Apistogramma bitaeniata

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Oggi tratteremo l’Apistogramma bitaeniata, una specie fantastica altamente policromatica e con un caratterino da non sottovalutare!
Buona lettura e ricordate che per qualsiasi dubbio vi aspettiamo sul forum.

Distribuzione in natura di Apistogramma bitaeniata

Apistogramma bitaeniata ha una distribuzione molto ampia: lo si trova in Perù, Colombia e Brasile, nei Rio Ucayali, Rio Nanay, Rio Ampíyacu (Perù), nella regione adiacente a Leticia (Colombia) e nei Rio Madeira, Rio Solimoes e Lago Tefé (Brasile).

Habitat naturale di Apistogramma bitaeniata

Abita corsi d’acqua poco profondi con uno scorrimento molto lento e aventi sul fondo una lettiera di foglie in decomposizione che, rilasciando tannini e acidi umici, donano all’acqua una pesante ambratura e una notevole acidità.
Un’altra caratteristica del suo habitat naturale è il fondo che è costituito solamente di sabbia finissima, infatti questo ciclide (così come tutti gli altri Apistogramma) nel corso del tempo si è adattato a vagliare il substrato in cerca di cibo raccogliendolo con la bocca ed espellendo dalle branchie la parte non commestibile.

Alcune foto fatte da Tom Christoffersen in Perù nel Rio Nanay dove ha anche pescato A. bitaeniata:

Habitat di A.bitaeniata, Rio Nanay
Habitat di A. bitaeniata, Rio Nanay. Foto di Tom Christoffersen.
Habitat A.bitaeniata, Rio Nanay
Habitat A. bitaeniata, Rio Nanay. Foto di Tom Christoffersen.

E nel bacino del Rio Ampiyacu:

Habitat A.bitaeniata, Rio Amiyacu-dreinage
Habitat A. bitaeniata, Rio Amiyacu. Foto di Tom Christoffersen.
Habitat A.bitaeniata, Rio Ampiyacu-dreinage
Habitat A. bitaeniata, Rio Amiyacu. Foto di Tom Christoffersen.

 

Morfologia

Il nome scientifico della specie di questo splendido ciclide deriva dall’latino; bitaeniata deriva dal latino “bi“, ovvero “doppio“, e “taenia“, ovvero “nastro/fettuccia” questo appellativo gli si addice alla perfezione poiché, a differenza di molto altri Apistogramma, A. bitaeniata presenta, appunto, una seconda banda laterale al di sotto della classica banda laterale e separata dalla principale. Essa parte da dietro l’opercolo e termina al di sotto dello spot caudale, che sarà più o meno visibile a seconda dell’umore del pesce; questa seconda bandatura è osservabile sia nei maschi sia nelle femmine.

Foto di maschio e femmina in cui si vedono chiaramente le due bande caratteristiche della specie:

Apistogramma bitaeniata
Apistogramma bitaeniata maschio.
Apistogramma bitaeniata.
Apistogramma bitaeniata femmina.

Un altro tratto caratteristico di questa specie è l’elevato policromatismo, evidente soprattutto nei maschi, che però non è determinante nello studio della provenienza degli esemplari.
Come vedremo meglio dalle foto seguenti, i maschi di A. bitaeniata possono mostrare differenti pattern di colori, evidenti soprattutto nelle pinne ventrali e nella pinna caudale (ma anche nella dorsale).

 

Dimorfismo sessuale

Come in tutti gli Apistogramma, il maschio è notevolmente più grande della femmina e presenta colori sgargianti con la caudale a forma di lira con un motivo “a scacchi/righe”, di contro la femmina presenta una caudale priva di allungamenti e di motivi ma che, a seconda dell’origine degli esemplari, assume una leggera sfumatura giallo/arancio.

Degno di nota è il fatto che, contrariamente ad altri Apistogramma, la femmina di A. bitaeniata non ha le classiche pinne ventrali che terminano con l’estremità arrotondata ma presenta un accenno di prolungamento di un colore neutro/bianco; nulla di paragonabile però agli allungamenti delle ventrali del maschio che possono tranquillamente raggiungere i due centimetri e che assumono una colorazione che può variare dall’arancio al blu (anche qui dipende dall’elevato policromatismo della specie).

