Come usare il protocollo Aquaforest Freshwater
L’utilizzo del protocollo è in linea di principio piuttosto semplice. Si parte infatti con una base costituita dai due prodotti senza Boost (integrazione) nel nome.
In particolare, consiglio di iniziare con il solo AF Micro, ovvero l’integratore di microelementi e potassio, che sono solitamente gli elementi di cui c’è più bisogno e maggiore richiesta negli acquari.
Se l’acquario ha basso carico organico, oppure le piante lamentano una carenza di macroelementi, è possibile iniziare ad usare l’AF Macro, che dovrebbe garantire una “base” di macroelementi.
In generale, se l’acquario non è particolarmente esigente o non c’è un particolare bisogno di qualche elemento, o il solo AF Micro o la combinazione AF Macro+Micro dovrebbe essere sufficiente.
Carenze specifiche
Se dopo aver usato questi due prodotti, osserviamo carenze specifiche, è necessario ricorrere agli integratori singoli (quelli identificati con Boost) poiché, se usassimo quelli generici, andremmo ad inserire un eccesso degli altri elementi.
Per esempio, se, anche dopo aver dosato AF Micro e AF Macro, notiamo una carenza di ferro, è inutile aggiungere altro AF Micro, che alza un sacco pure potassio e altri elementi. Conviene aggiungere l’Iron Boost (oppure il Red Boost).
Red Boost
Il Red Boost è un integratore specifico per le piante rosse, infatti integra principalmente ferro, manganese e magnesio, piuttosto richiesti dalle piante rosse.
In particolare, Aquaforest dice che nel prodotto sono presenti anche fitormoni che dovrebbero stimolare la produzione di pigmenti che danno i colori rosso-arancione-viola alle piante.
Carbon Boost
Il Carbon Boost è l’integratore di carbonio organico, ormai diffuso in quasi tutti i protocolli di fertilizzazione. La base del prodotto è la glutaraldeide, un composto che, decomponendosi, rilascia carbonio, che le piante possono assimilare.
Al solito, l’integrazione di carbonio organico con questa tipologia di prodotti ha effetti ridotti (se non trascurabili) negli acquari in cui vi è già una abbondante erogazione di CO2 (da bombola o altri metodi, come lieviti, acido citrico o muriatico etc).
L’effetto è marginale anche negli acquari in cui vi è una forte presenza di DOC, ovvero carbonio organico dissolto. Il DOC è particolarmente presente negli acquari dove c’è diversa sostanza organica in decomposizione; cambi d’acqua e carboni attivi rimuovono il DOC.
Considerazioni sul protocollo Aquaforest Freshwater
Ho avuto modo di provare il protocollo in un mio acquario, con piante di varia difficoltà.
Dopo un paio di mesi posso fare le seguenti considerazioni. Alcune considerazioni (come i dosaggi) sono applicabili solo al mio caso specifico, essendo ogni acquario diverso, con esigenze diverse.
Le altre considerazioni (dosaggio, prezzo etc) sono invece più generali.
Resa del protocollo
Il protocollo rende bene, in particolare per quanto riguarda l’apporto di oligoelementi. Con il dosaggio raccomandato non ho osservato particolari carenze.
In particolare, non ho avuto necessità di usare l’integratore del ferro, poiché quello contenuto nel Red Boost e nell’AF Micro è risultato sufficiente.
Non ho osservato problemi di alghe o cianobatteri – anche se la loro presenza non è solitamente correlata ad una marca di fertilizzante quanto alla presenza di elementi nutritivi in acqua (o altri squilibri).
Per quanto riguarda i macroelementi, l’uso del solo AF Macro è risultato insufficiente, dati i bassi livelli di fosfati inseriti, che ho dovuto integrare a parte con un sale singolo (fosfato monopotassico), visto che l’AF PO4 Boost integra anche altro.
Dosaggio del protocollo
Il dosaggio del protocollo è estremamente facile. Come abbiamo visto sopra, il consiglio è quello di iniziare con l’AF Micro ed eventualmente l’AF Macro, ai dosaggi consigliati o poco meno.
In base alla risposta delle piante dell’acquario, integreremo le eventuali carenze con i vari Boost oppure variando leggermente le dosi di AF Micro o Macro.
Non consiglio di dosare alcun Boost senza prima aver usato i Micro/Macro, poiché raramente un acquario ha bisogno di un solo elemento.
Limitatamente alle mia esperienza, ho osservato che con l’uso del Red Boost (oltre alla base di AF Micro) non ci sono state carenze di ferro, per cui non ho dovuto usare l’Iron Boost.
Il dosaggio vero e proprio dei prodotti è molto semplice, in quanto il flacone dei concimi è dotato di un tappo che eroga a gocce. Basta quindi agitare bene il flacone, aprire il coperchio e contare le gocce.
Indicativamente 11-12 gocce fanno 1 ml.
