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Indagini sui parassiti dei pesci d’acquario

Gyrodactylus

Gyrodactylus

Questa è la traduzione dell’articolo Parasite Surveys of Aquarium Fish di Diana Walstad, nella sua versione attualmente più aggiornata di Marzo 2018.
L’originale, in Inglese, è disponibile per il download sul sito web dell’autrice.

Si ringrazia vivamente la dottoressa Walstad per aver permesso la traduzione e la pubblicazione dell’articolo!

Nota: per facilitare la lettura anche per chi non è del settore, sono state rimosse tutte le abbreviazioni usate nell’articolo originale, in favore delle diciture complete.


Indagini sui parassiti dei pesci d’acquario

Prima di scrivere questo articolo, non avevo mai pensato troppo ai parassiti, eccetto per uno sgradevole incontro con i nematodi (il mio articolo Treating Fish for Camallanus and Other Nematodes è disponibile in originale sul sito web dianawalstad.com e qui, in traduzione).
Tuttavia, nel 2017, una malattia inspiegabile dei miei guppy mi ha spinto a scavare più a fondo nella letteratura scientifica. Volevo capire quali fossero le malattie più comuni dei pesci d’acquario.

Alla fine, ho recuperato undici indagini, da tutto il mondo – Sri Lanka, Pakistan, Iran, Australia, Brasile etc.
Tutte erano quantitative. I pesci esaminati provenivano da fiumi, negozi di animali, allevamenti, centri di esportazione etc. I risultati delle ricerche erano dipendenti dalle modalità di esame da parte dei ricercatori, dalle variazioni delle infezioni parassitarie, dalla gestione degli allevamenti etc. Per questi motivi, ho cercato quante più indagini possibile. Sorprendentemente – considerando tutte queste variabili – c’è un buon accordo nella prevalenza di parassiti Metazoi.

I pesci d’acquario [3] richiedono sforzi e conoscenze per mantenerli in salute. [NdT: non imitare tale accostamento di pesci]

Non ho trovato ricerche americane equivalenti, tuttavia, poiché molti dei pesci offerti nel mercato in America sono importati, non scarterei le ricerche estere. I parassiti trovati nei negozi pakistani potrebbero non essere poi così tanto differenti da quelli nei negozi americani.
La gente di tutto il mondo ama i pesci d’acquario!

Comprendere le indagini

La tabella 1 seguente elenca i pesci esaminati a cui si fa riferimento in questo articolo.

Tabella 1. Pesci esaminati
Nome comune Nome scientifico
Scalare/Pesce angelo Pterophyllum scalare
Bala shark Balantinocheilos melanopterus
Tetra nero Gymnocorymbus ternetzi
Ancistrus Bodó Ancistrus hoplogenys
Cardinale Paracheirodon axelrodi
Mangia-alghe cinese/CAE Gyrinocheilus aymonieri
Dianema Dianema urostriatum
Pesce rosso Carassius auratus
Gourami blu Trichopodus trichopterus
Gourami nano Colisa lalia
Guppy Poecilia reticulata
Pesce accetta ad ali nere Carnegiella marthae
Pesce accetta Carnegiella strigata
Molly Poecilia sphenops
Gambusia Gambusia affinis
Neon Paracheirodon innesi
Oscar Astronotus ocellatus
Pesce del paradiso Macropodus opercularis
Pesce matita Nannostomus eques
Nannostomus Nannostomus unifasciatus
Platy Xiphophorus maculatus
Epalzeorhynchos/”Squaletto” Epalzeorhynchos frenatum
Puntius/Barbo Puntius conchonius
Hyphessobrycon Hyphessobrycon copelandi
Barbo tigre Puntius tetrazona
Portaspada Xiphophorus helleri

 

La tabella 2 raccoglie i parassiti rinvenuti. Ho classificato i parassiti in base alle dimensioni e in base alla posizione in cui vengono trovati nei pesci, ovvero all’esterno (pelle o branchie) o all’interno (apparato digerente). La tabella raccoglie solo i parassiti trovati dalle indagini. Questo automaticamente elimina i parassiti che non sono un problema generico dell’industria del commercio di pesci ornamentali d’acqua dolce o dell’acquariofilo comune.

Tabella 2. Classificazione dei parassiti trovati. La diffusione [1] è specificata per pesci allevati mantenuti a temperature maggiori di 20 °C e va da “molto comune” a “rara”.
* = parassiti associati a laghetti esterni
Posizione Tipo di parassita Specie rappresentativa Il sale funziona? Diffusione
Esterna Protozoi Epistylus sp., Apiosoma sp., Riboscyphidia sp. Molto comune
Chilodonella piscicola Molto comune
Ichthyobodo nectar Sì/No Comune
Cryptobia branchialis No Non comune
Ichthyophthirius multifiliis Molto comune
Myxobolus argenteus No *Comune
Piscinoodinium pillulare Comune
Tetrahymena corlissi Non comune
Trichodinella epizootica Sì/No Molto comune
Parassiti Metazoi,
Trematoda
Gyrodactylus sp., Dactylogyrus sp., Urocleidoides sp. Molto comune
Centrocestus formosanus, Ascocotyle sp., Cryptocotyle sp. No *Comune (larve)
*Rara (adulti)
Copepodi Argulus foliaceus No *Non comune
Ergasilus sp. No *Comune
Lernaea cyprinacea No *Comune
Sanguisughe Myzobdella lugubris *Rara
Interna Hexamita Hexamita salmonis, Spironucleus sp. Non applicabile Comune
Protozoi Protopalina sp.
Vermi cilindrici Camallanus sp., Capillaria sp. Comune (larve)
Non comune (adulti)
Protozoi sporigeni Pseudoloma neurophilia, Pleistophora hyphessobryconis, Cryptosporidium sp. Rara
Cestoda Bothriocephalus acheilognathi *Rara (larva)
*Non comune (adulti)

