Con l’intento di far conoscere al pubblico italiano un altro autore che ammiriamo molto, siamo lieti di presentare quella che speriamo essere solo la prima di una lunga serie di traduzioni!
Si tratta di un workshop di Chris Englezou volto a ricreare l’ambiente tipico che abitano i discus (S. aequifasciatus) lungo il Rio Nanay.
Chris non ha certo bisogno di presentazioni ma noi siamo precisini e gliela facciamo lo stesso: ricercatore e naturalista, ha innumerevoli spedizioni zoologiche all’attivo, soprattutto in Amazzonia.
È la persona che sta dietro al portale C.E. Fish Essentials, pieno di spunti interessantissimi per noi appassionati (poveri, che le spedizioni non le possiamo fare… per ora), ha creato una linea di mangime estremamente curata e, soprattutto, è tra i fondatori di Freshwater Life Project, una no-profit volta alla salvaguardia della biodiversità acquatica, che coinvolge ricercatori e appassionati in tutto il mondo (se vi piace l’idea ci sono vari modi per supportare il progetto 😘).
Sperando di fare cosa gradita, finiamola con le chiacchiere, non prima di aver ringraziato Chris Englezou, e diamo la parola a chi i pesci li ha osservati per davvero!
Workshop su un biotopo del Rio Nanay nel negozio Maidenhead Aquatics a Melksham
Chris Englezou, 20 marzo 2017
Questo weekend sono stato invitato ancora una volta a Melksham dal negozio Maidenhead Aquatics per un’altra dimostrazione su un nuovo, autentico, acquario biotopo.
Durante la mia ultima visita ho mostrato come ricreare il Rio Atabapo durante la stagione delle piogge, mentre questa volta, dopo aver consultato il team di Maidenhead sulle possibili opzioni, ho dato la mia opinione e, una volta confermata la lista dei pesci, ho deciso per acquario biotopo basato su di un lago lungo il Rio Nanay nella stagione secca.
Il team di Melksham ha fatto di tutto perché fossero disponibili per la dimostrazione dei pesci interessanti e ho deciso per delle specie che coesistono in natura, che avrebbero convissuto felicemente assieme e di cui sarei realisticamente riuscito a soddisfare le esigenze di spazio, viste le dimensioni dell’acquario che avrei utilizzato.
È cruciale, in qualsiasi acquario-biotopo, che si ricrei la nicchia di ciascuna specie, per creare una reale armonia in vasca; questo, per giunta, promuove i comportamenti naturali!
In qualsiasi acquario biotopo, c’è spesso una specie regina – che si intende essere, cioè, il centro dell’attenzione.
In questo caso, si trattava di un piccolo gruppo di Discus “verdi” selvatici: Symphysodon aequifasciatus.
La storia dei discus del Rio Nanay è abbastanza interessante, in quanto si suppone che la popolazione non sia nativa della zona, ma introdotta dall’uomo, più o meno accidentalmente, una trentina di anni fa – probabilmente da esportatori che non volevano percorrere distanze così lunghe per pescarli.
Per ogni acquario biotopo che creo, tendo a seguire una serie specifica di protocolli, che mi aiuta ad essere organizzato e sicuro che la vasca sia davvero accurata.
Uno dei più importanti processi che intercorrono nella creazione della vasca è la ricerca che c’è alla base, e per questo particolare set up ho cercato di portare il pubblico attraverso un viaggio immaginario.
Ho deciso di includere una certa varietà all’interno del letto di foglie, nel quale ogni tipo di foglia racconta la storia di una diversa specie di albero, e la relazione che quest’ultimo ha con questo habitat. Credo che il mio scopo principale fosse cercare di racchiudere tutto ciò che ho visto e sentito in Amazzonia attraverso queste creazioni, nella speranza di ispirare ad altri gli stessi sentimenti.
Una risorsa estremamente importante nella creazione di questo biotopo è stata la guida scientifica del Field Museum intitolata “Plantas comunes de la Tahuampa del Rio Nanay”, traducibile come “Piante comuni della foresta inondata stagionale del Rio Nanay”. Usando questo documento e alcune delle mie osservazioni personali ho potuto mettere assieme una interessante lista di foglie decorative, sia autentiche che in sostituzione delle originali (si guardi l’elenco poco più avanti).
Una cosa molto importante da ricordare quando si sperimenta con differenti specie di foglie e decori è accertarsi che siano “acquario-compatibili”.
