Complotti Archivi · Acquario.top https://acquario.top/complotti/ La Scienza in Acquario. Thu, 01 Apr 2021 19:50:36 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 Il Libro sulle Malattie dei Pesci d’Acquario https://acquario.top/malattie-dei-pesci/ https://acquario.top/malattie-dei-pesci/#respond Wed, 31 Mar 2021 23:04:33 +0000 https://acquario.top/?p=5165 La nuova frontiera nella gestione delle malattie dei pesci d’acquario Acquario.top è orgoglioso di presentare il risultato di oltre trent’anni di esperienza e mesi di lavoro per metterla insieme, per condensare in un unico posto tutto quello che noi acquariofili dobbiamo sapere per poter curare le malattie dei nostri beniamini. Senza ulteriori perdite di tempo, […]

L'articolo Il Libro sulle Malattie dei Pesci d’Acquario proviene da Acquario.top.

]]>
La nuova frontiera nella gestione delle malattie dei pesci d’acquario

Acquario.top è orgoglioso di presentare il risultato di oltre trent’anni di esperienza e mesi di lavoro per metterla insieme, per condensare in un unico posto tutto quello che noi acquariofili dobbiamo sapere per poter curare le malattie dei nostri beniamini.

Senza ulteriori perdite di tempo, ecco a voi la nostra creazione:

Malattie pesci acquario

Malattie dei pesci d’acquario

Questo è il titolo del nostro primo libro: abbiamo scelto questa forma perché è vero che i siti web sono comodi ma uno sforzo del genere richiede una forma diversa, anche per facilitare la ricerca dei contenuti e risolvere rapidamente ogni problema.

Vediamo l’indice del libro. Come si può vedere, abbiamo suddiviso gli argomenti in modo da rendere estremamente facile la ricerca e la progressione logica dei vari passi per una cura di successo.

Indice del libro

  1. Introduzione
  2. Malattie
    1. Descrizione
    2. Diagnosi
      1. Diagnosi oculare
      2. Diagnosi tattile
      3. Diagnosi olfattiva
      4. Diagnosi sociale
    3. Galleria fotografica
  3. Trattamenti delle malattie dei pesci d’acquario
    1. Generalità
      1. Sale
      2. Antibiotici
      3. Coloranti
      4. Cambi d’acqua
      5. Temperatura
      6. Aglio
      7. Peperoncino
      8. Erbe, spezie e rimedi della nonna
      9. Altri trattamenti
    2. Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) per effettuare i trattamenti
  4. Risoluzione dei problemi
    1. Conversione dosaggio farmaco umano – farmaco pesci
    2. Farmacoresistenza o farmaco annacquato?
    3. Pesce iper-selezionato o pesce malato?
    4. Import sottobanco e pesci con parassiti?
    5. Farmacista reticente nel fornire i farmaci richiesti?
    6. Pelle macchiata da verde malachite, blu di metilene e altro?
    7. Smaltimento delle rimanenze dei farmaci scaduti
  5. Casi di studio
  6. Appendice: come gestire l’ansia e le preoccupazioni degli acquariofili durante la diagnosi e la cura.
  7. Bibliografia commentata e guidata

Acquista Malattie dei Pesci d’Acquario

Otterrai un volume di oltre 500 pagine a colori che ti consentirà di:

  • diagnosticare ogni malattia nota dei pesci, grazie alle numerose foto di alta qualità;
  • risolvere ogni malattia individuata;
  • rafforzare i tuoi amici con Top.PolyJuice®, integratore brevettato di nostra concezione, di cui ti forniremo ingredienti e ricetta;
  • affrontare i più comuni problemi collaterali durante le malattie dei pesci;
  • evitare di recarti da esperti per la diagnosi e usare prodotti specifici, con notevole risparmio economico.

Specifiche del libro

  • 567 pagine a colori su carta di alta qualità
  • copertina rigida
  • versione ebook scaricabile con codice fornito nell’email di conferma dell’ordine
  • cartoncini staccabili con foto dettagliate dei sintomi per poter affiancare facilmente foto e pesce malato.