 

Ho evidenziato i parassiti associati ai laghetti esterni. Ad esempio, i copepodi (pidocchi dei pesci) e le sanguisughe sono trovati comunemente sono nei Pesci Rossi. Alcuni parassiti dei laghetti richiedono uccelli, lumache o copepodi dal mondo naturale per diffondersi; pertanto questi parassiti (come i Trematoda) diventano un problema minore quando i pesci sono tenuti in acquario.

Ho incluso anche l’efficacia del trattamento con sale, grazie alla sua importanza come rimedio generico per molte malattie dei pesci. Il sale uccide anche altri parassiti esterni e delle branchie, come i batteri Columnaris [1]. Un esperto di malattie dei pesci [2] afferma che 3 parti per mille di sale rimuovono gradualmente vari patogeni (Ictio, Chilodonella, Trichodinella). Quattro giorni e 9 parti per mille di sale mi hanno aiutato a diagnosticare e curare alcuni guppy molto malati (i guppy, successivamente, sono stati diagnosticati di Gyrodactylus). Pertanto, la tabella mostra che il sale può funzionare su una grande varietà di parassiti. Un “sì” nella tabella 2 non significa che il sale sia l’unico trattamento possibile o il trattamento d’elezione; significa solo che funziona. Un “sì/no” significa che ci possono essere delle eccezioni di cui tener conto, come specie resistenti al sale.

L’ultima colonna della tabella 2 mostra una valutazione soggettiva sulla diffusione dei parassiti [1].

Le restanti tabelle si occupano dei risultati quantitativi delle ricerche effettuate sui pesci tropicali. La Diffusione dei Parassiti è la percentuale di pesci trovati infetti da un dato parassita. In generale, ho messo i parassiti più comuni nelle prime linee, i più rari sono finiti sul fondo.

Le Tabelle 3 e 4 (tre ricerche) mostrano i risultati su pesci tropicali dal Sud America, da cui provengono molti pesci di cattura – non allevati.
La Tabella 5 (due ricerche) riguarda pesci allevati in Sri Lanka e in Iran.
Due ricerche aggiuntive – da Corea e Turchia – contengono dati utili sui pesci allevati ma è stato difficile inserirli in una tabella. Perciò ho descritto a parole quanto trovato.
La Tabella 6 (una ricerca) fornisce informazioni sui parassiti presenti nei pesci importati in Australia.
Le Tabelle 7 e 9 includono indagini da Svezia, Australia e Pakistan, dove i ricercatori hanno scelto pesci malati nei negozi. La tabella 8 (dati dal Pakistan) fornisce informazioni addizionali (es: intensità) del danno dei parassiti.
Un certo parassita potrebbe avere una grande diffusione in una popolazione tuttavia, se la sua presenza nel singolo pesce è bassa (ovvero ha una bassa intensità), l’impatto del parassita sulla salute del pesce potrebbe essere trascurabile.
Ad esempio, in un esperimento di laboratorio con dei guppy [4], se l’intensità dei Gyrodactylus turnbulli era di circa 3, i pesci stavano bene; se raggiungeva 16, si aveva mortalità.

Gestione dei dati

Molti studi hanno raggruppato insieme Gyrodactylus e Dactylogyrus sotto un unico gruppo, mentre altri studi li hanno trattati separatamente. Per evitare potenziali inaccuratezze, ho registrato la diffusione sotto gli stessi nomi riportati dai ricercatori.
Spiegazione: se avessi sommato semplicemente le percentuali di Gyrodactylus e Dactylogyrus e riportato il totale, avrei assunto erroneamente che nessun pesce aveva sia Gyrodactylus sia Dactylogyrus.

Analogamente, non ho potuto riportare la percentuale esatta di protozoi sporigeni della ricerca australiana (Tabella 7) poiché i ricercatori hanno riportato i risultati per Coccidia (16.7%), Cryptosporidium (1.9%) e Microsporidia (18.5%), che sono tutte sottocategorie di protozoi sporigeni. Perciò sono stata costretta a riportare la diffusione dei protozoi sporigeni come range (18.5-37%).
Spiegazione: se questi tre parassiti fossero sempre stati trovati assieme, sullo stesso pesce, la diffusione dei protozoi sporigeni corrisponderebbe a quella del parassita con la massima diffusione, ovvero i Microsporidia con il 18.5%. Solo se tutti e tre i parassiti fossero stati presenti su pesci separati avrei potuto riportarli come 37% totale (16.7+1.9+18.5=37%). Poiché le infezioni multiple sono comuni, il valore esatto non è determinabile dai dati a disposizione.

