Claudio Marullo, Autore presso Acquario.top La Scienza in Acquario. Fri, 18 Jan 2019 16:58:13 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 Serrapinnus kriegi https://acquario.top/serrapinnus-kriegi/ https://acquario.top/serrapinnus-kriegi/#respond Mon, 14 Jan 2019 20:07:51 +0000 https://acquario.top/?p=3503 Scheda su Serrapinnus kriegi, caracide sudamericano, con descrizione, esperienza di allevamento e indicazioni sull'allestimento.

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Serrapinnus kriegi, conosciuto anche come tetra dai tre punti, è un caracide sudamericano, classificato da Schindler nel 1937.

Il nome del genere deriva dall’unione delle parole latine serra+pinna e significa “sega pinne“, in riferimento alla sua brutta abitudine di mordere le pinne degli altri pesci.
Il nome della specie – kriegi – è stato dato in onore dello zoologo tedesco Hans Krieg, che abbiamo identificato dopo una lunga ricerca.

Questa specie è stata soggetta svariate volte a cambi di genere, per cui è possibile trovarla classificata anche come Nanocheirodon, Compsura, Odontostilbe e Cheirodon.

Habitat di Serrapinnus kriegi

Serrapinnus kriegi è diffuso nel bacino del Río de la Plata, in particolare nei fiumi Paraguay, Paraná e Uruguay, di cui abitano le zone paludose ricche di vegetazione con acqua relativamente bassa, non frequentando molto i corsi principali.

Mappa Rio De La Plata
Mappa del bacino del Río de la Plata.

Il fiume Paraguay nasce in Brasile e attraversa la Bolivia e l’Argentina. Molti dei suoi habitat sono paludosi e spariscono durante i periodi di secca, altri invece sono permanenti, nonostante le secche.
È un habitat ricco di una grandissima varietà di piante acquatiche di ogni tipo, con fondo sabbioso, rami e rocce sommerse. La maggior parte di queste zone ospita un gran numero di specie ittiche, in particolare caracidi.

Il fiume Paraná attraversa Brasile, Paraguay e Argentina e riceve gran parte delle sue acque dal fiume Paraguay e, come quest’ultimo, è soggetto a periodi di secca annuali, oltre a possedere una vasta biodiversità ittica.
Le sue acque sono ricche di sedimenti sia sul fondo sia in sospensione.

Il fiume Uruguay attraversa Brasile, Argentina e, ovviamente, l’Uruguay. Uno dei suoi principali affluenti è il Rio Negro.
Anche questo fiume è caratterizzato da zone formate da paludi di acqua poco profonda.

In questi habitat appena citati, inoltre, variano i parametri di temperatura, andando dai 17 °C fino ai 27 °C, anche in base alla zona particolare e al periodo dell’anno.

Aspetto di Serrapinnus kriegi

Serrapinnus kriegi ha un corpo dalla forma sottile.

Serrapinnus kriegi

Tutte le sue pinne (pettorali, pelviche, dorsale, adiposa e anale) sono trasparenti e di piccole dimensioni.
La coda, anch’essa trasparente, è leggermente biforcuta. Sul peduncolo caudale si trova una macchia nera con due macchie bianche attaccate ad essa (una per ogni parte della coda).
I suoi occhi sono quasi del tutto neri, mentre il corpo ha un colore grigio-biancastro, con un riflesso verde smeraldo lungo la linea laterale.

Raggiunge una taglia di circa 3 centimetri di lunghezza.

Spesso in commercio viene confuso con Hyphessobrycon elachys. È tuttavia facile fare la distinzione, osservando la lunghezza nettamente diversa delle pinne pelviche oltre che a una diversa “profondità” del corpo.

Dimorfismo sessuale

Il dimorfismo sessuale è molto semplice da osservare, sopratutto in esemplari adulti, dato che i maschi sono visibilmente più sottili delle femmine che, di contro, hanno un aspetto più robusto.

Comportamento di Serrapinnus kriegi

È una specie molto vivace e sociale, con un forte istinto del gruppo e andrebbe allevata in gruppi anche se non numerosi. I maschi tra loro possono avere delle piccole dispute di tanto in tanto ma senza causarsi ferite.

