Argilla verde in acquario: utilizzi e benefici

Un trattamento con svariati effetti utili, dal costo irrisorio e facile da effettuare.

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L’argilla verde è utilizzatissima nella cosmesi e in vari trattamenti di salute.
Basta una rapidissima ricerca su Internet per trovare un ampio ventaglio di utilizzi, come:

  • maschere di bellezza e purificanti per il viso
  • impacchi contro cellulite e dolori articolari
  • componente di dentifrici e shampoo
  • detossificante e purificante, sia per uso esterno, sia per uso interno.

E noi acquariofili gentili e simpaticoni, che possiamo farci? Certamente non un cataplasma ai pesci!
Tuttavia l’argilla verde può effettivamente avere qualche uso interessante in acquario.
Vediamo!

Argilla verde in acquario

Iniziamo col vedere brevemente che cosa sia l’argilla verde.

L’argilla verde

L’argilla verde è composta da un miscuglio di sostanze di origine inorganica, ovvero non contenenti atomi di carbonio.

Le principali componenti dell’argilla verde sono:

  • ossido di silicio o silice (SiO2)
  • ossido di alluminio o allumina (Al2O3)
  • ossido di calcio (CaO)
  • ossido ferrico (Fe2O3), tra l’altro è la causa del colore verdastro dell’argilla verde
  • altre componenti minori, quali composti di: titanio, magnesio, potassio, sodio e vari elementi traccia.

Se l’argilla è di buona qualità, non dovrebbe contenere sabbia, gesso o altre componenti, spesso usate come riempitivi.

Argilla verde ventilata.
Argilla verde ventilata.

Data la composizione, l’argilla verde è dotata di una notevole capacità di scambio ionico, che può tranquillamente arrivare a 15-20 meq/100 grammi – un valore di tutto rispetto.
Il pH, invece, risulta leggermente alcalino, attorno a pH 8.

L’argilla verde ventilata in acquario

Per gli utilizzi in acquario, è consigliabile usare l’argilla verde ventilata: questa dicitura specifica che l’argilla è stata essiccata al sole e all’aria (e non in un forno) e che la sua granulometria è particolarmente fine.

A cosa serve l’argilla verde in acquario?

Arriviamo ora al punto focale dell’articolo: quali sono gli utilizzi dell’argilla verde ventilata in acquario?

Come abbiamo appena visto, l’argilla verde ha una notevole capacità di scambio ionico. Oltre a questo, ha notevoli capacità adsorbenti e flocculanti.
Contiene, infine, vari elementi traccia, che possono tornare utili a pesci e piante (anche se l’integrazione di oligoelementi non è l’utilizzo di elezione dell’argilla verde).

Effetti dell’argilla verde in acquario

In acquario, quindi, ha questi effetti:

  • Effetto flocculante e chiarificatore – si lega a varie particelle in sospensione. Tra le “particelle” possiamo annoverare pure batteri e microalghe, a cui l’argilla può legarsi. L’insieme particella+argilla è più grosso e pesante e, quindi, o si deposita sul fondo o viene bloccato dal filtraggio meccanico. Questo processo, tra l’altro, è usato anche dagli acquedotti per chiariflocculare l’acqua, eliminando sostanze indesiderate dall’acqua.
  • Effetto legante – non propriamente come un chelante, tuttavia le particelle di argilla possono legarsi a varie sostanze tossiche (metalli pesanti liberi, ammonio; talvolta anche erbicidi e farmaci…), dimuendone la pericolosità.
  • Effetto protettivo per la mucosa dei pesci.
  • Effetto lenitivo in caso di ferite, escoriazioni ed altro sulla pelle, sulle pinne o sulle scaglie dei pesci.

Giusto per dare alcune idee del potere di “pulizia” delle argille, basti pensare che alcuni tipi di argilla vengono usati per decontaminare materiali e persone colpite da agenti chimici o biologici. Ne sono un esempio le argille smectiche date alla popolazione in seguito al disastro di Chernobyl o fornite ai militari nei kit di sopravvivenza.