Complessivamente, ho tentato di presentare i dati estratti dalle 11 ricerche nella maniera più accurata possibile.

Indagini sui pesci di cattura

La Tabella 3 ci dà un’idea dei cambiamenti nella diffusione dei parassiti passando dalla cattura al commercio acquariofilo.

Tabella 3. Ricerche in Brasile. Le percentuali rappresentano la diffusione dei parassiti nelle branchie. (- = non riportato)
Parassita Rio Negro [5] Manaus [6] Brasile S. [7]
Metazoi 37% 32% 15%
Ictio 21% 5.5% 3.7%
Trichodinella 4% 2.7% 4.7%
Nematoda 0.4% 21% 2.6%
Piscinoodinium 1.3% 2.3% 6.9%
Trematoda 4.6% 15%
Lernaea 2.1%
Tetrahymena 0.9%
Cestoda 2.6%
Chilodonella 0.5%
Sanguisughe 0.4%
Myxobolus 0.4%

 

Per la ricerca “Rio Negro” nella prima colonna, i ricercatori brasiliani [5] hanno esaminato 223 pesci selvatici da un grande punto di pesca nel Rio Negro.
Lo scopo dello studio è quello di ottenere una visione del “prima”.
Spiegazione: i pesci catturati per essere esportati sono spesso tenuti per 7-10 giorni nelle vasche e sulle barche in condizioni molto stressanti. Forse i parassiti aumentano in questo periodo?

Dei 223 pesci esaminati (rappresentanti le 8 specie presenti in Tabella 4), il 64% aveva uno o più specie parassite. La tabella mostra la diffusione dei vari parassiti in questi pesci. I metazoi, presenti nel 37% dei pesci, erano i più comuni, seguiti dall’ictio, al 21%.

Tabella 4. Parassiti nei pesci amazzonici. Le percentuali rappresentano la diffusione dei parassiti solamente nelle branchie.
Studio Pesce Numero pesci Metazoi Ictio Trichodinella
Rio Negro Scalare 13 92% 23% 0
Bodό 27 30% 0 0
Cardinale 27 7.4% 0 0
Pesce accetta ali nere 26 65% 54% 7.9%
Pesce accetta 28 7.1% 64% 14%
Pesce matita 31 48% 6.4% 9.7%
Nannostomus 38 47% 7.9% 0
Hyphessobrycon 33 21% 21% 0
Manaus Apistogramma 33 3% 0 0
Cardinale 89 43% 7.9% 3.4%
Dianema 30 40% 6.7% 0
Otocinclus 32 34% 0 19%
Hyphessobrycon 34 23% 8.8% 0

 

La ricerca “Manaus” [6] – la visione del “dopo” – analizza 218 pesci selvatici provenienti dallo stesso corso d’acqua e studiati ad un centro di smistamento a Manaus. (Le 5 specie analizzate sono mostrate in Tabella 4).
Durante il tempo di attesa, che può durare anche un anno, i gestori hanno effettuato trattamenti di profilassi con formaldeide, tetracicline e ivermectina (NdT: rispettivamente, battericida, antibiotico e antielmintico). La qualità dell’acqua è stata attentamente monitorata e giudicata adeguata.
I parassiti sono stati trovati nel 61% dei pesci. Tuttavia i ricercatori non hanno trovato sostanziali differenze (p < 0.05) fra le condizioni di salute dei pesci infestati rispetto a quelli non in festati.

Gli studi “Rio Negro” e “Manaus” sono stati condotti dallo stesso gruppo di ricercatori, su pesci selvatici. Entrambi gli studi mostrano una diffusione dei parassiti nel 60% circa dei pesci, con i Metazoi come parassiti dominanti. Da notare è che i ricercatori hanno ricercato solo i Metazoi nelle branchie, dunque ignorando i Trematodi della pelle e probabilmente sottostimando la presenza di Metazoi.
I pesci del Rio Negro hanno più presenza di Ictio dei pesci di Manaus (21% contro 5.5%) ma meno nematodi (0.4% contro 21%).
Ciò detto, i ricercatori hanno concluso che il parassitismo complessivo non è molto differente fra i due gruppi di pesci analizzati.

La terza colonna (“Brasile S.”) della Tabella 3 rappresenta un’indagine brasiliana non correlata alle altre due [7].
Piazza (2006) ha esaminato 189 pesci da un centro di smistamento nel Brasile meridionale. I pesci comprendevano: 88 Platy, 27 Portaspada, 20 Molly, 20 Pesci del paradiso etc. Questi commercianti di pesci apparentemente impiegavano scarse misure profilattiche per limitare il parassitismo, cosa che può spiegare l’alta prevalenza di Trematoda (15%).
Complessivamente, il 34% dei 189 pesci aveva almeno un parassita. La diffusione dei parassiti passava dallo 0% nei Pesci del paradiso fino al 67% dei Pesci Rossi. I nematodi, identificati come Camallanus maculatus, sono stati trovati solo nei Molly e nei Platy.

I Platy erano infestati da tutte e 9 le specie parassite ricercate. Per questi pesci, l’infezione da Trematoda era la più grave. Larve di Trematoda erano presenti nel 22% dei Platy con un’alta intensità media, pari a 335 (il range era 1-1070).
I ricercatori hanno quindi raccomandato delle misure che i gestori dell’impianto potevano usare per ridurre la mortalità dei pesci.

