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Che siate riusciti a passare o meno al Petsfestival di quest’anno, abbiamo pensato potesse essere utile fare un piccolo resoconto di quello che abbiamo fatto, così da tenere traccia dell’esposizione e consentire di rivedere gli allestimenti proposti.

Petsfestival 2019

Prima di cominciare, facciamo una piccola riflessione riguardo l’edizione 2019 della manifestazione.

Ci ha fatto molto piacere poter essere presenti ed esporre al pubblico la nostra idea di acquariofilia. Ancor più piacere e soddisfazione ci ha dato la curiosità delle molte persone, anche non addette ai lavori, che si sono fermate a chiedere informazioni o solo per soddisfare qualche piccola curiosità.

Nascendo come sito divulgativo, spiegare quello che facciamo, quello che vogliamo ottenere e quello che abbiamo ottenuto è davvero il fine ultimo dei nostri sforzi, che possiamo dire essere stati ben ripagati durante i due giorni di fiera.
Far vedere allestimenti ispirati agli ambienti naturali e studiati in base alle conoscenze sulle specie ha attirato più attenzione di quanta sinceramente ci aspettavamo.

Crediamo, come gruppo, che dare occasioni di apprendimento e accrescimento culturale, in forma semplice ma scientificamente corretta, sia molto importante anche in fiere aperte a tutti. Così facendo si aumentano consapevolezza e conoscenza, riuscendo a elevare culturalmente l’hobby dell’acquariofilia che tanto apprezziamo.

È stata quindi una bellissima avventura e speriamo sia la prima di una lunga serie di esperienze simili!

Ringraziamenti

Senza il fondamentale supporto di queste persone non sarebbe stato possibile organizzare quello che abbiamo fatto:

Ringraziamo inoltre altri espositori che sono venuti a fare quattro chiacchiere, come Davide Landolfo il quale, dopo aver montato lo stand di Zoominimarket, si è messo ad aiutarci con i cambi d’acqua e i dosaggi o come i ragazzi dell’Associazione Italiana Ciclidofili che ci mandavano in continuazione appassionati!

Ci hanno dato moltissima soddisfazione e ci hanno rincuorato l’apprezzamento, i consigli e gli spunti per migliorare di Heiko Bleher (non occorrono presentazioni) e di Michael Salter, membro della giuria del Biotope Aquarium Design Contest.

Infine, ma non meno importante, un enorme ringraziamento a tutti quelli che sono passati e si sono anche solo fermati a guardare. Vedere l’interesse, dare un volto a certe persone viste solo online o nei social, confrontare le opinioni e condividere le conoscenze o i trucchi del mestiere sono tutti motivi che ci spingono a fare di più e a cercare di riproporre l’esposizione, più in grande e in meglio!

Gli acquari.top al Petsfestival

In questa esposizione, abbiamo pensato di proporre quattro allestimenti, con ogni allestimento progettato per ricreare, nei limiti del possibile, considerando anche tempi e modalità della fiera, quattro diversi ambienti naturali o biotopi.

Gli ambienti scelti sono stati:

  1. fiume Congo, Repubblica del Congo e Repubblica Democratica del Congo, Africa;
  2. habitat con acque scure, Perù, Sud America;
  3. habitat con acque chiare, Bolivia, Sud America;
  4. biotopo con acque basse e ferme nella provincia di Jambi, Indonesia, Sud-est asiatico.

Vediamo questi allestimenti, proponendo alcune foto e una breve descrizione delle specie ospitate; dove possibile, abbiamo messo un collegamento a una scheda più approndita sul dato argomento.

Acquario di biotopo del fiume Congo

L’ambiente ricreato è un piccolo corso d’acqua, con corrente lentissima e abbondante vegetazione ripariale (che vive lungo le rive). Le acque sono molto scure a causa delle grandi quantità di sostanze umiche e tanniniche presenti.

La specie regina dell’allestimento è Microctenopoma ansorgii, un anabantide, la quale, come le altre apparenenti al gruppo, è dotata di un organo respiratorio – il labirinto – che permette di respirare aria atmosferica e, quindi, di vivere in ambienti poveri di ossigeno.
Altre particolarità sono la costruzione del nido di bolle e le cure parentali effettuate dalla specie.

Microctenopoma ansorgii nel nostro allestimento.