Nei primi dieci ordini includeremo un campioncino di Top.PolyJuice® già pronta e sufficiente per cinquanta centimetri di pesci.

Acquista il libro Malattie dei Pesci d’Acquario

La transazione avverrà sui server sicuri del provider bancario e Acquario.top non visualizzerà in alcun modo i tuoi dati bancari.

La spedizione è compresa nel prezzo indicato e verrà effettuata con corriere espresso entro il giorno lavorativo successivo al pagamento.

Inoltre, se il libro non dovesse soddisfarti, potrai restituirlo entro trenta giorni dalla consegna (e potrai tenere il campioncino di Top.PolyJuice®).

Clicca sul banner sottostante per accedere al nostro webshop e procedere con l’acquisto:

Acquista libro malattie

Ci è stato segnalato che sono stati riscontrati degli errori nello scaricamento, con strani redirect che appaiono utilizzando solo alcuni browser. Probabilmente è un errore di codifica del link.
A tal scopo, abbiamo allestito un secondo server per gestire la mole di ordini. Cliccare sul link seguente per acquistare il libro => Link alternativo.

In caso di persistenza di problemi con l’ordine, contatta la nostra Assistenza.

Attendiamo feedback e recensioni sul nostro forum!

L'articolo Il Libro sulle Malattie dei Pesci d’Acquario proviene da Acquario.top.

]]>
https://acquario.top/malattie-dei-pesci/feed/ 0
Esclusivo: scoperta nuova specie! https://acquario.top/scoperta-nuova-specie-koi/ https://acquario.top/scoperta-nuova-specie-koi/#comments Tue, 31 Mar 2020 23:04:43 +0000 https://acquario.top/?p=4900 In questa scheda vogliamo condividere i risultati di uno studio che presenta al mondo una nuovissima specie, mai vista prima. Per prima cosa vedremo come si è giunti alla scoperta della specie, dopodiché produrremo una breve scheda riassumendo i risultati ottenuti. Alla scoperta di una nuova specie La scoperta è riassunta in uno studio pubblicato […]

L'articolo Esclusivo: scoperta nuova specie! proviene da Acquario.top.

]]>
In questa scheda vogliamo condividere i risultati di uno studio che presenta al mondo una nuovissima specie, mai vista prima.

Per prima cosa vedremo come si è giunti alla scoperta della specie, dopodiché produrremo una breve scheda riassumendo i risultati ottenuti.

Alla scoperta di una nuova specie

La scoperta è riassunta in uno studio pubblicato dall’equipe della dottoressa Thysa Lye, dell’Indipendente Università del Sol Levante di Yokohomo.
Questo studio sarà pubblicato su una prestigiosa rivista del settore, tuttavia, in attesa di risultati definitivi, il team sta postponendo la pubblicazione ufficiale.

Vi proponiamo, quindi i risultati finora ottenuti, con i dati raccolti e le esperienze maturate.

I dati sono stati riportati nell’ordine in cui sono stati mano a mano pubblicati.

Habitat di rinvenimento

La spedizione è partita dalla foresta di bambù di Arashigano e Sayama, un’area naturale protetta circa a due terzi del Giappone.

Gli habitat sono piccoli corsi d’acqua…

Tadasu no mori

… che si uniscono e diventano corsi più consistenti

Togetsukyo Bridge

… fino a sfociare nel mare.

Il clima è sereno e mite, le temperature piacevoli. La brutta stagione è passata. L’aria è frizzante.
Le acque sono CCS (clear-cool-soft), secondo la classificazione Stonark. Questo equivale ad acque povere di tannini, con temperature comprese tra i +5 e i +20°C e durezze basse.

Le località di rinvenimento sono registrate in maniera accurata, grazie all’unione dei sistemi di posizionamento e al tracciamento delle reti 5G.

