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Elementi nutritivi per le piante d’acquario

Pianta crescita

In questo articolo vedremo le esigenze nutrizionali delle piante: questo ci sarà utile, in particolare, per porre le basi per capire come fertilizzare l’acquario.
Solo infatti sapendo di cosa hanno bisogno le piante e come si comportano i vari nutrienti, possiamo reagire di conseguenza.

Iniziamo subito!

Elementi richiesti dalle piante

Elementi essenziali

Degli oltre 100 elementi presenti nella Tavola Periodica, solo diciassette sono stati valutati come essenziali per le piante.
Un elemento è essenziale se la maggior parte delle piante lo richiede e se la pianta non riesce a portare a termine il suo ciclo vegetativo in assenza dell’elemento.

I fantastici 17, con alcune delle principali funzioni nella pianta, sono:

  1. carbonio – costituente di carboidrati, serve per la fotosintesi
  2. idrogeno – costituente di carboidrati, utile in molte reazioni
  3. ossigeno – costituente di carboidrati, necessario per la respirazione
  4. azoto – costituente di proteine e clorofilla
  5. fosforo – costituente di proteine, enzimi, acidi nucleici
  6. potassio – coinvolto nella fotosintesi e nella sintesi di proteine
  7. calcio – componente della parete cellulare
  8. magnesio – attivatore di enzimi e costituente della clorofilla
  9. zolfo – componente di proteine
  10. boro – importante per lo spostamento degli zuccheri
  11. cloro – necessario per la produzione di ossigeno durante la fotosintesi
  12. rame – catalizzatore nella respirazione e componente di vari enzimi
  13. ferro – necessario per la sintesi della clorofilla
  14. manganese – controlla vari sistemi di ossido-riduzione
  15. molibdeno – importante per trasformare nitrati in ammonio
  16. nickel – necessario per l’enzima ureasi
  17. zinco – importante per la regolazione del metabolismo

Elementi “benefici”

Gli elementi benefici sono quelli che sono utili solo ad alcune piante o la cui carenza non provoca il blocco della pianta (ma se sono presenti, la pianta apprezza).
Alcuni esempi di elementi benefici:

Concentrazione degli elementi nelle piante

Gli elementi non sono tutti ugualmente presenti nelle piante. Infatti, il peso a secco delle piante è approssimativamente così composto:

Grafico della composizione a secco media delle piante.

Guardando queste percentuali, molto sbilanciate fra loro, è naturale dividere gli elementi nutritivi per le piante in varie categorie.

Categorie di nutrienti

Nutrienti non-minerali

In questa categoria ci sono tre elementi: carbonio, idrogeno e ossigeno.
Questi elementi vengono ricavati dall’aria e dall’acqua e, specialmente per le piante acquatiche, sono sempre sufficienti – nessun bisogno di integrarli (a meno di non lasciare a secco l’acquario!).

Nutrienti minerali

I rimanenti 14 elementi, sono suddivisi a loro volta in sotto-categorie, basate sulle quantità richieste dalle piante.

Macronutrienti

I macronutrienti sono sei: azoto, fosforo, potassio, calcio, magnesio e zolfo; insieme costituiscono circa il 5% del peso secco di una pianta.

Spesso, azoto, fosforo e potassio sono detti macronutrienti primari, mentre calcio, magnesio e zolfo sono detti macronutrienti secondari (o mesoelementi).
Questa ulteriore suddivisione avviene perché le carenze dei macronutrienti primari sono molto più frequenti delle carenze degli altri; spesso infatti è sufficiente concimare le piante terricole solamente con i macronutrienti primari.

Micronutrienti o oligoelementi

Gli oligoelementi essenziali sono: boro, cloro, rame, ferro, manganese, molibdeno, nickel e zinco.
Nella pianta a secco, costituiscono circa lo 0.025% ciascuno: un peso assolutamente minimo, ma la loro presenza è fondamentale per la crescita delle piante.

Un’eccezione degna di nota è quella del cloro, il quale, sebbene annoverato fra gli oligoelementi, ha concentrazioni nei tessuti paragonabili a quelle dei macronutrienti (circa 0.5-1%).

Un’altra metrica utile per suddividere i nutrienti è quella di valutare come questi si possano spostare all’interno della pianta.
Oltre a questo, l’assorbimento dei nutrienti può essere variabile in base al pH.

Mobilità dei nutrienti nelle piante

I nutrienti si muovono piuttosto facilmente nelle piante, dalle radici fino alla porzione in crescita delle foglie. Tuttavia, una volta messi al loro posto, lo spostamento può essere difficile.

Alcuni nutrienti, però, possono essere spostati dalla pianta, in caso di necessità, dalle foglie vecchie a quelle nuove.
Ciò può essere estremamente utile per diagnosticare alcune delle carenze, guardando quali foglie hanno problemi.
Ad esempio, se le foglie basse sono danneggiate e quelle alte sono in salute, probabilmente si tratta di una carenza di un elemento mobile, poiché la pianta è riuscita a spostarlo al suo interno.

La mobilità degli elementi non è però una divisione fatta con muro: alcuni elementi sono più mobili di altri e viceversa.

Ecco gli elementi divisi per mobilità:

Assorbimento dei nutrienti in base al pH dell’acqua

La tabella che segue mostra come gli elementi non siano sempre disponibili allo stesso modo, al variare del pH.

Disponibilità per le piante acquatiche dei nutrienti in base al pH.

Questo schema è quindi importante per valutare eventuali carenze alla luce del pH presente in acquario: se siamo a pH 8, ad esempio, l’assorbimento di alcuni nutrienti (ferro, boro…) inizia a diventare più difficoltoso, per le piante.

In linea del tutto generale, un pH intorno al neutrale-leggermente acido (6.5-7.0) consente una buona disponibilità di tutti i nutrienti, anche se è possibile crescere piante a pH più alti o più bassi di questi.


Queste informazioni sono tutte importanti per capire come fertilizzare, nella pratica, l’acquario. Vedremo in articoli dedicati come fare, ma non dimenticate che abbiamo, nel nostro forum, una sezione dedicata alla fertilizzazione!

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