Per maggiori informazioni su questa specie, abbiamo preparato una scheda dedicata.

Acquario di biotopo di acque scure del Perù

Questo allestimento ricrea un qualche affluente del sistema fluviale del Rio Huallaga o del Rio Shanusi. Si tratta di habitat con acque dal corso molto lento e poco profondo, ricchi di resti di foglie e rami sommersi, che colorano l’acqua in maniera piuttosto decisa. Avremmo dovuto ambrare molto di più l’acqua dell’allestimento ma, per esigenze espositive (leggi: per vedere dentro), abbiamo tenuto l’ambratura leggera.

L’allestimento ruota attorno al ciclide nano Apistogramma baenschi “Inka 50”, di cui abbiamo già una scheda dettagliata, a cui vi rinviamo per maggiori informazioni.
È una specie che ci sta particolarmente a cuore, anche perché è stata la specie sulla quale abbiamo pubblicato la nostra prima scheda e che abbiamo scelto per il nostro logo.

Apistogramma baenschi nel nostro allestimento al Petsfestival.

Oltre ad A. baenschi, erano presenti Carnegiella myersi e Hypessobrycon bentosi.

Acquario di biotopo di acque chiare della Bolivia

Pur rimanendo sempre nel bacino del Rio delle Amazzoni, questo allestimento è piuttosto differente dal precedente. La prima cosa che salta sicuramente all’occhio è il colore dell’acqua: qui abbiamo acque bianche o chiare, anche a dimostrazione che “Sud America” non sempre equivale ad acque ambrate. Altro fattore piuttosto diverso dal precedente, è l’acidità delle acque, che qui è minore (siamo a pH attorno al 6.5-6).

Siamo ora, infatti, in un qualche corso d’acqua secondario del Rio Mamoré o del Rio Madeira, nella parte settentrionale della Bolivia, e in queste zone possiamo trovare Mikrogeophagus altispinosus, un ciclide nano che potremmo chiamare “cugino” del più noto e diffuso Mikrogeophagus ramirezi. Della specie regina di questo allestimento abbiamo già una scheda approfondita, alla quale vi rimandiamo per conoscere al meglio questa specie!

Giovane Mikrogeophagus altispinosus nell’allestimento al Petsfestival.

Acquario di biotopo con acque basse e ferme nella provincia di Jambi

L’allestimento ricostruisce una parte di palude che potremmo trovare nella provincia di Jambi, in Indonesia. Si tratta di un’area ricca di paludi ricche di torba e altre sostanze disciolte, che rendono l’acqua molto ambrata e piuttosto acida.
Il fondo è ricoperto da foglie e rami in decomposizione e, dato il ciclo delle stagioni, può succedere che le paludi si prosciughino lasciando solo la lettiera umida.

Anche in questo allestimento, per maggiore correttezza a scapito dell’esposizione, avremmo dovuto tenere l’acqua molto più ambrata e con livello più basso.

In questo ambiente possiamo trovare Betta coccina “Jambi”, una specie abbastanza tranquilla di anabantide e costruttrice di nidi di bolle, oppure Trigonostigma hengeli, l’abbinamento scelto per l’allestimento.

Betta coccina “Jambi” nell’allestimento al Petsfestival.

Italian Wildform Festival

Se siete stati attenti, vi sarete accorti che all’inizio dell’articolo abbiamo nominato alcuni “vicini di stand” che condividevano le tematiche affrontate. Questi vicini sono due importanti associazioni che si occupano di diffondere conoscenza e consapevolezza in acquariofilia, oltre a tutelare e proteggere specie di pesci poco diffuse o minacciate. Le due associazioni sono:

Queste due associazioni hanno organizzato una parte di esposizione con specie di pesci ancestrali, non selezionate, da cui il nome Italian Wildform Festival. Ecco alcuni esempi, con le schede che le associazioni ci hanno gentilmente lasciato pubblicare:

Non possono, inoltre, mancare alcune foto degli allestimenti proposti:


Siamo alla conclusione e, anche se questo piccolo report non equivale alla visita guidata all’esposizione (buon motivo per venire alle prossime esposizioni!), speriamo possa tornare comunque utile e possa essere uno spunto interessante per un’acquariofilia più consapevole e ragionata.

Ci vediamo alla prossima e ci leggiamo nel sito e nel forum!

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