Il maschio inoltre presenta una dorsale con i primi 3/4 raggi nettamente allungati e che assume una colorazione a bande longitudinali alternando una banda di colorazione giallognola (alla base della pinna dorsale) a una banda bluastra (nella parte centrale della pinna) e terminando di nuovo con colori giallo/arancio (per lo più sugli allungamenti dei raggi).
La dorsale della femmina è generalmente di colore neutro e priva di allungamenti, al più assume un tono giallognolo in periodo riproduttivo.

Maschio e femmina a confronto:
Apistogramma bitaeniata maschio e femmina

Comportamenti tipici

Apistogramma bitaeniata, se paragonato ad altri ciclidi nani, risulta molto più aggressivo, motivo per cui, secondo me, non rappresenta la specie ideale per chi si interfaccia per la prima volta con gli Apistogramma.

Riproduzione

Come detto sopra per stimolare la riproduzione di A. bitaeniata è necessario abbassare il pH e, nel caso non sia già sufficientemente bassa, anche la conducibilità, sempre in modo graduale; se si ospitano esemplari catturati in natura i valori dovranno essere ulteriormente più bassi.

Per quella che è la mia esperienza con esemplari di cattura ho ottenuto il corteggiamento e la deposizione con pH 5.0 e conducibilità elettrica attorno ai 70 μS/cm ma, ahimé, la deposizione non è andata a buon fine e le (poche) uova non sono arrivate alla schiusa. Le tre principali cause credo siano la conducibilità troppo alta, il fatto che era la loro prima riproduzione e la femmina alquanto vecchiotta.

Qui possiamo vedere un video del corteggiamento:

Femmina in livrea riproduttiva
Femmina in livrea riproduttiva, foto di Tom Christoffersen.

Per quanto riguarda esemplari non selvatici ci si può attestare a valori di pH intorno al 5.5 con temperatura di 26 °C; in questa situazione Eddy Spriet ha ottenuto una deposizione di una trentina di uova, in gran parte schiuse con successo.

Comportamenti verso conspecifici e altri inquilini

Come già detto sopra ha un’alta aggressività intraspecifica, ma anche quella extra-specifica non è da sottovalutare; per quella che è la mia esperienza ho visto maschi adulti di A. bitaeniata aggredire Nannostomus beckfordi (non esattamente i Nannostomus più piccoli e timidi) per cibarsi e perfino schierarsi contro P. scalare adulti.

L’acquario per A. bitaeniata

L’acquario per ospitare degli A. bitaeniata dovrà prevedere un fondo di sabbia molto fine (nei negozi la si trova spesso con la dicitura “sugar size“) e molti legni che fungeranno da barriere visive.
Da questo video si può vedere il tipico comportamento di vagliare il fondo che hanno gli Apistogramma:

Come piante consiglio piante galleggianti o ripariali, poiché l’alta presenza di tannini e la luce soffusa non favorirà lo sviluppo vegetale.
Per l’hardscape è anche possibile utilizzare legni e rocce (rigorosamente non calcaree).

Ricordo che questa specie vive in acque definite “black water”, quindi, se la vasca offrirà una buona ambratura i pesci ne gioveranno in colore e tranquillità.

Non potranno mancare delle mezze noci di cocco o comunque delle “tane a grotta” (es: savu pod) che verranno usate dalla coppia come siti di deposizione.

Questa è la mia vasca, esempio da non replicare perché un po’ piccola (60×40 cm di base) dove tengo i seguenti valori: pH: 5,5 durezze nulle, conducibilità: 70 μS/cm.
Reputo questa vasca troppo piccola perché, soprattutto all’inizio, ho fatto parecchio fatica a gestire l’aggressività degli esemplari infatti, come potete vedere dalla foto, sono dovuto ricorrere a tantissime barriere visive con divisioni nette dei territori usando legni e piante a foglia larga (Echinodorus spp.). In più ho dovuto aggiungere anche svariate tane e nascondigli per permettere ai pinnuti di trovare riparo nel caso in cui la situazione degenerasse troppo. Con una vasca con un lato lungo di almeno 80 cm il tutto sarebbe stato sicuramente più gestibile.