Nel dettaglio, la specie è stata ritrovata in un habitat, localizzato precisamente con uno scarto inferiore a 1000 里 dalle coordinate 4P16E [43.14159265359, 162.71828182846].

Sono stati raccolti alcuni esemplari per effettuarne la descrizione. Gli esemplari sono stati successivamente allevati in acquario, in quanto si tratta di una specie molto particolare e di aspetto peculiare.

Nella prossima pagina abbiamo riassunto sotto forma di scheda le esperienze ottenute.

L'articolo Esclusivo: scoperta nuova specie! proviene da Acquario.top.

]]>
https://acquario.top/scoperta-nuova-specie-koi/feed/ 1
Come divulgare forte! https://acquario.top/come-divulgare-forte/ https://acquario.top/come-divulgare-forte/#respond Sun, 31 Mar 2019 23:04:04 +0000 https://acquario.top/?p=3947 Così vorresti fare anche tu un sito di acquariofilia, dove puoi parlare dei tuoi pesciolini e di quanto sia bello avere acquari? Non andare oltre: in 5 semplici mosse, ti faremo vedere come non costruire un eccezionale sito di acquariofilia! Alberto Angela GIF from Albertoangela GIFs Step 1 – La Linea Editoriale Come sarà il […]

L'articolo Come divulgare forte! proviene da Acquario.top.

]]>
Così vorresti fare anche tu un sito di acquariofilia, dove puoi parlare dei tuoi pesciolini e di quanto sia bello avere acquari?
Non andare oltre: in 5 semplici mosse, ti faremo vedere come non costruire un eccezionale sito di acquariofilia!

Step 1 – La Linea Editoriale

Come sarà il tuo sito? Che linea seguirà?

Se vuoi mirare a un grosso giro, il consiglio da seguire è quello di puntare alla pancia dei lettori, quindi scrivere quello che i lettori vogliono sentirsi dire. Tutti amiamo sentirci dire quello che pensiamo, no?
Chiameremo questa cosa Linea Editoriale, per darle un nome altisonante.

Per esempio, per il tuo sito di acquari potresti:

  • parlare male di tutti i commercianti (tranne i tuoi sponsor), il cui scopo è solo quello di venderci costosi e inutili prodotti e pesci morenti non quarantenati;
  • parlare male di tutte le aziende del settore (tranne quelle sponsor), che pensano solo a bruciare le foreste e oliare gli ingranaggi del capitalismo;

  • parlare delle selezioni dei pesci più spinte: sono più colorati e attirano l’occhio (e quindi le visite al sito e le visualizzazioni sui social) – chissene se poi sono più deboli, incapaci di avere i comportamenti naturali o riprodursi;
  • abbassare il livello medio di qualità, così da non farti sembrare un professorone altezzoso lontano dal lettore – bisogna mirare alla pancia, non al cervello;
    • bonus per l’autostima: accontentandoti di far raggiungere risultati mediocri ti consente anche di poterti sentire superiore rispetto a chi legge.

Step 2 – Gli articoli

Per un sito come quello che vogliamo fare servono gli articoli, cioè i materiali che la gente vedrà quando cercherà su Google.

Dobbiamo quindi scrivere questi articoli. Come li scriviamo?

Ecco alcuni consigli che ti dò (non possiamo di certo dirteli tutti, altrimenti qua dobbiamo chiudere baracca, se gli allievi diventano più bravi dei maestri; poi ne risente la nostra autostima).

  • Wikipedia. Tanta Wikipedia.
  • Altri siti, “prendine ispirazione”.