Nonostante si facciano sempre vedere a nuotare attivamente in giro per la vasca, può succedere che si nascondano tra la vegetazione.
I membri del gruppo si dividono raramente e, se lo fanno, sempre per pochissimo tempo.

Serrapinnus kriegi
Gruppo di giovanili di Serrapinnus kriegi.

Per quanto riguarda i rapporti con le altre specie, tocchiamo un tasto particolare.
In linea di massima non si interessano affatto di chi li circonda, a meno che non si tratti di specie aggressive o troppo invadenti. Tuttavia, come già visto in precedenza, questa specie ha l’abitudine di mordere le pinne degli altri pesci, soprattutto dei pesci più grandi e con pinne vistose.
Nel mio caso prendono di mira gli Hyphessobrycon columbianus, che sono di medie dimensioni e hanno le pinne rosso acceso.

Le loro dimensioni ridotte, tuttavia, non li rendono capaci di provocare danni consistenti, oltre al fatto che questo comportamento avviene di rado e non rappresenta un pericolo per i compagni di vasca.
Non è chiaro se questa abitudine sia un vizio o una tecnica alimentare alternativa, dato che non ho avuto modo di verificare se mordano le pinne per nutrirsene o semplicemente per la (cattiva) abitudine di farlo.

Riproduzione di Serrapinnus kriegi

Questa specie è molto rara in acquariofilia e spesso viene presa da gente con l’obiettivo di tentarne la riproduzione. Tuttavia, ancora a oggi, non si è scoperto come ottenerla.

Alimentazione di Serrapinnus kriegi

Questa specie non è per niente schizzinosa e si nutre di una vasca gamma di alimenti secchi e surgelati, purché di dimensioni adeguate.
Inoltre si nutre delle micropartocelle in sospensione che il più delle volte vengono ignorate dal resto dei pesci (microfauna e particelle di origine varia).

Ho notato che i miei esemplari si nutrono anche delle alghette verdi che crescono sulle foglie delle piante o sui vetri.

Allestimento per Serrapinnus kriegi

La vasca per questa specie deve essere costituita da tronchi di varie forme e dimensioni, con zone fittamente piantumate e altre libere per il nuoto dato che, come già detto, è una specie molto attiva.

Il fondo va scelto in base alle specie con le quali lo si vuole abbinare ma la sabbia è la scelta migliore, dato che è presente anche nel suo habitat naturale.

È bene avere una buona filtrazione in vasca ma un movimento dell’acqua abbastanza lento e un’illuminazione di media intensità.

Più è grande la vasca, meglio è, per un gruppetto di circa 10-15, ne basterà una di 80 cm di lato lungo, in quanto è un pesce piuttosto attivo ma che non forma banchi molto consistenti.
Volendo tenere un gruppo più numeroso o abbinare S. kriegi ad altre specie, il consiglio è quello di aumentare un po’ le dimensioni dell’acquario partendo, ad esempio, dal metro di lato lungo.

Valori chimico-fisici

I principali parametri da controllare sono:

  • pH tra 5 e 7
  • durezza temporanea tra gli 0 e i 3 dKH
  • durezza totale tra i 3 e i 6 dGH
  • temperatura compresa fra i 17 e 27 °C

Nonostante negli ambienti naturali in cui vive il pH possa superare il 7 in alcuni periodi dell’anno, rimane una specie amante delle acque acide e, pertanto, si consiglia di allevarla con un pH inferiore al 6.8 circa.

L’habitat di questa specie inoltre è soggetto a vari cambiamenti di temperatura, passando da acqua fredda a calda a seconda del periodo dell’anno, quindi sotto questo punto di vista è una specie molto adattabile.

Coinquilini per Serrapinnus kriegi

Sotto questo aspetto, c’è molta scelta, a patto di evitare specie:

  • troppo grosse rispetto alle sue dimensioni
  • con un’indole aggressiva o territoriale
  • incompatibili per valori
  • con pinne troppo vistose, che potrebbero innescare la brutta abitudine di mordicchiare di S. kriegi, abitudine che comunque non è pericolosa per le altre specie.
Serrapinnus kriegi con caracidi.
Serrapinnus kriegi con caracidi.

