Ludwigia sp. “White” è una varietà di Ludwigia in circolazione da non molto tempo e un po’ difficile da reperire in commercio.
Iniziamo subito con la descrizione: è una pianta molto particolare.
Descrizione di Ludwigia sp. “White”
La “White” è una varietà di Ludwigia di aspetto analogo ad altre piante della stessa famiglia – penso ad esempio alla Ludwigia inclinata var. verticillata “Cuba”.
La sua peculiarità, come suggerisce il nome, è quella di avere, se ben tenuta, le foglie di colore bianco, con alcune sfumature rosa nella parte alta: non ci sono molte piante d’acquario di questo colore!
Sempre per questa particolarità, talvolta la si trova chiamata Ludwigia “Pink” o Ludwigia “White Edge”.
Non si conosce molto sull’origine o sulla provenienza di questa pianta, se sia una selezione artificiale o una variazione naturale, poi riprodotta da qualche coltivatore.
Quel che è ragionevole, è che si tratta di una varietà di pianta con un basso contenuto di clorofilla – di colore verde – e che dunque va gestita di conseguenza, per tenerla al meglio.
Le clorofille, infatti, sono i principali pigmenti fotosintetici delle piante e una loro carenza o diversa distribuzione rende più difficoltoso, per la pianta, procurarsi l’energia necessaria.
Coltivazione di Ludwigia “White”
Fertilizzazione
La “White” è una pianta piuttosto esigente poiché, come abbiamo visto, ha difficoltà maggiori di crescita rispetto alla corrispondente Ludwigia non bianca.
Il ritmo di crescita della “White” non è velocissimo, se confrontato con le altre Ludwigia, per cui non conta moltissimo la quantità di elementi nutritivi presenti.
Basta dunque fertilizzare con tutti gli elementi necessari: non è fra le piante più capricciose che si possano trovare.
È molto importante anche l’erogazione di CO2. Ho provato a spostarne uno stelo in un acquario senza erogazione artificiale ed è deperito. Suppongo che, date le difficoltà di crescita, non limitare questo nutriente essenziale sia quasi fondamentale.
Per quanto riguarda l’acqua, la sto coltivando con discreto successo in acqua tenera, con durezze basse ed elementi nutritivi non abbondanti, ma tutti presenti. La conducibilità è inferiore ai 200 μS/cm dopo la fertilizzazione.
Per quanto riguarda il fondo, la pianta ha un discreto apparato radicale, come le colleghe della stessa famiglia già nominate in precedenza.
Nel mio acquario ho un fondo tipo soil quindi con buona capacità di scambio e ambiente acidulo nella zona delle radici. Non ho fatto controprove con un fondo inerte, ma credo si possa tenere anche così. Quasi sicuramente, però, un fondo che scambia è di aiuto.
Ultimo fattore, ma probabilmente il più importante, è la luce. Senza una buona quantità di luce di qualità, la pianta avrà un aspetto verdognolo non troppo attraente.
Nella foto sottostante, ad esempio, stava crescendo coperta leggermente coperta da un’altra pianta, in posizione laterale.
Attualmente la tengo nel solito acquario con una plafoniera a LED, autocostruita, con LED bianchi e a colore singolo, con una potenza effettiva e misurata di 60 watt circa su 90 litri di acquario.
Crescita e propagazione
Ludwigia sp. “White” è una pianta a stelo, con la crescita tipica.
Può raggiungere dimensioni medie, indicativamente con un diametro di 5-6 cm.
Può produrre getti laterali, tagliando i quali si possono ottenere nuove piantine.
La riproduzione può anche avvenire tagliando lo stelo e ripiantando la cima. Lo parte vecchia di stelo può produrre nuovi getti laterali, dando vita a nuovi steli.
Talvolta accade che lo stelo inizi a piegarsi, crescendo orizzontalmente. Non ho perfettamente chiara la causa, tuttavia luce ed erogazione di CO2 liberali limitano questo difetto.
Di tanto in tanto, qualche getto laterale può risultare più verdognolo degli altri: questo può essere dovuto al fatto che la variazione che dona il colore bianco alla pianta è debole e, dunque, con il tempo tende a perdersi. Un po’ quello che succede con l’attorcigliamento della “Curly“.
Posizione
Data la forma e le esigenze di luce, ne consiglio il posizionamento nella parte centrale-posteriore dell’acquario.
Idealmente, gli steli dovrebbero ricevere quanta più luce possibile e non dovrebbero essere coperti od ombreggiati da altre piante.
Data la colorazione particolare, si può pensare di usarla come punto focale del layout: il colore bianco contrasta abbastanza bene con gli altri colori generalmente presenti nei plantacquari (verde, rosso etc).
Conclusione
La pianta non è di facile reperibilità.
Ogni tanto si può trovare in negozi specializzati italiani, ma la disponibilità è attualmente estremamente bassa.
Si può trovare più facilmente acquistando dall’estero (con tutti i rischi dovuti al trasporto – è stato il mio caso, avendola presa da un acquariofilo tedesco) o acquistandone potature o steli da appassionati che sono riusciti a recuperarla.