In alternativa, si può svitare il tappo e prelevare la quantità necessaria con una siringa o un tappo misuratore.
Eccessi
Dovrebbe essere superfluo specificare che non vanno dosati regolarmente tutti i concimi che compongono il protocollo, poiché quasi sicuramente si andrà incontro ad un eccesso di elementi nutritivi in acqua, con tutti i problemi correlati – alghe, malformazioni alle piante, problemi ai pesci.
Il produttore non consiglia alcun cambio regolare di acqua, come fanno altri produttori.
È comunque bene monitorare lo stato dell’acquario e valutare caso per caso se procedere ad un cambio.
Qualità/Prezzo
Ogni flacone di fertilizzante è da 200 ml e in Italia l’ho trovato online a prezzo compreso tra i 6 e i 7 euro l’uno.
Il prezzo è, quindi, nella media (tendente al basso) se guardiamo il rapporto quantità di fertilizzante per prezzo pagato. Tuttavia si può osservare che alcuni prodotti risultano piuttosto concentrati (per la media dei prodotti per acquariofilia).
Stima del costo di fertilizzazione
Per dare un metro di paragone, per un acquario da 100 litri, il flacone dei microelementi (AF Micro) dura circa 9-10 mesi, al dosaggio giornaliero consigliato. Al contrario, il flacone dei macroelementi (AF Macro), nello stesso acquario e al dosaggio consigliato, dura circa 5 mesi.
In altre parole, con 20 euro circa (1 flacone Micro, 2 flaconi Macro) si fertilizza, di base, per una decina di mesi un 100 litri ben piantumato.
Il prezzo è quindi in linea con altri protocolli per acquari a componenti separati (es: Easy-Life).
Potenziali risparmi
Volendo risparmiare, visto che buona parte della spesa va proprio negli integratori di macroelementi, è possibile sostituire questi ultimi con integratori fatti a partire dai sali singoli.
In tal caso, useremo solo AF Micro (eventualmente AF Carbon e Red Boost).
In particolare, per prova, mi sono ricostruito con i sali singoli un integratore equivalente all’AF Macro, ritoccato secondo le esigenze del mio acquario (ho aumentato i fosfati e calato il potassio, come ho accennato sopra).
Alla fine, quindi, la mia fertilizzazione è consistita in AF Micro, AF Red Boost e Macro-fai-da-me (oltre che abbondante CO2).
Ovviamente, se uno non ha voglia o tempo di comprare e pesare sali o fare prove alchemiche, può sempre usare gli integratori AF, che funzionano bene lo stesso (alla fine, per dire, il fosforo sempre fosforo è…).
Il costo sarà un po’ più alto, ma si risparmiano pesature, acquisto di sali, calcoli etc.
Ognuno faccia le valutazioni che fanno meglio al suo caso 🙂
Problemi
Per quanto riguarda i dosaggi, il protocollo è particolarmente di larga manica con il potassio, inserito assieme ai micro, oltre che dall’AF Macro e dall’AF K Boost. È vero che il potassio non dà troppi problemi, ma si tratta pur sempre di elementi in giro per l’acqua per nulla.
Non è una questione grave, ma mi pare giusto segnalare (in particolare, questo spiega l’aumento della conducibilità in seguito all’uso di questi fertilizzanti).
Altro problema sono le informazioni sui fertilizzanti un po’ ambigue. In particolare:
- per quanto riguarda l’azoto, su alcuni prodotti è indicato come azoto, su altri come nitrati, pur essendo scritto che apporta varie forme di azoto;
- non sono specificati i chelanti o complessanti usati per ferro ed altri elementi;
- la composizione non è indicata né sui flaconi né sulla confezione in cartone, ma solo sul sito web (e da poco, quando ho iniziato la prova sono andato alla cieca, senza sapere che stavo mettendo, basandomi solo sui test e sulle piante).
Opinione sui fertilizzanti AF – Aquaforest Freshwater
Si tratta di un protocollo ad elementi separati, che consente di fertilizzare secondo necessità e con una buona flessibilità.
Il prezzo è in linea con quello di altri protocolli per acquariofilia (sempre a componenti separati) ed è relativamente economico. Con 20 euro circa si fertilizza, con i due integratori di base, per circa 10 mesi. È possibile risparmiare, se si vuole, usando i sali singoli per i macroelementi.
La resa in acquario è risultata piuttosto buona e in linea con quella di altri protocolli completi provati. Questo dovrebbe essere abbastanza ovvio, visto che gli elementi nutritivi (azoto, potassio, ferro chelato etc) non hanno la marca impressa sopra.
In particolare, con l’uso anche del Red Boost, ho avuto migliori risultati con le piante rosse – anche se il rosso non è legato alla sola fertilizzazione.
Se cercate un protocollo di fertilizzazione a componenti separati, non troppo costoso, l’Aquaforest può essere un’opzione da valutare.