La Tabella 4 compara i dati sui parassiti più diffusi – Metazoi, Ictio, Trichodinella – nelle specie dal Rio Negro [5] e a Manaus [6].
I cardinale di cattura, dal Rio Negro, presentano un significativo numero basso di parassiti rispetto a quello nel centro di smistamento di Manaus. Al contrario, per gli Hypessobrycon, non c’è differenza significativa.
I risultati “Manaus” mostrano che gli Apistogramma portano un “fardello” di parassiti molto più leggero rispetto alle altre specie.

Indagini sui pesci d’allevamento

I risultati delle due ricerche riportati nella Tabella 5 riguardano pesci d’allevamento. I ricercatori hanno diviso il grande gruppo di parassiti Metazoi in Gyrodactylus e Dactylogyrus.

I ricercatori dello Sri Lanka [8] hanno testato 1520 pesci rappresentanti 13 specie differenti da 26 allevamenti per esportazione dello Sri Lanka.
I parassiti erano presenti in 23 degli allevamenti e nel 45% dei pesci.
Gli allevamenti infetti hanno mostrato una variazione significativa (p<0.01) nella diffusione dei vari parassiti.
La tabella mostra i risultati per i Guppy (590), i Pesci Rossi (153), i Betta (84) e i Barbi (95).

Tabella 5. Indagini sugli allevamenti asiatici di pesci. Dati dallo Sri Lanka [8]. Le percentuali rappresentano la diffusione dei parassiti.
Parassita Guppy Pesce Rosso Betta Barbo
Dactylogyrus 15% 31% 18% 12%
Gyrodactylus 11% 23% 4.8% 7.4%
Trichodinella 7.1% 4.6% 7.1% 13%
Ichthyophthirius 0 0 7.1% 7.4%
Tetrahymena 8.5% 2% 0 1.1%
Nematoda 0.7% 0 0 0
Piscinoodinium 0 5.9% 4.8% 0
Lernaea 0 4.6% 0 0
Centrocestus/Ascocotyle/Cryptocotyle 0 7.8% 0 0
Ergasilus 2.4% 1.3% 0 0
Copepoda 0 2.6% 0 0
Ichthyiobodo 2.2% 0 0 3.2%

 

I ricercatori hanno affermato che i Metazoi, trovati in tutti gli allevamenti infestati, “erano i parassiti più comuni presenti nei pesci ornamentali pronti per l’esportazione dallo Sri Lanka”.
Hanno attribuito questo alla grande capacità di riproduzione dei Metazoi, al breve ciclo vitale e alla non necessità di un ospite intermedio per la loro diffusione.
Almeno 9 specie di Metazoi sono state identificate. Entrambi i Dactylogyrus e i Gyrodactylus sono stati trovati in 11 delle 12 specie esaminate. I Guppy erano infestati da Dactylogyrus cf. vastator e Gyrodactylus turnbulli.

I Nematoda, identificati come Capillaria, avevano la più bassa presenza fra tutti i parassiti e sono stati trovati solo nei Guppy e negli Scalare.
I ricercatori hanno notato una maggiore prevalenza, significativa (p<0.01), di Tetrahymena nei Guppy (8.5%), a differenza degli altri pesci. Hanno ipotizzato che questo sia risultato dell’allevamento dei Guppy, che mira alla forma delle pinne e ai colori e non alla resistenza ai patogeni. [Tetrahymena è considerato un patogeno opportunista].

I 26 allevamenti partecipanti a questa indagine avevano regolare licenza dal Governo dello Sri Lanka per l’esportazione dei pesci. All’epoca, i loro pesci rappresentavano oltre il 95% delle esportazioni di pesci ornamentali. I gestori degli allevamenti impiegavano una varietà di misure di controllo delle malattie.
Gli addetti controllavano i pesci malati, trattavano i pesci con regolari trattamenti antiparassitari (es: sali, formaldeide, acriflavine, blu di metilene e verde malachite), tenevano lontani uccelli e lumache dai laghetti e pulivano i laghetti dopo ogni ciclo produttivo. Per prevenire contaminazioni incrociate, la maggior parte dei laghetti aveva una fonte d’acqua indipendente.

In una ricerca indipendente dalla precedente, dei ricercatori iraniani [9] hanno esaminato 400 pesci di 5 specie (Pesce Rosso, Guppy, Scalare, Discus e Poecilia latipinna), di aspetto apparentemente in salute, presi da 5 allevamenti differenti nell’Iran settentrionale. La tabella mostra i risultati. I nematodi da Scalare, Guppy e Molly sono stati identificati come Capillaria sp.