Ho scritto “prendere ispirazione”, se hai capito “copiare”, la malizia è tua…

  • Possono sempre tornarti utili per polarizzare il lettore:
    1. Informazioni parziali
    2. Informazioni vere ma astratte dal contesto
    3. Ipotesi inventate
    4. Drammatizzazione (da fatti veri inventare conseguenze fantasiose)
    5. Dietrologia
  • Abusa del Cherry picking. Gli scienziati definiscono con questa dicitura la fallacia che descrive il fatto di scegliere fra un grande numero di dati o di eventi solo quelli che supportano la tesi. È un caso particolare del bias di conferma. Ovviamente devi dire solo quello che è a tuo favore, altrimenti sembri incerto e poco convincente.
  • Allarmismo. Alla gente fa sempre paura l’allarmismo, specie se mescolato con del sano complottismo. Ergo, attrai lettori. Più traffico per te. E, comunque, a pensare male, a volte si fa centro.
    Inventati qualcosa: chelanti e metalli pesanti nei vaccini e nei concimi, cianobatteri alieni, l’uomo non è mai andato nel Rio delle Amazzoni (è tutto un film), batteri competitori, horror vacui nelle vasche, Big Aquaristik, raggi LED distruttori.

  • Lavora direttamente da casa, dalla tua scrivania: non è necessario avere i pesci per parlarne, né tantomeno averli riprodotti o comunque tenuti con successo.

Step 3 – Immagini e altri dati

Per accompagnare lo scritto, sono utili immagini e altri elementi (video, tabelle, schemi). Se non puoi fare le foto ai pesci di cui stai parlando, magari perché non li hai o ti sono morti prima di riuscire a finire di scrivere l’articolo (succede, capisco benissimo), ti insegno un paio di trucchi per ovviare alla mancanza.

  1. Torna su Wikipedia e prendi le foto da lì. Tanto nessuno su Wikipedia si prenderà la briga di controllare se hai usato la loro immagine. Wikipedia rilascia generalmente con licenza Creative Commons che prevede la citazione dettagliata della fonte. Tutti lo fanno, quindi a Wikipedia andrà bene di certo.

Se Wikipedia non ha la foto che ti serve, non seguire questa sotto-guida:

  1. Vai su Google Immagini;
  2. Cerca l’immagine che ti serve;
  3. Taglia i watermark, ruota di qualche grado, cambia contrasto/saturazione dell’immagine;
  4. Pubblicala come tua e prenditi i meriti!

Step 4 – Collaboratori

Mandare avanti un sito da soli è un po’ pesante, quindi dovresti cercare altri sch… autori che ti aiutino a stendere materiali.

Fa’ scrivere loro gli articoli e, importantissimo, prima di pubblicarli cambia dove necessario in maniera da rispettare la Linea Editoriale (se non ricordi cos’è, torna allo Step 1).
Usa quanto detto allo Step 2 per avere un articolo interessante e che non complichi la tua vita di novello editore.

Nel caso particolare di una traduzione, ricorda sempre che vale la legge “traduttore=traditore”, quindi modifica senza tanti pensieri dove necessario, sempre per ottenere quanto ti ho spiegato agli Step 1 & 2.

Fondamentale: infila nei tuoi Termini di Servizio qualche codicillo che ti pari da qualsiasi pretesa da parte dei tuoi autori. Questa gente che pretende che i suoi articoli rimangano suoi e non vengano modificati… Inaccettabile.

Nel caso che qualche collaboratore si mettesse troppo a pensare, facendoti notare che inventare le cose non va troppo bene per un portale scientifico, ribadiscigli che ti riservi sempre il diritto di avere opinioni, anche sbagliate, pur di preservare la Linea Editoriale.
Se questo continua a rompere, bannalo e diffamalo senza diritto di replica. Tanto non si metterà mai a farti denuncia per una cosa così.

Step 5 – Pubblica

Bisogna rendere ora pubblici i tuoi materiali e comunicare al mondo la tua idea di acquariofilia!

Ti serve un nome per il sito; per il dominio basta che scegli un nome figo e facile da ricordare, tipo acquar.io.
Scherzone! acquar.io è già preso e indovina da chi.

Puoi allora ripiegare su un bel nome evocativo, come acquariofiliacomplottisvelati.it. In alternativa, c’è sempre l’inglese (che fa sempre figo, specialmente agli orecchi di un italiano), come easypeasylemonsqueezyaquarium.blog.

