Sono davvero necessari tutti gli stadi di filtrazione?
È doveroso specificare che non tutti i tipi di filtrazione sono necessari: non solo per risparmiare sul loro acquisto ma anche perché superflui (se non dannosi).
Un’opportuna scelta dell’acqua di riempimento e una buona gestione dell’acquario (allestimento, popolazione, alimentazione, fertilizzazione e manutenzione corrette) consente di evitare l’utilizzo del filtraggio chimico, così come dei carboni attivi: useremo questi materiali solo in caso di effettiva necessità.
Con una buona gestione, infatti, l’uso delle resine sarà pressoché superfluo, mentre i carboni attivi verranno usati solo in casi estremamente specifici, ad esempio dopo un trattamento con farmaci o in caso sia necessario operare un reset dell’acquario, rimuovendo fertilizzanti, chelanti, sostanze allelopatiche e quant’altro sia presente in acqua.
La lampada UV-C
Un ultimo breve paragrafo vorrei dedicarlo alla lampada UV-C (a raggi ultra-violetti di tipo C), altrimenti detta lampada sterilizzatrice o germicida.
Alcuni filtri, specialmente quelli esterni, ne sono infatti provvisti di serie, mentre talvolta viene proposta una lampada UV-C da affiancare al filtro principale.
Tale lampada uccide tutte le forme di vita che le passano davanti, ad esempio alghe e batteri. Senza entrare troppo nel dettaglio in questa sede, solitamente la lampada UV-C va utilizzata solo in alcuni specifici casi di necessità: un suo utilizzo continuo può essere inutile, se non dannoso, in quanto una lampada UV-C sempre accesa può portare alla selezione di organismi iper-resistenti e ad un indebolimento delle difese immunitare dei pesci, abituati ad avere un’acqua “troppo pulita”.
Crediti
Immagine funzionamento di base del filtro: By Fred the Oysteri, GFDL, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=36395503
Carboni attivi: By Self (en:User:Ravedave) – Self (en:User:Ravedave), CC BY 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1038326