In linea di massima lo si può ospitare in comunità con altri caracidi di dimensioni medio-piccole, loricaridi e Corydoras.
La sua adattabilità, in termini di temperatura, lo rende una buona scelta per molti tipi di convivenza.

Reperibilità di Serrapinnus kriegi

Non è una specie comunemente in commercio, tuttavia se si desidera provare un’alternativa a neon, cardinale, petitella e simili, è possibile trovarla abbastanza frequentemente nelle stocklist di importatori (nel mio caso, Zoominimarket) a prezzi comunque molto ragionevoli.


Bibliografia e Crediti

Malabarba, L. R., Jerep, F. C. (1998). Review of the species of the genus Serrapinnus (Telostei: Characidae: Cheirodontinae) from the rio Tocantins-Araguaia basin, with description of three new species. Zootaxa 3847 (1): 057-079

Ferreira, F. S., Duarte, G. S. D. V., Severo-Neto, F., Froehlich, O., & Súarez, Y. R. (2017). Survey of fish species from plateau streams of the Miranda River Basin in the Upper Paraguay River Region, Brazil. Biota Neotropica, 17(3).

Fishbase – Serrapinnus kriegi

Mappa: By Kmusser – Own work, Elevation data from SRTM, drainage basin from GTOPO [1], all other features from Vector Map., CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=11713483

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Mystus leucophasis https://acquario.top/mystus-leucophasis/ https://acquario.top/mystus-leucophasis/#respond Fri, 04 Jan 2019 15:57:54 +0000 https://acquario.top/?p=3352 Mystus leucophasis, conosciuto anche come pescegatto asiatico gigante sottosopra, è un pescegatto asiatico, classificato da Edward Blyth nel 1860. Il nome del genere deriva dalla parola greca mystax che significa baffi, in riferimento ai lunghi baffi che caratterizzano le specie del genere Mystus. Il nome della specie – leucophasis – invece, deriva dalla parola latina […]

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Mystus leucophasis, conosciuto anche come pescegatto asiatico gigante sottosopra, è un pescegatto asiatico, classificato da Edward Blyth nel 1860.

Il nome del genere deriva dalla parola greca mystax che significa baffi, in riferimento ai lunghi baffi che caratterizzano le specie del genere Mystus. Il nome della specie – leucophasis – invece, deriva dalla parola latina leuco (bianco) + la parola greca phasis (apparire, risplendere), e deriva dalle chiazze bianche che spiccano ai fianchi di questa specie, dal corpo completamente nero.

In passato è stato classificato anche come Bagrus leucophasis, Heterobagrus leucophasis e Macrones leucophasis.

Habitat di Mystus leucophasis

Mystus leucophasis è diffuso nel Myanmar (Birmania) dove abita in molti fiumi, in particolare nel fiume Sittaung, uno dei fiumi principali.

Sittaung in Myanmar.
Myanmar (Birmania) con evidenziata l’area del bacino del Sittaung.

Questo fiume è ricco di vegetazione, sia per quanto riguarda le foreste che lo circondano sia per la vegetazione sommersa. Questa parte dell’Asia è soggetta a precipitazioni abbondanti.

Aspetto e dimorfismo sessuale

Il corpo di Mystus leucophasis è piuttosto robusto.

Mystus leucophasis

 

Le pinne pettorali sono allungate e semi-appuntite all’estremità; la pinna dorsale è anch’essa di forma allungata, curva e semi-appuntita all’estremità; la pinna adiposa è piuttosto schiacciata e ampia; le pinne pelviche sono ampie e arrotondate e la pinna anale è piuttosto stretta e spesso si protrae all’indietro.

La coda, molto possente, è di forma ampia e biforcuta, ed è dotata, nella parte superiore, di un filamento carnoso dalla forma quasi arricciata.
I suoi occhi sono molto grandi e sviluppati e servono per vedere più facilmente al buio.
La sua bocca è molto grande ed è circondata da otto baffi, due più piccoli sopra, quattro più piccoli sotto e due ai lati della bocca che sono molto carnosi e estremamente lunghi, arrivando a superare la lunghezza dell’intero corpo, e costituiscono un elemento letteralmente vitale per questa specie (su questo aspetto approfondiremo più avanti).