Tabella 5. Indagini sugli allevamenti asiatici di pesci. Dati dall’Iran [9]. Le percentuali rappresentano la diffusione dei parassiti.
Parassita Guppy Pesce Rosso Scalare Discus Molly
Dactylogyrus 18% 29% 35% 7.5% 16%
Gyrodactylus 21% 73% 5% 14% 29%
Trichodinella 15% 20% 25% 6.3% 13%
Ichthyophthirius 6.3% 88% 15% 10% 13%
Nematoda 2.5% 0 23% 0 1.3%
Lernaea 1.3% 30% 0 0 5%

 

Sebbene il 95% dei 400 pesci avesse almeno un parassita, la gravità media delle infestazioni era bassa. Ad esempio, nonostante l’alta (73%) diffusione dei Gyrodactylus nei Pesci Rossi, il numero di parassiti in un dato pesce stava tra 1 e 8; nei Guppy, tra 1 e 2.
I ricercatori, tuttavia, avvertivano che, nonostante la bassa gravità e la buona salute dei pesci in questi allevamenti, qualora le condizioni fossero deteriorate, i parassiti presenti avrebbero potuto creare problemi.
Quant’è vero!

Risultati non in riportati in tabelle

Dei ricercatori coreani [10] hanno studiato 351 pesci da 8 allevamenti diversi della Corea del Sud per determinare le cause di recenti morie di pesci.
I gestori degli allevamenti ritenevano che i pesci importati dal sud-est asiatico – solitamente senza quarantena – fossero responsabili, dunque i pesci studiati sono stati analizzati appena dopo l’importazione. L’indagine ha riguardato 15 specie di pesci d’acquario. Pesci ovovivipari e Guppy sono stati predominanti (226), nessun Pesce Rosso è stato esaminato.

I ricercatori hanno trovato parassiti in 7 delle 15 specie. Solo 2 dei 51 Ciclidi (6 specie) avevano parassiti. Sorprendentemente, solo 3 pesci su 351 (due Oscar e un Platy) avevano parassiti Metazoi.
I pesci più colpiti erano:

  1. Guppy infestati da Tetrahymena (7.2%) e/o nematodi (Camallanus cotti presenti nel 14% dei pesci)
  2. Barbi di Sumatra infestati sia da Ictio (100%) e Trichodinella (100%).

Ictio e Trichodinella hanno causato gravi morie di Barbi di Sumatra in un allevamento. Gli allevatori consideravano questi due parassiti fra i più preoccupanti patogeni in Corea.

In una ricerca separata, dei ricercatori della Turchia [11] hanno esaminato due allevamenti di pesci ornamentali, ogni mese per 4 anni, per un totale di 759 pesci.
Dei 6 gruppi di pesci esaminati, Pesce Rosso, Guppy e Molly avevano la più alta presenza di parassiti  – 63, 58 e 50%, rispettivamente.
Discus e altri Ciclidi e Platy, la più bassa con 32, 24 e 20%, rispettivamente.

I Metazoi (12.5%) erano rappresentati solamente da Gyrodactylus bullatarudis che infestava i Guppy (11%) e Dactylogyrus extensus che colpiva i Pesci Rossi (1.5%).
I Pesci Rossi erano colpiti anche da altri parassiti e solo loro erano portatori di copepodi Lernaea cyprinacea e Argulus foliaceus.
Al contrario, i Discus erano infestati solo da nematodi – Capillaria sp. (1.5%) e Trichodinella (circa 30%).

La Tabella 6 mostra i risultati di una ricerca australiana [12], che ha campionato spedizioni di pesci importati, appena dopo la quarantena di 1-3 settimane, obbligatoria in Australia.
Ogni spedizione – da 4 compagnie di esporatazione del sud-est asiatico – comprendeva migliaia di pesci. Le 37 spedizioni consistevano di 6-8 lotti ciascuna, ognuna con Guppy, Neon, Cardinale, Mangia-alghe cinese (CAE) o Platy. Circa 9-10 pesci da ogni lotto sono stati esaminati alla ricerca di parassiti, per un totale di 361 pesci.

I ricercatori hanno trovato parassiti in 27 delle 37 spedizioni. La tabella mostra quanti lotti di ogni specie di pesci era infestata da ogni tipo di parassita. I ricercatori hanno espresso la diffusione dei parassiti come una media dei lotti spediti infetti. Ad esempio, 3 lotti su 8 di Guppy contenevano pesci infestati da nematodi. Mentre la diffusione di nematodi all’interno di ognuno dei 3 lotti variava, probabilmente, la media era del 48%. Ovvero, circa più o meno dei circa 30 pesci di quei 3 lotti infetti (circa 10 pesci analizzati per 3 lotti = 30 pesci) erano infestati da nematodi.

Tabella 6. Indagine australiana sui pesci importati [12]. Le percentuali indicano la presenza media di parassiti nei lotti infetti.
Parassita Pesce Lotti infetti/totali Diffusione
Tetrahymena Guppy 2/8 65%
Parassiti Metazoi Guppy 1/8 33%
Platy 1/7 70%
Centrocestus,
Ascocotyle, Cryptocotyle
Guppy 1/8 45%
Platy 1/7 100%
Bothriocephalus Guppy 1/8 36%
Platy 1/7 10%
Camallanus, Capillaria Guppy 3/8 48%
Cardinale 7/8 51%
Hexamita, Spironucleus Neon 8/8 76%
Cardinale 1/8 100%
Chilodonella Neon 1/8 100%
Cryptobia CAE 6/6 66%
Myxobolus CAE 4/6 22%

 

I ricercatori hanno identificato i nematodi nei Guppy come Camallanus cotti; nei Cardinale, invece, la larva non è stata specificata.
I Metazoi in Guppy e Platy sono stati identificati come Urocleidoides reticulatus.
Gli 8 lotti di Neon, tutti infestati da Hexamita, provenivano da 4 compagnie di esportazione con base a Singapore (2), Hong Kong e Indonesia. I ricercatori hanno ipotizzato che i Neon provenissero da una fonte comune e che non fossero stati trattati contro i parassiti prima dell’esportazione.