Dimensioni dell’acquario

A causa dell’elevata aggressività mi sento di consigliare una vasca con una lunghezza di almeno 80 cm, dove sarà possibile introdurre anche dei dither fish come Copella spp. Nannostomus spp. e, nel caso si abbia una vasca maturata a lungo, Otocinclus spp. e affini.
Sconsiglio grossi caracidi (es: gran parte degli Hyphessobrycon spp.) a causa della loro natura predatoria.

Parametri dell’acqua

Come credo abbiate ormai capito, questa specie non è tra le più facili da gestire. In aggiunta a quanto detto finora ci sono anche i parametri chimico-fisici dell’acqua da tenere in considerazione: A. bitaeniata è un Apistogramma altamente acidofilo che richiede valori di pH compresi tra 4 e 6 con conducibilità bassissima, sempre inferiore ai 90 μS/cm.
In natura vengono riportati valori prossimi allo 0: campionamenti eseguiti da Tom Christoffersen, nella stagione secca, riportano pH 4.71, conducibilità 12 μS/cm e temperatura di 26.6 °C. L’abbassamento del pH favorirà, inoltre, la riproduzione.

Un altro accorgimento per far vivere meglio e più a lungo i nostri pinnuti è adottare una stagionalità simile a quella che avviene effettivamente in natura lungo il bacino dei fiumi di provenienza.

Temperatura

A. bitaeniata proviene da bacini tropicali, quindi, in acquario, è bene mantenere una temperatura compresa tra i 23 °C e i 29 °C.

Alimentazione

Per quella che è la mia esperienza posso dire che esemplari wild, anche dopo un periodo di ambientamento iniziale, continueranno ad essere restii ad accettare mangime secco, preferendo di gran lunga congelato e vivo.

Un’altra raccomandazione è quella di variare il più possibile la dieta integrando anche con vegetale come piselli sbollentati o zucchine questo perché in natura la loro dieta non è prettamente proteica, come evidenziato in diversi studi.

Per quanto riguarda esemplari riprodotti in acquario (aquarium strain), benché difficili da reperire, accetteranno i vari mangimi confezionati – che dovranno comunque essere di buona qualità – sin da subito, somministrando però almeno un paio di volte alla settimana il congelato/vivo per avere una dieta bilanciata e il più varia possibile.

Tassonomia

Vista l’ampia diffusione nei corsi d’acqua sud-americani e al policromatismo di questa specie ai diversi ceppi della specie è stato assegnato un codice DATZ (così come abbiamo già visto in Apistogramma trifasciata), ovvero da A211 ad A216; più in particolare A213 corrisponde al A. cf. bitaeniata pescato nel Rio Tefé, A214 ad A. cf. bitaeniata provenienti dal lago Manacapuru e A215 per gli A. cf. bitaeniata provenienti dalle regioni brasiliane.
Studi più recenti (2016) hanno portato però alla scoperta di esemplari di Apistogramma bitaeniata proveniente da due tratti distinti del bacino del  Rio Apaporis che mostrano lo spot caudale separato dalla banda laterale al momento etichettati come Apistogramma sp. “D9” e Apistogramma sp. “D14”.

Bibliografia e Crediti

Römer Uwe, Cichlid Atlas Vol. 1, Mergus Verlag, 2001.

Apistogramma bitaeniata su Seriously Fish

Apistogramma bitaeniata su Fishbase

Eddy Spriet per informazioni sulla riproduzione.

Ringraziamo Tom Christoffersen per averci dato il permesso di utilizzare alcune sue fotografie e come fonte per alcune informazioni. In particolare, le foto provengono dagli articoli Collecting A. bitaeniata in Pebas e Apistogramma (cf.) bitaeniata. Queste foto possono essere riutilizzate solo previo consenso dell’autore, che ne detiene tutti i diritti.