Il corpo è del tutto nero, soprattutto da giovane, per poi sbiadire sul grigio scuro una volta adulto, fatta eccezione per alcune macchie bianche poste sui fianchi.

Assieme al Synodontis nigriventris, è uno degli unici due pesci conosciuti a trascorrere tutta la sua vita a pancia in su.
Ha ritmi di crescita molto rapidi e raggiunge una lunghezza di circa 30 cm.

Particolarità

Mystus leucophasis, come già detto in precedenza, trascorre tutta la sua vita capovolto e pare non essere in grado di nuotare diversamente.
M. leucophasis deve aver evoluto questo comportamento per le stesse ragioni di Synodontis nigriventris, ossia per sostare più comodamente al di sotto di tronchi o pietre sommerse e per nutrirsi in superficie o sotto il fogliame. Tuttavia M. leucophasis ha affinato questa caratteristica rendendola “irreversibile”, contrariamente a S. nigriventris che, all’occorrenza, è perfettamente in grado di nuotare normalmente (nonostante anche questa specie passi buona parte della vita sottosopra).

Mystus leucophasis

I baffi vengono utilizzati come importante organo di senso e vengono mossi di continuo per percepire ostacoli e cibo. Anche il filamento arricciato posto sulla parte superiore della coda (che, a causa del nuoto inverso viene portato nella parte inferiore) pare avere la stessa funzione sensoriale.

I suoi baffi, nonostante ciò, sono anche la sua condanna. Se, per disgrazia, si rompe anche un solo baffo, questa specie non è più capace di equilibrare i suoi momenti e non è più capace di ricercare il cibo, andando incontro a una morte lenta dovuta alla fame e alle lesioni procurate dai continui sfregamenti contro ciò che lo circonda. Infatti i baffi, essendo molto robusti e di grandi dimensioni, hanno tempi di rimarginazione così lunghi da condurre il pesce a morte certa.
L’esemplare che allevai tempo fa morì esattamente a causa della rottura di un baffo.

È fondamentale quindi non inserire in vasca arredi dotati di zone acuminate o fessure strette in cui questa specie possa disgraziatamente procurarsi problemi di questo tipo.

Dimorfismo sessuale

Il dimorfismo sessuale è piuttosto semplice da osservare, dato che i maschi posseggono una papilla genitale allungata e visibile, posta davanti alla pinna anale e sono più snelli e di lunghezza minore.
Le femmine risultano essere più grandi, con una forma del corpo più grossa e arrotondata.

Comportamento di Mystus leucophasis

È una specie imprevedibile, dal carattere mutevole (soprattutto da esemplare a esemplare), estremamente territoriale e potenzialmente pericolosa per i compagni di vasca di dimensioni relativamente piccole.

Risulta difendere in maniera molto aggressiva la sua tana o comunque la zona in cui sosta, attaccando chiunque invada il suo territorio.

È altamente infastidito dalla luce ed è completamente notturno.
Di giorno è solito stare in un luogo riparato o ombroso.

Mangia i compagni di vasca abbastanza piccoli da entrargli in bocca ed è intollerante nei confronti dei suoi simili a meno che la vasca non sia sufficentemente grande.

Riproduzione di Mystus leucophasis

Non si hanno ancora notizie in merito a riproduzione in cattività. Tuttavia è una specie allevata in massa negli allevamenti a fini commerciali, ma non si hanno dati di riproduzione in vasca privata.

Alimentazione di Mystus leucophasis

Specie per niente schizzinosa, accetta un ampia gamma di cibi: larve di chironomidi, lombrichi, cozze e vongole, gamberi, pesci come latterini e anche cibo in pastiglie proteiche.

Va alimentato preferibilmente a luce spenta e facendo cadere il cibo accanto alla tana.
È molto probabile che in natura si nutra di larve e pesci di piccole dimensioni.

Allestimento per Mystus leucophasis

Il fondo può essere scelto in base alle esigenze degli altri ospiti della vasca, anche se un fondo sabbioso è sicuramente la scelta più adatta. Sono graditi grossi tronchi al di sotto dei quali possa sostare oppure grosse tane in PVC o terracotta da utilizzare come riparo.