Quando usare l’argilla verde in acquario

In acquario, è possibile usare l’argilla verde ventilata principalmente in caso di problemi con i pesci. Se abbiamo pesci stressati, feriti o che comunque danno segni di disagio, un trattamento con argilla può essere d’aiuto. L’argilla, infatti, ha proprietà lenitive e calmanti,  oltre a poter migliorare la risposta immunitaria – il pesce sente meno fastidio o dolore, dunque si tranquillizza ed è meno stressato; un pesce meno stressato ha una risposta immunitaria migliore.

Un trattamento si può anche fare se si vuole rendere molto limpida l’acqua, invece di usare flocculanti per acquariofilia di composizione ignota.

Avvertenze sull’uso dell’argilla verde

Come si può intuire, l’argilla verde aiuta a risolvere i sintomi del problema ma non le cause.
Pertanto il trattamento con argilla si può fare per aiutare i pesci nel superare la fase critica del problema, tuttavia bisogna, contemporaneamente, cercare di individuare le cause.

Ad esempio, se abbiamo pesci feriti perché abbiamo messo specie territoriali in un acquario troppo piccolo, che si scontrano in ogni momento, il trattamento con argilla verde è pressoché inutile – conviene prima sistemare la popolazione, in un allestimento adeguato.

Analogamente, se in acquario abbiamo abbiamo esagerato col fertilizzante o ci è scivolato mezzo flacone di fertilizzante con oligoelementi, l’argilla può aiutare, ma forse prima è meglio fare un bel cambione d’acqua per eliminare fisicamente il concime in eccesso.

Stessa cosa per le nebbie batteriche, specialmente all’avvio: sono normali e di solito se ne vanno da sole, non appena i batteri che le compongono si insediano nel filtro, negli arredi e nel substrato. Usare un flocculante (come l’argilla verde) elimina visivamente la nebbia batterica ma non accelera la maturazione dell’acquario.

Come fare il trattamento con argilla verde in acquario

Il trattamento con argilla verde è piuttosto facile da fare.

Materiale necessario

Innanzitutto è necessario procurarsi dell’argilla verde ventilata, che si può trovare con facilità online o in una qualsiasi erboristeria.
Il prezzo si aggira attorno ai 10 euro al kilogrammo, per un’argilla di buona qualità, tuttavia già con una confezione da 500 grammi si possono fare diversi trattamenti in acquario.

In particolare, ho usato l’Argilla verde superventilata della Erbex, con cui ho già fatto vari trattamenti con successo in acquari con discus.

Argilla verde superventilata Erbex.
Argilla verde superventilata Erbex.

Nomino questa marca perché è quella che ho usato, tuttavia è ragionevole pensare che qualsiasi altra marca di argilla verde vada bene. Basta verificare che sia argilla verde ventilata, pura, senza aggiunta di alghe, oli, oligoelementi o altro.

Composizione argilla verde usata.
Composizione dell’argilla verde ventilata Erbex.

Poi sono necessari dei contenitori in cui andrà messa dell’acqua (meglio se da osmosi inversa, RO). Personalmente consiglio di usare delle bottiglie da 3-5 litri, come quelle usate nelle cantine per vendere il vino. Se non ne avete a disposizione, vanno bene delle normali bottiglie da 1,5-2 litri per bibite o acqua.
Indicativamente, servono 2 litri di contenitore e di acqua RO per ogni 100 litri di acqua di acquario da trattare.

Ad esempio, per trattare un 300 litri serviranno 6 litri di contenitore e 6 litri di acqua da osmosi inversa.

Preparazione dell’argilla

L’argilla non va buttata direttamente in acquario, mi raccomando!
Si rischia di fare danno, poiché sarà impossibile scioglierla bene e ci metterà un sacco di tempo a depositarsi, oltre a sovradosare.