Indagini sui pesci malati

L’indagine svedese sulla salute dei pesci [13], i cui risultati sono riportati in Tabella 7, sono stati i primi a riguardare esclusivamente pesci in vendita in negozi al minuto.
I ricercatori hanno raccolto 30 pesci di aspetto malaticcio da ciascuno dei 24 negozi scelti casualmente – 12 negozi di animali e 12 negozi di acquaristica, per un totale di 720 pesci.
Dove possibile, hanno preso un pesce per ogni acquario. Hanno selezionato una grande varietà di pesci – ovovivipari, Pesci Rossi, Koi, Gourami, Betta, Ciclidi, Pesci Gatto, Tetra etc.

Questa indagine ha ricercato nei pesci malattie virali e batteriche, non solo parassiti. I ricercatori hanno trovato poche tracce del virus dell’Herpes delle Koi tra i 720 pesci analizzati con test genetici.
Dei 720 pesci raccolti, i ricercatori hanno scelto 24 pesci per rappresentare ognuno dei seguenti gruppi: ovovivipari, Ciprinidi, Labirintidi, Ciclidi e vari (Tetra, Corydoras, Pesci Arcobaleno…).
Questi 120 pesci (5×4=120), esaminati più a fondo, rappresentano la colonna “MIX” nella Tabella 7 (i Neon non erano fra i pesci del MIX).

Tabella 7. Pesci malati nei negozi. Le percentuali rappresentano la diffusione del parassita.
Parassita Svezia MIX [13] Svezia Neon [13] Australia MIX [14]
Metazoi 64% 0 19%
Cryptobia 13% 61%
Protozoi sporigeni 0.8% 39% 19-37%
Ichthyophthirius 5% 5.6% 2.8%
Hexamita 7.5% 28%
Ichthyobodo 5% 0 13%
Trichodinella 4.2% 0 0.9%
Camallanus, Capillaria 11% 0
Piscinoodinium 2.5% 0 4.6%
Myxobolus 3.3% 0 15%
Chilodonella 4.2% 0 2.8%
Centrocestus, Ascocotyle, Cryptocotyle 5.8% 0
Tetrahymena 1.7% 0
Bothriocephalus 0.8% 0
Protopalina 0.8% 0
Epistylus, Apiosoma, Riboscyphidia 0.8% 0

 

La Micobatteriosi (Tubercolosi dei pesci) era la malattia batterica più diffusa: è stata trovata nel 23% dei 120 pesci e nel 22% dei 23 Neon esaminati a parte. I ricercatori hanno osservato che in alcuni acquari con pesci malati erano presenti alti livelli di nitriti, ammonio e rame.

I Metazoi, con il 64% di diffusione nei 120 pesci, hanno dominato tutti i patogeni virali/batterici e i parassiti. Dei pesci infestati da Metazoi, 45 pesci (38%) avevano Dactylogyrus e 32 pesci (27%) avevano Gyrodactylus.
I Neon, mostrati in tabella, sono stati analizzati separatamente dagli altri 120 pesci. I parassiti su di loro trovati differiscono parecchio da quelli trovati su altri pesci. Non avevano, infatti, Metazoi, ma grandi numeri di Cryptobia, Hexamita e protozoi sporigeni. I protozoi sporigeni sono stati identificati come Pleistophora hyphessobryconis, i parassiti responsabili della “malattia dei neon”.

Il “Mix” australiano in Tabella 7 consiste di 108 pesci malati da 24 negozi di animali dell’Australia, analizzati alla ricerca di virus, batteri e parassiti [14].
I ricercatori hanno selezionato pesci che non mangiavano, che rimanevano adagiati sul fondo, avevano un brutto aspetto, pelle rovinata, colori smorti e lesioni, ospitati in acquari sotto trattamento e/o con compagni di vasca morti.
I pesci comprendevano 62 Pesci Rossi, 11 ovovivipari, 15 Gourami nani, 4 Neon etc.
I ricercatori hanno trovato che i parassiti costituivano il problema principale; la diffusione di virus, batteri e parassiti nei 108 pesci era pari al 5.6, 15 e 61%, rispettivamente.
La Micobatteriosi, col 7.4%, era la malattia batterica più comune.
Infezioni multiple erano comuni, con il 27% dei pesci portatori di due patogeni e il 18% con 3-5 patogeni.

L’indagine si è concentrata sull’esame istologico dei tessuti interni, anziché sull’osservazione di pelle, pinne o branchie. Pertanto, può avere sottostimato la presenza di Metazoi. Questi parassiti sono debolmente attaccati e possono “cadere” dal pesce durante gli spostamenti prima dell’esame. Tant’è che i ricercatori stessi hanno evidenziato questo potenziale problema, per spiegare l’assenza di patogeni su pesci che avevano le branchie gravemente infiammate.

