L’acquario naturale secondo Diana Walstad

Come allestire un acquario naturale secondo Diana Walstad.

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Domande comuni (e non) sugli acquari naturali

Avevamo alcuni dubbi e bisogno di alcuni chiarimenti sugli acquari naturali e, quindi, perché non chiedere direttamente all’inventrice di questo metodo?

Ringraziamo Diana Walstad per aver risposto alle nostre domande frequenti sugli acquari naturali piantumati, alcune delle quali non sono comunemente a lei poste.

Ricordiamo, per chi è curioso, che abbiamo già pubblicato un’intervista a Diana Walstad, molto più discorsiva, concentrata più in generale sulla vita e sul percorso della ricercatrice.
Dateci un’occhiata!

Le domande sono state poste a mo’ di FAQ (Domande Frequenti) e le risposte sono state gentilmente date di conseguenza. Per comodità, abbiamo diviso le domande per argomento.

Filtri e batteri

Raccomanda l’uso di filtri o aeratori, nei suoi allestimenti?
Se c’è un buon movimento d’acqua, l’uso di filtri potrebbe non essere necessario. In estate tengo, all’esterno, dei contenitori da circa 45 litri senza alcun filtro o aeratore o altro mezzo di circolazione dell’acqua. I pesci (guppy) e le piante stanno tanto bene quanto quelli che vivono negli acquari in casa.

Se sì, quali sono i vantaggi?
Il vantaggio principale del filtro o aeratore è quello di evitare il ristagno di acqua più fredda sul fondo dell’acquario; questo è specialmente vero se le temperature ambientali sono basse.

Cosa succede in un allestimento “El-Natural” se non c’è alcun movimento d’acqua?
Ho sia acquari con movimento d’acqua sia acquari senza movimento d’acqua e non vedo una così grande differenza nella crescita delle piante. Non credo che il movimento d’acqua sia un fattore molto influente nella crescita delle piante.

Lei raccomanda di usare filtri UV sterilizzatori di tanto in tanto, ad esempio dopo aver introdotto nuovi pesci (come scrive nell’articolo sui Micobatteri). Ovviamente la lampada UV non può danneggiare i batteri nel substrato/filtro – può però essere un uso occasionale della lampada dannoso in altri modi?
No. La lampada UV è molto sicura da utilizzare e fantastica per rimuovere le alghe unicellulari (volvox).

Raccomanda qualche tipo di attivatore batterico, anche di “ultima generazione”, che contiene i batteri giusti (Nitrospira)?
Non credo siano necessari. Anche ora che abbiamo appreso che gli AOA – e non i batteri nitrificanti – sono quelli che ossidano l’ammonio.
In un NPT, sono le piante a dover gestire gli inquinanti, non batteri in fialette.

Ha mai sentito parlare del “carbonio liquido/CO2 liquida” (ad esempio, Seachem Flourish Excel o Tetra CO2 Plus)? Si tratta solitamente di una soluzione di glutaraldeide, che dovrebbe fornire carbonio alle piante.
Sì.

Crede che questa piccola quantità di glutaraldeide possa essere dannosa per i batteri dell’acquario?
Probabilmente non è pericolosa.

Può questo prodotto essere decomposto dai batteri usualmente presenti nell’acquario?
Ci saranno sempre batteri che rispondono quando una nuova fonte di nutrimento viene introdotta in acquario.

Questo tipo di prodotto è compatibile con un allestimento “El-Natural”?
Non molto. La decomposizione della glutaraldeide produce della CO2. In poche parole, è semplicemente una costosa forma imbottigliata di DOC (Carbonio Organico Dissolto).
Usarla non ha senso. Gli acquariofili rimuovono tutto il DOC che si forma naturalmente con cambi d’acqua frequenti e poi cercano di compensare aggiungendo DOC artificiale.

Cambi d’acqua

Lei raccomanda di eseguire diversi cambi d’acqua all’avvio. Questi cambi d’acqua rallentano l’insediamento batterico?
No, la maggior parte dei batteri è fissata ad un supporto. I cambi d’acqua non li rimuovono.

Lei dice di fare un cambio d’acqua ogni 3-6 mesi…
Faccio più cambi d’acqua ora, circa il 20% ogni 2-4 settimane.
La siccità nella regione in cui vivo è finalmente finita, quindi risparmiare acqua non è più così fondamentale.

… Quali sono i fattori che le dicono di fare un cambio d’acqua?
Se ho tempo, se c’è acqua verde e se i pesci danno qualsiasi segno di stress.
Due volte, quest’anno, ho visto pesci diventare improvvisamente apatici e smettere di mangiare. (Credo però che il motivo siano delle tossine rilasciate dalle plastiche di riscaldatori difettosi).

Che criteri usa per determinare quanta acqua cambiare?
Scelta personale. I miei guppy si riproducono già a 9-12 settimane, le piante crescono in maniera fantastica etc con rari cambi d’acqua.
Probabilmente altre specie hanno bisogno di cambi d’acqua più regolari, ma infatti io non tengo pesci “esigenti”.