Per prima cosa, prendere i contenitori in numero necessario in base alle dimensioni dell’acquario e mettere un cucchiaino da tè colmo di argilla per ogni litro d’acqua (non è necessario essere troppo precisi con la dose, poi si capirà il perché).

Argilla verde nel contenitore
Argilla verde nel contenitore (3 litri = 3 cucchiaini).

Riempire il contenitore d’acqua RO fino a riempirlo quasi del tutto e agitare molto molto bene, per qualche minuto, finché l’argilla si sarà sciolta bene e non se ne vedrà più di depositata sul fondo.
Per facilitare l’operazione e far meno fatica, è possibile riempire il contenitore a metà, agitare bene, riempire completamente e agitare un po’ di nuovo.

Argilla verde sciolta.
Argilla verde sciolta, in metà contenitore, che poi verrà riempito del tutto.

Ad esempio, per il mio acquario da 300 litri, ho preparato due bottiglioni da 3 litri; in ciascun bottiglione ci sono 3 cucchiaini colmi di argilla verde ventilata.

Nota sul dosaggio: Il dosaggio dato (1 cucchiaino/litro acqua/100 litri acquario), comunque, è piuttosto prudenziale. È stato testato in acquari con discus, notoriamente delicati, e non ci sono mai stati problemi.
Siccome questa non è comunque una prova definitiva, nel caso vogliate essere più sicuri ancora, potete provare un dosaggio più basso.

Contenitore riempito.
Contenitore riempito.

Attendere qualche ora e poi agitare nuovamente i contenitori. Si dovrebbe vedere che nel frattempo l’argilla ha iniziato a ridepositarsi.

Deposito argilla verde.
Dopo qualche ora, l’argilla dovrebbe cominicare a depositarsi. In particolare, la bottiglia a sinistra è stata agitata di nuovo, quella a destra non ancora: si vede un deposito parziale dell’argilla.

Lasciare quindi riposare per una notte (o tempo equivalente), senza toccare i contenitori.

Al mattino successivo (o dopo una decina di ore, almeno), dovremmo trovare il contenitore con acqua quasi limpida e quasi tutta l’argilla depositata sul fondo.

Prelievo e uso dell’argilla

Muovendo il meno possibile il contenitore, per non smuovere il deposito, dobbiamo cercare di prelevare solo la frazione di liquido.
L’ideale sarebbe sifonare fuori dal contenitore l’acqua, con un tubicino (ad esempio, un tubicino per aeratore).
Quindi verseremo quest’acqua argillosa, quasi limpida, in acquario.

Attesa del risultato

Appena inserita l’acqua argillosa è probabile osservare una sorta di nebbia in acquario: è l’argilla che sta flocculando.
Ciò non è nulla di preoccupante e la nebbia dovrebbe scomparire nel giro di poche ore. Se per sbaglio è stato aspirato un po’ di sedimento, la nebbia ci metterà un po’ più di tempo a depositarsi.

Nelle foto che seguono, si vedono le varie fasi del trattamento.
La nebbia iniziale è consistente poiché per errore ho mosso un po’ uno dei due bottiglioni prima di aspirare e dunque ho aspirato un po’ troppa argilla 🙁
Comunque il giorno dopo l’acqua era già piuttosto limpida, più limpida rispetto a prima del trattamento.
I pesci non hanno avuto problema alcuno, a riprova che il dosaggio dato è già di suo di prudenza.

Effetti indesiderati dell’argilla verde in acquario

Purtroppo l’argilla qualche effetto indesiderato lo ha…

È noto, infatti, che l’argilla verde può generare stipsi, per cui non è assolutamente da escludere che possa provocare blocchi intestinali ai pesci, spesso con effetti fatali (al contrario, l’argilla bianca ha effetti lassativi).
Potrebbe inoltre dar fastidio ai pesci, specialmente alle branchie, se crea flocculi troppo grossi – controllare se i pesci danno segni di sofferenza nella respirazione!

