando per scontato l’uso di Ferro, Nitro e Kalium che contengono tutti altro potassio).

Dal punto di vista tecnico, il protocollo è chelato; ciò consente di effettuare dosaggi settimanali o anche più diradati, secondo le esigenze delle piante.
In alternativa è possibile ricorrere ad un dosaggio frazionato nel tempo, ad esempio giornaliero o bisettimanale. In tali casi, consiglio di sperimentare e trovare la cadenza e le dosi che danno migliori risultati nell’acquario.

Per quanto riguarda i dosaggi, un errore comune è quello di somministrare tutti gli elementi, tutte le settimane, secondo le dosi indicate, violando la raccomandazione di osservare i segni delle piante. Così facendo, si immetteranno in acquario troppi concimi, con tutti i problemi del caso.

È anche possibile sostituire gli integratori dei macroelementi – Nitro, Fosfo, Kalium – e del ferro (Ferro) con i singoli sali, ovvero: nitrato di potassio, fosfato di potassio e ferro chelato.
Un buon compromesso possono essere le soluzioni per orto e giardino, già pre-diluite, ma più concentrate (ad esempio, gli integratori liquidi Cifo).

Tale sostituzione può portare ad un discreto risparmio se l’acquario richiede notevoli quantità di macroelementi, come ad esempio un allestimento olandese.

Ludwigia Cuba
Pianta un po’ ripresa

A proposito di risparmio: il protocollo è relativamente economico rispetto alla qualità. È infatti uno fra i più economici (se non, ad oggi, il più economico) protocollo a componenti separati.

Per quanto riguarda l’EasyCarbo, ovvero l’integratore di carbonio, si potrebbero spendere fiumi di parole senza giungere a una conclusione. Da varie prove può essere di aiuto negli allestimenti senza erogazione artificiale di anidride carbonica; i risultati sono invece meno evidenti in caso di erogazione artificiale di CO2 già presente.
È estremamente importante, in ogni caso, non eccedere mai con i dosaggi.