Quindi sgancia il malloppo all’hosting per il nome dominio e lo spazio web, installa qualcosa come WordPress (raccomando il tema TagDiv Newspaper, lo usano tutti ultimamente, LOL).
Inizia a creare gli articoli e spammali ovunque, specialmente nei gruppi dove è vietato mettere link a siti terzi.

Piazza annunci, specialmente quelli video a popup a schermo intero che non si possono chiudere. Profit.

Bonus Step – Aftermath

Dopo il lancio del tuo nuovo sito, ci saranno tipicamente due schieramenti rispetto al sito stesso.

Primo Schieramento

Il primo sarà di quelli che apprezzano i tuoi sforzi e ti difenderanno a prescindere.

Complimenti, hai fondato una nuova setta acquariofila!

Secondo Schieramento

D’altro canto, ci saranno sicuramente gli haters, ovvero quelli che odieranno serialmente il tuo sito a prescindere e, se tutto va bene, si limiteranno a parlar male di te in qualche gruppo privato o area staff.

Quello che ti consiglio è di fregartene:

Se però questo approccio zen (che personalmente amo molto) non funziona, ricorda che c’è sempre il ban hammer, qualora venisse qualcuno a romperti direttamente i cabbasisi.

 

To sum it up (che fighi gli anglicismi)

Che aspetti? Hai tutto per creare il tuo sito di successo!!!

Ci farebbe molto piacere se, dopo aver creato il tuo nuovo e figherrimo sito venissi a mostrarcelo nel forum, dove potremmo festeggiare il tuo successo grazie ai nostri suggerimenti.

Nel forum ti verrà comunicato come farci avere la mazzet… donazione per consentirci di proseguire nelle nostre guide serissime e altamente professionali.

Ci vediamo l’anno prossimo, stesso giorno e sempre all’una e quattro minuti.


Confessioni

Le GIF, come questa,

sono state rubbate a Tenor.com.

Ringrazio Veronica per i suggerimenti in memologia applicata.


Disclaimer:  Il presente articolo viene fornito così com’è e non come adeguato a uno scopo specifico.
Non si rispondono di eventuali problemi, spese, denunziequerele, cali di autostima o infrangimenti di effetti Dunning-Kruger in seguito all’applicazione di quanto spiegato nell’articolo stesso.

L'articolo Come divulgare forte! proviene da Acquario.top.

]]>
https://acquario.top/come-divulgare-forte/feed/ 0
L’ossidano in acquario https://acquario.top/complotto-ossidano-in-acquario/ https://acquario.top/complotto-ossidano-in-acquario/#respond Sat, 31 Mar 2018 23:04:26 +0000 https://acquario.top/?p=748 Cos’è l’ossidano? Cosa fa? Dove si usa? L’ossidano è una sostanza incolore, altamente reattiva, i cui composti possono essere trovati in varie sostanze tossiche, caustiche o addirittura esplosive. Tra gli effetti dell’ossidano possiamo citare: morte per inalazione; danni ai tessuti (pelle) a seguito di lunga esposizione; corrosione di metalli; corto-circuiti negli apparecchi elettrici; contribuzione all’effetto […]

L'articolo L’ossidano in acquario proviene da Acquario.top.

]]>
Cos’è l’ossidano? Cosa fa? Dove si usa?

L’ossidano è una sostanza incolore, altamente reattiva, i cui composti possono essere trovati in varie sostanze tossiche, caustiche o addirittura esplosive.

Tra gli effetti dell’ossidano possiamo citare:

  • morte per inalazione;
  • danni ai tessuti (pelle) a seguito di lunga esposizione;
  • corrosione di metalli;
  • corto-circuiti negli apparecchi elettrici;
  • contribuzione all’effetto serra.