Inoltre, l’argilla può alterare il pH dell’acquario – indicativamente l’argilla è basica, con pH attorno all’8-8.5: ciò potrebbe non essere gradito, specialmente in caso di abbondanti somministrazioni (da non fare).

Può, infine, apportare troppi oligoelementi e sostanze non desiderate (sodio, alluminio, ossidi di ferro etc), specialmente se l’argilla verde non è pura.

Queste sono le ragioni per cui non dobbiamo usare il deposito, ma solo l’acqua argillosa!
Tra l’altro, usando l’acqua argillosa si evita che ci sia troppo deposito di argilla verde sul fondo, che potrebbe essere ingerita da alcuni pesci che lì usualmente cercano cibo e si nutrono (Ancistrus, Discus, Corydoras, Mikrogeophagus etc), con tutti i problemi che questo può comportare.

Raccomandazioni generali

I trattamenti con argilla verde si possono considerare come un generico toccasana per aiutare a risolvere sintomi presenti in acquario.
Possono aiutare i pesci a guarire e a tranquilizzarsi, a rimarginare le ferite o le pinne sfrangiate, diminuendo lo stress e dunque rafforzando la risposta immunitaria dei pesci stessi. Possono inoltre ridurre la tossicità di sostanze disciolte in acquario e rendere al contempo l’acqua più limpida, per mezzo di clariflocculazione.

Siccome l’argilla può avere effetti indesiderati, è raccomandabile fare attenzione durante l’uso. In particolare:

  • non inserirla direttamente in acquario, ma preparare l’acqua argillosa come abbiamo visto sopra;
  • se il trattamento non ha l’effetto desiderato, non ripeterne uno subito: attendere almeno una settimana prima di ripetere, sempre con le stesse dosi (non aumentandole!);
  • non effettuare più di due/tre trattamenti a distanza di una settimana/dieci giorni uno dall’altro;
  • effettuare i trattamenti solo in caso di necessità, non fare trattamenti “preventivi” o a cadenza regolare.
    A dire il vero c’è anche chi fa trattamenti regolari di profilassi, ma non conoscendo bene tutti gli allestimenti e le combinazioni possibili di fattori, non mi sento assolutamente di consigliare una generale profilassi a base di argilla verde.
    Indicativamente, almeno nei miei acquari, non ho mai fatto più di uno/due trattamenti all’anno (e, su alcuni, mai fatti 😀 ).

In poche parole, quindi, sono da evitare, per quanto possibile, gli eccessi di argilla (sia in dose per singolo trattamento, sia nella ripetizione dei trattamenti), per ridurre al minimo il rischio di avere effetti indesiderati, quali blocchi intestinali o danni alle branchie.

Chiusura

Abbiamo così visto brevemente un trattamento che può avere svariate utilità, dal costo irrisorio (se confrontato con flocculanti e chiarificatori) e piuttosto facile da eseguire.
Se fatto con attenzione, seguendo le dosi esenza esagerare, il rischio di far danni è molto basso, mentre i benefici potenziali sono molto alti.

E se poi avanza dell’argilla… si può sempre usare per qualche trattamento per il corpo!


Argilla con cuore: by chezbeate, CCO (Public Domain)

Diego Zennaro
Ho acquari in giro per casa da sempre, mi piace sperimentare, confrontare e, soprattutto, diffondere quello che ho trovato. Cerco sempre di comprendere i motivi per cui si fanno le cose e spero di trasmettere questo anche negli articoletti che scrivo :) Nel frattempo, provo a far diventare rossa qualche pianta e a cercarne sempre di nuove o particolari. Prima o poi riuscirò pure a posizionarle in maniera graziosa. Ultimamente gli acquari di biotopo mi hanno un po' distratto da questa ricerca.