Possono essere utilizzate piante, sopratutto galleggianti per schermare la luce, oltre alle classiche epifite.

In linea di massima è utile lasciare molto spazio libero per il nuoto.

Per la vasca, ne serve una dai 120 ai 200 cm di lunghezza, in base a quali compagni di vasca si scelgono (misure maggiori sono preferibili).

Valori chimico-fisici

Specie molto resistente a un ampia gamma di valori. i principali parametri da controllare sono:

  • pH tra 6.5 e 7.5
  • durezza temporanea tra i 3 e gli 8 dKH
  • durezza totale tra i 6 e i 16 dGH
  • temperatura compresa fra i 23 e 27 °C

Non necessita di acqua né particolarmemte acida né particolarmente dura o tenera e si consiglia di allevarlo con un pH di 6.5-7 (tenendo sempre conto delle esigenze dei compagni di vasca).

Coinquilini per Mystus leucophasis

Può essere abbinato a grosse comunità di pesci asiatici di dimensioni medio grosse come alcune specie di Ciprinidi (come Barbonymus schwanenfeldii o Dawkinsia filamentosa) Balantiocheilus, Osphronemus goramy, Chitala chitala ecc.

Vanno assolutamente evitate specie di fondo territoriali.

Mystus leucophasis

Mystus leucophasis e Synodontis nigriventris

In commercio queste due specie possono essere confuse da un occhio inesperto, dato che il nuoto inverso trae in inganno.

Tuttavia ci sono un paio di differenze evidenti tra i due:

  • dimensioni: 30 cm da adulto per M. leucophasis e 10 cm da adulto per S. nigriventris;
  • colore: completamente nero con chiazze bianche sui fianchi per M. leucophasis e marroncino con diverse variegature per S. nigriventris.

Bibliografia e Crediti

Jayaram, K. C., Anuradha S., 2003, A taxonomic revision of the fishes of the genus Mystus Scopoli (Family: Bagridae). Rec. zool. Surv. India, Occ. Paper No. 207: 67-69. (Published by the Director, Zool. Surv. India, Kolkata).

Mystus leucophasis su Seriouslyfish

Mappa [modificata]: Di TUBS – Opera propria. Questa immagine vettoriale include elementi che sono stati presi o adattati da questa: World location map (W3).svg (di TUBS)., CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=15387235

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Gymnallabes typus https://acquario.top/gymnallabes-typus/ https://acquario.top/gymnallabes-typus/#respond Sun, 23 Dec 2018 10:47:29 +0000 https://acquario.top/?p=3254 Gymnallabes typus, conosciuto anche come pescegatto anguilla dalla testa piatta, è un pescegatto africano, classificato da Albert Günther nel 1867 [1]. Il nome del genere deriva dall’unione delle parole greche gymnos+allabes e significa “lampreda nascosta“, in riferimento all’aspetto di questa specie, simile appunto a una lampreda con le sue abitudini riservate. Il nome della specie […]

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Gymnallabes typus, conosciuto anche come pescegatto anguilla dalla testa piatta, è un pescegatto africano, classificato da Albert Günther nel 1867 [1].

Il nome del genere deriva dall’unione delle parole greche gymnos+allabes e significa “lampreda nascosta“, in riferimento all’aspetto di questa specie, simile appunto a una lampreda con le sue abitudini riservate.
Il nome della specie – typus – invece, significa “modello, esempio“, e deriva dal fatto che ai tempi della sua scoperta non c’erano specie simili conosciute.

Habitat di Gymnallabes typus

Gymnallabes typus è diffuso principalmente nell’Africa centro-occidentale, in particolare nel delta del fiume Niger e nei fiumi Cross (Oyono) e Osse.
È stato anche ritrovato del fiume Ouémé, in Benin.

G. typus area
Area indicativa di distribuzione di Gymnallabes typus.

In particolare, il delta del Niger riceve la maggior parte delle sue acque dal fiume omonimo e si estende per circa 20000 km2 durante la stagione delle piogge, mentre si contrae fino a circa 3900 km2 durante la stagione secca.
Il livello di precipitazioni è vario a seconda del periodo dell’anno, tuttavia le precipitazioni in sé non hanno grande impatto sulla portata d’acqua del delta. Il regime delle acque, infatti, dipende dalle portate provenienti dal fiume Niger e dal fiume Bani.