Utilizzi principali dell’ossidano sono:

  • come solvente e refrigerante;
  • negli impianti nucleari;
  • nella produzione di armi chimiche e biologiche;
  • nei pesticidi e nei concimi;
  • in svariati laboratori di ricerca.

Si può inoltre trovare nei seguenti prodotti comuni:

  • nei saponi e negli shampoo;
  • in molti farmaci, compresi i vaccini;
  • nelle bevande, quali bibite, birra o caffè;
  • in svariati alimenti, compresi quelli biologici, vegan o 100% naturali.

L’ossidano in acquario

Se siete arrivati fino a qui, sarete curiosi di sapere cosa possa comportare la presenza di ossidano negli acquari.
Iniziamo con alcuni esempi:

  • la sua aggiunta può alterare i principali parametri chimico-fisici, quali pH, durezze (KH e GH) o conducibilità elettrica;
  • la sua aggiunta può diminuire le concentrazioni di nutrienti disponibili per le piante, quali nitrati, fosfati, ferro, oligoelementi etc;
  • può consentire lo spostamento di spore algali e cianobatteri, aumentandone la diffusione per tutto l’acquario;

    Volvox
    Volvox (alghe unicellulari verdi) diffuse in acquario.
  • consente, fra gli altri, all’Ichthyophthirius multifiliis (causa dell’ictio o puntini bianchi) o ai Camallanus (vermi parassiti rossi) di completare il ciclo vitale;
  • la sua presenza può portare in soluzione sostanze tossiche, quali metalli pesanti, “staccandole” da substrati e fondi;
  • la sua presenza può schermare la luce proveniente dalle plafoniere, diminuendo l’efficienza delle lampade.

Come può arrivare l’ossidano in acquario?

L’ossidano in acquario è contenuto, fra l’altro, in molti prodotti per acquariofilia. Un elenco (non esaustivo):

  • in tutti i biocondizionatori e de-cloratori;
  • in tutti gli attivatori batterici liquidi;
  • negli alghicidi;
  • nei concimi liquidi, sia per macronutrienti, sia per micronutrienti, compreso l’integratore di “carbonio liquido”;
  • negli integratori vitaminici e in vari farmaci (comprese soluzioni di blu di metilene);
  • nei prodotti per il filtraggio dell’acqua (chiarificatori, flocculanti etc).

Perché non si sente parlare molto dell’ossidano negli acquari?

Buona domanda…
Gli effetti dell’ossidano sono stati da tempo trascurati o, meglio, non sono stati studiati con la dovuta attenzione.

Grazie ad uno studio recentemente pubblicato dall’Università americana della Virginia Orientale, effettuato sui due acquari della facoltà di Chimica, la consapevolezza dell’ossidano negli acquari sta prendendo sempre più piede.
Facendo forza su un’interrogazione all’ONU, effettuata durante la Conferenza di Cancún del 2010, i ricercatori stanno facendo quanto è loro possibile per condividere e diffondere l’informazione, anche perché l’ossidano è presente anche al di fuori degli acquari (anche se non ce lo dicono troppo).
Anche il presente articolo aiuta a diffondere queste informazioni.

Cosa possiamo fare per tutelare i nostri acquari?

Purtroppo l’ossidano è presente quasi ovunque, quindi è pressoché impossibile eliminarlo completamente dagli acquari.

Riteniamo, però, che diffondendo la consapevolezza sulla sostanza e facendo pressione contro le aziende acquariofile, nei club e nei circoli acquariofili, nei negozi etc possa essere un buon inizio per instillare il dubbio e far sì che le cose inizino a cambiare: sapere è potere e insieme c’è la possibilità di cambiare le cose!

E infine, se vuoi ne possiamo parlare nella sezione segreta del forum. Ma non dirlo troppo in giro.


Fonti

Studio dell’Università della Virginia Orientale, facoltà di Chimica, riferimento studio: 7732-18-5.

L'articolo L’ossidano in acquario proviene da Acquario.top.

]]>
https://acquario.top/complotto-ossidano-in-acquario/feed/ 0