I ricercatori pakistani [15] hanno analizzato 178 pesci malati, raccolti da negozi di animali di Lahore, Pakistan.
Diversamente dallo studio australiano [14], questo studio si è concentrato sui parassiti esterni su pelle, pinne e branchie. All’atto pratico, i ricercatori hanno contato numero e tipo di parassiti presenti sui pesci infetti.

I pesci analizzati erano 60 Pesci Rossi, 40 Guppy, 25 Molly, 30 Platy e 23 Portaspada, importati originariamente dal sud-est asiatico.
La presenza di parassiti era del 69% dei 178 pesci analizzati.
La tabella mostra i parassiti per ogni tipo di pesce, in termini di diffusione e intensità media.

Tabella 8. Indagine pakistana [15] sui pesci malati nei negozi di animali. Le percentuali rappresentano la diffusione del parassita, seguite dall’intensità media (fra parentesi), ovvero il numero medio di parassiti trovato nei pesci infetti.
Parassita Pesce rosso Guppy Molly Platy Portaspada
Tutti 75%
(31)
75%
(16)
52%
(25)
67%
(22)
65%
(17)
Dactylogyrus 70%
(14)
43%
(11)
20%
(18)
40%
(10)
35%
(7)
Gyrodactylus 33%
(11)
38%
(8)
40%
(10)
50%
(5)
43%
(7)
Trichodinella 75%
(10)
25%
(4)
36%
(1)
33%
(4)
22%
(4)
Centrocestus, Ascocotyle, Cryptocotyle  0 38%
(8)
28%
(17)
30%
(22)
43%
(9)
Ichthyophthirius 25%
(4)
0 0 0 0
Chilodonella  0 7.5%
(2)
0 0 0
Lernaea 1.7%
(2)
 0 0  0 0
Argulus 42%
(3)
 0 0 0 0
Epistylus, Apiosoma, Riboscyphidia  0 0 0 17%
(4)
0
Piscinoodinium  0 0 0  0 13%
(5)
Tetrahymena  0 0 0  0 8.7%
(3)

 

Ad esempio, nella riga “Tutti”, 45 (ovvero il 75%) dei 40 Pesci Rossi aveva parassiti e il numero medio di parassiti dei 45 pesci infestati era di 31. Il 75% di diffusione di Trichodinella indica che tutti i Pesci Rossi ne erano infetti. Dactylogyrus, con una diffusione del 70%, era molto vicino alla Trichodinella, per diffusione.

Complessivamente, i parassiti Metazoi dominavano, seguiti da Trichodinella e Trematoda. La specie di Gyrodactylus nei quattro ovovivipari era G. turnbulli; quella nei Pesci rossi non è stata identificata. I Dactylogyrus trovati in tutti e 5 i gruppi erano Dactylogyrus extensus.
I Trematoda sono stati identificati della specie Cryptocotyle, che causa la “malattia del punto nero” nei pesci.

L’intensità media descrive meglio la gravità delle infezioni parassitarie. I 60 Pesci Rossi (peso medio di 15 grammi, lunghezza media 10 cm) erano molto più grandi dei 25 Molly (2.8 grammi e 42 cm). La tabella mostra che il numero medio di Dactylogyrus nei Pesci Rossi infetti era 14, per i Molly era 18. Si potrebbe pensare che i Molly, essendo più piccoli, probabilmente pativano di più a causa di D. extensus, rispetto ai Pesci Rossi.

Discussione

Le 11 ricerche combinate, a mio avviso, rappresentano un miglior specchio del panorama delle malattie, rispetto ad una singola indagine basata su pesci portati da un veterinario per la diagnosi.
Ad esempio, la classifica per diffusione di un veterinario (Tabella 2) indica Epistylus, Chilodonella e i parassiti Metazoi come “molto comuni”. Tuttavia, le ricerche mostrate in questo articolo rivelano una fortissima diffusione dei Metazoi e quasi nessuna presenza degli altri parassiti.

Due indagini [13, 14] mostrano che i parassiti sono molto più diffusi delle infezioni batteriche e che, tra i parassiti, i Metazoi sono i parassiti più comuni – e di buona misura – nei nostri pesci d’acquario.
L’unica eccezione riguarda i Neon, che portano un carico diverso di parassiti (Tabella 7).

I parassiti non sono assolutametne limitati ai pesci d’allevamento. I risultati dallo studio del Rio Negro [5] mostrano una grande diffusione di parassiti nei pesci selvatici.
Non è sorprendente che molte indagini su pesci selvatici o pescati per divertimento, negli Stati Uniti, forniscano una lunga lista di parassiti rinvenuti [16, 17]. Poiché i parassiti sono parte del mondo naturale, è lecito aspettarsi che siano presenti sui pesci selvatici.
Lungo il corso dell’evoluzione, i parassiti hanno “imparato” a nutrirsi dalle popolazioni di pesci nel lungo periodo, senza distruggere la loro fonte di cibo. Normalmente, i sistemi immunitari dei pesci evitano che i parassiti riescano a riprodursi fino a raggiungere numeri che possono causare malattie. Tuttavia, quando i pesci sono stressati dalla cattura, dagli spostamenti e dal sovraffollamento delle vasche, i pochi parassiti presenti possono moltiplicarsi e causare problemi.