Il fiume Niger si inonda verso ottobre, quando le acque provenienti dal Bani lo raggiungono, anche se buona parte dell’acqua viene persa a causa dell’evaporazione e delle infiltrazioni.
Anche i
l fiume Cross, come il delta del Niger, è caratterizzato da forti piene annuali che danno vita a zone paludose.
Il fiume Ouémé, infine, è piuttosto irregolare ed è soggetto a parecchi periodi di secca.

Questi corsi d’acqua sono in generale caratterizzati dalla quasi assenza di minerali disciolti e da un fondo sabbioso.
La vegetazione è suddivisa in marginale, galleggiante e sommersa, diversificata in base alla zona specifica. Sono spesso presenti molte alghe che riducono notevolmente la limpidezza delle acque.

La specie, quindi, vive in zone con fondi sabbiosi, acque quasi prive di minerali disciolti e carenti di ossigeno (su questo torneremo più avanti, con un comportamento interessante) e nel suo habitat è presente vegetazione galleggiante e ai margini di bacini idrici che utilizza molto probabilmente per nascondersi.

Aspetto e dimorfismo sessuale

Il corpo di Gymnallabes typus è di aspetto anguilliforme, percorso quasi interamente dalla pinna dorsale e dalla pinna anale che si fondono alla coda, di forma arrotondata.
Il colore va dal color sabbia al marrone scuro, a seconda degli esemplari; gli opercoli ai lati della testa sono di colore rosato.
Raggiunge una lunghezza di circa 25 centimetri.

Gymnallabes typus

Le pinne pettorali sono atrofizzate e risultano inutili per i movimenti. Le pinne pelviche sono invece presenti, contrariamente a quanto succede con Channallabes apus, una specie simile, che ne è priva.

I suoi occhi sono di dimensioni molto ridotte e la testa presenta due parti rigonfie lateralmente.
La bocca è larga e relativamente stretta ed è circondata da otto baffi, due piu piccoli sopra, quattro più piccoli sotto e due più lunghi ai lati della bocca.

Il dimorfismo sessuale è difficile da osservare, dato che l’unica differenza pare essere la maggior pienezza dell’addome nelle femmine in età adulta.

Comportamento di Gymnallabes typus

È una specie molto riservata, dalle abitudini notturne.
Durante il giorno G. typus è solito riposare in una tana o comunque un luogo protetto, per essere più attivo durante i pasti.
Risulta indifferente nei confronti degli altri compagni di vasca, conspecifici o di altre specie.

Gymnallabes typus
Gymnallabes typus, ovviamente nascosto.

Come gli altri appartenenti alla famiglia dei Clariidae, Gymnallabes typus respira aria atmosferica ed è solito, di tanto in tanto, fare rapide visite alla superficie per prendere boccate d’aria.
La specie, infatti, si è evoluta per poter respirare ossigeno atmosferico, essendocene poco disciolto in acqua. Le branchie, infatti, sono particolarmente sviluppate e visibili sotto gli opercoli rosati.

Riproduzione di Gymnallabes typus

Si tratta di una specie poco comune e poco studiata, per cui non ci sono attualmente informazioni scientifiche o osservazioni sulla riproduzione in ambiente naturale.

Non si hanno ancora notizie in merito a riproduzione in cattività.

Alimentazione di Gymnallabes typus

Gymnallabes typus si nutre principalmente di invertebrati, quali Chironomidi, lombrichi o larve di insetto [2]. Nella sua dieta non è quindi incluso alcun pesce.

Personalmente, lo alimento con chironomus, lombrichi, camole del miele e della farina e, ogni tanto, pastiglie per il fondo proteiche.

Data l’indole notturna, è preferibile alimentarlo verso la fine del fotoperiodo.

Allestimento per Gymnallabes typus

La vasca per questa specie deve avere obbligatoriamente un fondo sabbioso, dato che è solito ricercare il cibo nel substrato, oltre a essere la tipologia di fondo presente nel suo habitat naturale.

Data l’indole schiva e riservata della specie, sono molto importanti anche rifugi costituiti da tronchi, rocce lisce non calcaree o tane apposite.