Uno dei modi migliori per appurare ciò è usare il motore di ricerca accademico Google Scholar, per vedere quali studi sono stati eseguiti sulla specie che si sta considerando.
Per esempio, se pensate di utilizzare foglie di Catappa potete digitare quattro parole come “Terminalia” (NdT: il genere a cui appartiene la Catappa), “catappa”, “leaf” (NdT: “foglia” in inglese) e “toxicity” (NdT: “tossicità”), per scoprire quali ricerche scientifiche sono state fatte e a quali è possibile accedere.
NdT: Per la maggior parte non è possibile accedere gratuitamente agli studi scientifici. Molti sono pubblicati su riviste scientifiche che richiedono abbonamenti per essere fruibili. Fortunatamente è sempre accessibile l’abstract, che riassume la maggior parte delle informazioni fornite nell’articolo. Inoltre, molte università rendono disponibili, gratuitamente, dei mezzi ai propri studenti per accedere ad un numero maggiore di articoli, a seconda delle convenzioni che l’università stessa stringe con le singole riviste.
Se ne avete la possibilità, sfruttate questo tipo di servizi!
Allestimento dell’acquario
Pesci
- Symphysodon aequifasciatus (Discus verde) × 8
- Biotodoma cupido (Ciclide C222) 3+
- Trachelyichthys exilis 1-2 coppie
- Hyphessobrycon erythrostigma × 20+
- Petitella georgiae × 20+
- Carnegiella strigata × 12+
Piante
- Philodendron sp. (in sostituzione di P. rimachii).
- Monstera deliciosa (in sostituzione di M. dilacerata).
Prendere le piante in vaso e lavare via tutta la terra, lasciando le radici a penzoloni nell’acqua, facendole appoggiare ai rami di Magnolia.
Decorazioni
- Sabbia silicea bianca.
- Estratto di tannini (le pignette di ontano si dimostrano una valida soluzione).
Le pigne possono essere posizionate nel filtro dentro una retina – meglio non metterle in acquario, poiché non sono “biotopicamente corrette”. - Rami (ottimi quelli di quercia).
- Magnolia grandiflora, rami e foglie.
Le foglie e i rami di Magnolia glandiflora sostituiscono Licornia sp. e Triplaris sp., che si trovano lungo il Nanay, essendo di aspetto molto simile. - Ceiba pentandra, foglie.
- Persea americana, foglie.
- Le foglie di Persea americana sostituiscono quelle di Persea nudigemma, nativa del Nanay.
Le foglie di Terminalia catappa potrebbero sostituire quelle di Pouteria sp., volendo. - Phoenix canariensis, fronde (in sostituzione di Euterpe oleracea).
- Chamaerops, frutti (in sostituzione dei frutti di Mauritia carana).
- Eriobotrya japonica, foglie (in sostituzione di Couepia sp.).
Parametri
- pH: 5.2 – 5.3
- Conducibilità: 6.0 μS/cm
- Temperatura: 27 – 28 °C
- Ossigeno: 2.8 mg/l
- Tipologia d’acqua: acque scure (blackwater)
- Temperatura di colore della luce: ~ 6500 K
Le foglie di Ceiba e Persea sono state raccolte da piante coltivate e propagate da me (la Ceiba da semi che ho raccolto io stesso durante il mio ultimo viaggio).
L’aggiunta di vere foglie amazzoniche è sempre una gran soddisfazione. C’è qualcosa di così soddisfacente insito in questa operazione che mi mette a mio agio tutte le volte: qualche tipo di antropomorfica empatia, suppongo.
Avendo ricevuto molte richieste da parte di amici e follower di altre nazionalità che non potevano partecipare, ho deciso di azzardare una registrazione, cosicché l’intero processo potesse essere fruibile anche a posteriori attraverso una diretta Facebook di due ore.
Poco più sotto è possibile vedere anche un altro video che mostra l’aspetto finale dell’acquario.
Questo articolo è dedicato alla memoria di Felipe Cantera dall’Uruguay che è tristemente scomparso stamattina (20/03/2017): grazie per il tuo indimenticabile contributo al mondo della biodiversità acquatica.
Articolo ed immagini: © Chris Englezou – cefishessentials.com
Tutti i diritti sono riservati. L’articolo non può essere riprodotto, copiato, distribuito o usato senza l’esplicita autorizzazione scritta di Chris Englezou.