Crede che un cambio d’acqua implichi una sorta di fallimento da parte dell’acquariofilo (ad esempio: non essere stato in grado di comprendere appieno l’acquario)?
No.
Ma se gli acquariofili cambiano acqua frequentemente (es: 50% ogni settimana) e aggiungono fertilizzanti, glutaraldeide e CO2, non capiscono l’ecologia naturale dei loro acquari.

Qual è la sua opinione riguardo i sali per remineralizzare l’acqua di osmosi o deionizzata? Possono questi sali esserre utili se l’acqua di rete ha problemi (cloro, metalli pesanti etc)?
Sì, probabilmente questi sali sono essenziali in acqua molto tenera (GH sotto 6 dGH), compresa acqua di osmosi inversa e deionizzata.
Le piante muoiono lentamente, se non hanno calcio nell’acqua (vedere pagina 114 del mio libro).

Questi sali sono compatibili con un NPT?
Sì.
Alle pagine 86-87 del mio libro ho una ricetta per aggiungere CaCl, MgSO4 e KCl all’acqua eccessivamente tenera.
I prodotti commerciali sono probabilmente meglio di niente. Tuttavia alcuni contengono elevati livelli di solfati, che possono essere un problema in un NPT. In un ambiente anaerobico quale quello di un substrato organico (come il terriccio da vasi), i solfati sono rapidamente convertiti in acido solfidrico (H2S), molto tossico.

Fertilizzazione

Lei raccomanda di non fertilizzare, se non con un piccolo eccesso di mangime. Quali possono essere le conseguenze di una fertilizzazione pesante in un NPT?
Aggiungere fertilizzanti inorganici in un substrato può generare livelli tossici di acido solfidrico, nitriti e ferro.
Aggiungere fertilizzanti nell’acqua può stimolare le alghe.
Mangime, terriccio e acqua (GH maggiore di 6 dGH) possono fornire tutti gli elementi nutritivi necessari alle piante se l’acquariofilo non li rimuove con aerazione eccessiva, mescolamento acqua-aria e/o frequenti pulizie e cambi d’acqua.
Generalmente, i concimi sono necessari in acquari con iniezione artificiale di CO2 e che contengono un assortimento di piante esotiche ed esigenti (es: Hemianthus callitrichoides).

Luce

Raccomanda ancora il Siesta regimen (fotoperiodo con pausa)?
Sì, se è conveniente.

Ci sono vantaggi oltre a quelli evidenziati nel libro (accumulo di CO2 durante la pausa, maggiore durata complessiva del fotoperiodo)?
Risparmio di energia elettrica, riduzione del surriscaldamento degli acquari…

Ha qualche esperienza con i LED?
Sì.
Ho iniziato ad usarli l’anno scorso e mi piacciono.

Generale

Sono passati quasi vent’anni dalla prima pubblicazione  di Ecology of the Planted Aquarium e cinque anni dalla Terza edizione, l’ultimo aggiornamento. Ha intenzione di pubblicare un’altra edizione? Oppure continua a pubblicare articoli brevi?
No, non è necessario. Continuerò a pubblicare articoli brevi.

Ha cambiato idea rispetto agli argomenti presentati nel suo libro?
No.

Recenti studi scientifici hanno mostrato qualcosa di nuovo o diverso sull’ecologia degli acquari?
Nuovi articoli (*) mostrano che l’ossidazione dell’ammonio non è dovuta ai batteri nitrificanti ma agli archeobatteri ossidatori di ammonio (AOA – Ammonia Oxidizing Archaea).
Dubito che gli acquariofili se ne preoccupino troppo, anche perché non influisce particolarmente sulla manutenzione di un NPT.
Tuttavia ho incluso il riferimento a questo articolo di Sauder nell’articolo Nitrogen Uptake by Aquatic Plants presente sul mio sito web.

(*) Sauder, Laura A. et al. 2011. Aquarium nitrification revisited: Thaumarchaeota are the dominant ammonia oxidizers in freshwater aquarium biofilters. PLoS One 6: e23281, 9 pagine. [Disponibile in nostra traduzione]


Abbiamo chiarito un po’ le idee su questo tipo di allestimento?
Tu hai mai provato a farne uno? Se sì, come sta andando?
Saremo felici di vedere la tua esperienza nel nostro forum!

Bibliografia e Crediti

Walstad, Diana L. Ecology of the Planted Aquarium, 3rd Edition, Echinodorus Publishing, Chapel Hill (North Carolina), 2013.

Il sito web di Diana Walstad è dianawalstad.com

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Diego Zennaro
Ho acquari in giro per casa da sempre, mi piace sperimentare, confrontare e, soprattutto, diffondere quello che ho trovato. Cerco sempre di comprendere i motivi per cui si fanno le cose e spero di trasmettere questo anche negli articoletti che scrivo :) Nel frattempo, provo a far diventare rossa qualche pianta e a cercarne sempre di nuove o particolari. Prima o poi riuscirò pure a posizionarle in maniera graziosa. Ultimamente gli acquari di biotopo mi hanno un po' distratto da questa ricerca.