I Pesci Rossi sembrano i più colpiti, fra i pesci (Tabelle 5 e 8).

Gli effetti dei parassitismi saranno sempre peggiori dove c’è un continuo arrivo di nuovi pesci, come ad esempio nei negozi al minuto o negli acquari dove vengono aggiunti pesci in continuazione.
I pesci negli acquari stabili sviluppano difese immunitarie, ma i pesci appena introdotti spesso sono immunologicamente “naïve”
I nuovi pesci spingono alla riproduzione le popolazioni dei parassiti e, pertanto, minacciano l’intero acquario.

Gli studi suggeriscono che gli sforzi richiesti per eradicare i parassiti dagli allevamenti siano notevoli. Gli allevamenti dello Sri Lanka, attentamente regolati dal Governo, fissano, probabilmente, un buono standard. I parassiti non sono stati trovati in 3 dei 26 allevamenti indagati.

Tenere pesci “da neofiti” e famosi, come Platy, Guppy, Betta o Scalare è diventato sempre più difficile nel tempo. Nel passato, i negozianti spesso vendevano pesci riprodotti da loro stessi e/o da appassionati del posto. Ora, moltissimi pesci, anche comuni, sono importati da allevamenti in tutto il mondo. La globalizzazione promuove la diffusione di nuovi parassiti e, oltre a questo, i pesci sono stressati dai viaggi e dagli spostamenti.

Il risultato è che pesci economicissimi e “da neofiti”, presi nei negozi di animali o di acquariologia, non sempre sono i pesci più facili da tenere. Acquistare pesci direttamente dagli allevatori, come nelle aste delle società di acquari, può essere un buon primo passo.
Tuttavia i parassiti sono così diffusi nei pesci – siano questi selvatici o allevati – che bisognerebbe considerare i parassiti quasi scontati.

Le informazioni da queste 11 indagini hanno aumentato la mia consapevolezza nel tenere pesci in salute.
Sembra che i parassiti, specialmente i Metazoi, siano la causa più comune di malattia in acquario. Spero che queste informazioni siano di aiuto per gli altri acquariofili.

Riferimenti

1. Noga EJ. 2000. Fish Disease: Diagnosis and Treatment. Iowa State University Press, 367 pp.
2. Johnson, Erik. 2018a. http://koivet.com/index.php/2018/01/19/how-to-use-salt-in-fish-tanks-and-ponds/
3. Photo from: https://fishtanx.wordpress.com/2011/11/26/make-your-betta-happy/
4. Johnson MB et al. 2011. Parasite transmission in social interacting hosts: Monogenean epidemics in guppies. PloS One 6: e22634 (6 pages).
5. Tavares-Dias M et al. 2010. Parasitic fauna of eight species of ornamental freshwater fish species from the middle Negro River in the Brazilian Amazon Region. Rev. Bras. Parasitol. Vet. 19: 103-107.
6. Tavares-Dias M et al. 2009. Metazoan and protozoan parasites of freshwater ornamental fish from Brazil. In: Tavares-Dias M (org.). Manejo e Sanidade de Peixes em Cultivo. Embrapa Amapá, Macapá, pp 469–494.
7. Piazza RS et al. 2006. Parasitic diseases of freshwater ornamental fishes commercialized in Florianopolis, Santa Catarina, Brazil. B. Inst. Pesca, Sao Paulo 32: 51-56.
8. Thilakaratne IDSIP et al. 2003. Parasitic infections in freshwater ornamental fish in Sri Lanka. Dis. Aquat. Organisms 54: 157-162.
9. Adel M et al. 2015. Survey of parasitic fauna of different ornamental freshwater fish species in Iran. Veterinary Research Forum 6: 75-78.
10. Kim J-H et al. 2002. Parasitic infections in live freshwater tropical fishes imported to Korea. Dis. Aquat. Organisms 52: 169-73.
11. Koyuncu CE. 2009. Parasites of ornamental fish in Turkey. Bull. Eur. Ass. Fish Pathol. 29: 25-27.
12. Evans BE and RJG Lester. 2001. Parasites of ornamental fish imported into Australia. Bull. Eur. Ass. Fish Pathol. 21: 51-55.
13. Hongslo T and E Jansson. 2009. Health survey of aquarium fish in Swedish pet-shops. Bull. Eur. Ass. Fish Pathol. 29: 163-174.
14. Wickins SC et al. 2011. Histopathological survey of lesions and infections affecting sick ornamental fish in pet shops in New South Wales, Australia. Dis. Aquat. Organisms 94: 143-152.
15. Iqbal Z and F Haroon. 2014. Parasitic infections of some freshwater ornamental fishes imported in Pakistan. Pakistan J. Zool. 46: 651-656.
16. Bangham RV. 1941. Parasites from fish of Buckeye Lake, Ohio. Ohio J Sci 41: 44-448.
17. Becker DA and WC Houghton. 1969. A survey of the helminth parasites of selected game fishes of Lake Fort Smith, Arkansas. J Arkansas Acad Sci 23: 110-17.

Diana Walstad è autrice di Ecology of the Planted Aquarium (2013).
Per maggiori informazioni sui suoi libri, visitare: dianawalstad.com

Crediti

Immagine di copertina: By Maxikoi at Dutch Wikipedia, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4624781

 

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