Gymnallabes typus
G. typus nascosto sotto a una radice.

Le piante non sono fondamentali e sarebbe meglio optare per piante epifite o galleggianti, così da fornire maggiore spazio sul fondo per i movimenti e mantenere una luce soffusa.
È gradita anche l’acqua ambrata.

Per quanto riguarda le dimensioni della vasca, ne basterà una dai 100 ai 120 centimetri di lato lungo, dato che, nonostante la taglia, sfrutta molto poco lo spazio a disposizione, rimanendo quasi sempre fermo nel suo nascondiglio.

Il mio allestimento per Gymnallabes typus

Ho allestito il mio acquario con un fondo sabbioso e spoglio e arredato con delle radici grosse.
Il mio Gymnallabes typus ha scelto una delle radici come tana, che condivide da sempre con altri due pesci; talvolta l’ho trovato anche in una tana apposita per loricaridi presente nell’acquario.

Gymnallabes typus
Gymnallabes typus nel mio acquario, in una tana per loricaridi.

Per quanto riguarda le piante, ho epifite come Bolbitis, Anubias e Microsorum e, come galleggiante, c’è della Lemna.
Nota: le piante che ho inserito non sono quelle presenti nell’habitat naturale, tuttavia sono facili da trovare e buone scelte per il tipo di allestimento.

Valori chimico-fisici

Si tratta di una specie piuttosto sensibile ai parametri dell’acqua, per cui è particolarmente necessario fornire a Gymnallabes typus le giuste condizioni. È infatti amante di acque tenere e acidule.

I principali parametri da controllare sono:

  • pH tra 5.0 e 6.8
  • durezza temporanea sotto i 3 dKH
  • durezza totale sotto gli 8 dGH
  • temperatura compresa fra 22 e 27 °C

È da evitare, quindi, l’allevamento in acque dure, così come sono da evitare pH inferiori al 5 o superiori al 7.

Personalmente, lo ospito in un acquario con pH 5 e KH 0 dKH, a una temperatura di circa 26 °C.

Coinquilini per Gymnallabes typus

Gymnallabes typus può essere aggiunto a comunità africane di pesci di acqua tenera-acida come Phenacogrammus e altri Alestidi, Ctenopoma acutirostre, Eutropiellus, Synodontis nigriventris, Pantodon. Ovviamente vanno tenute a mente le esigenze dei coinquilini per quanto riguarda allestimento e dimensioni dell’acquario!

È meglio evitare specie di fondo territoriali o rapide del nutrirsi, per assicurare a questa specie il tempo di alimentarsi correttamente.
Allo scopo, come già visto in precedenza, è utile somministrare il cibo per 
Gymnallabes typus nelle ore serali, dopo aver alimentato gli altri pesci.

Gymnallabes typus e Channallabes apus

Da notare che spesso Gymnallabes typus e Channallabes apus vengono confusi in commercio.

Nel mio caso specifico, ho acquistato la specie tramite una stock list di Zoominimarket, che a sua volta si rifornisce da un distributore estero.
Ho acquistato la specie come Channallabes apus ma solo dopo un po’ mi sono accorto che, invece, si trattava di un Gymnallabes typus.

Ci sono due modi per identificare le due specie:

  1. le dimensioni differenti: 25 cm per il Gymnallabes e poco più di 30 per il Channallabes;
  2. la presenza di pinne pelviche, presenti solo in G. typus, mentre C. apus ne è privo.

Tassonomia

Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Siluriformes
Famiglia Clariidae
Genere Gymnallabes
Specie typus

 


Bibliografia e Crediti

[1] Günther, A. C. L. G. (1867). XV.—New fishes from the Gaboon and Gold Coast. Annals and Magazine of Natural History, 20(116), 110-117.

[2] Huysentruyt, F., Adriaens, D., Teugels, G. G., Devaere, S., Herrel, A., Verraes, W., & Aerts, P. (2004). Diet composition in relation to morphology in some African, anguilliform clariid catfishes. Belgian journal of zoology, 134(1), 41-46.

Mappa [modificata]: ©OpenStreetMap contributors, Open Database License. Tavole sotto licenza CC BY-SA 2.0.

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