Protocolli di fertilizzazione Archivi · Acquario.top La Scienza in Acquario. Sat, 06 Feb 2021 10:08:21 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 Protocollo Seachem – Guida https://acquario.top/protocollo-seachem-acquario/ https://acquario.top/protocollo-seachem-acquario/#respond Fri, 19 Oct 2018 16:30:59 +0000 https://acquario.top/?p=2246 Il protocollo Seachem è uno dei più conosciuti set di fertilizzanti per acquario. È famoso principalmente per due motivi: è un protocollo ad elementi separati e non usa chelanti forti per i microelementi. Iniziamo subito con la descrizione dei componenti del protocollo, dopo la quale, invece, vedremo un po’ come va usato. Protocollo di fertilizzazione […]

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Il protocollo Seachem è uno dei più conosciuti set di fertilizzanti per acquario.

È famoso principalmente per due motivi: è un protocollo ad elementi separati e non usa chelanti forti per i microelementi.

Iniziamo subito con la descrizione dei componenti del protocollo, dopo la quale, invece, vedremo un po’ come va usato.

Protocollo di fertilizzazione Seachem – Componenti

Il protocollo Seachem prevede una suddivisione degli elementi nutritivi, in maniera da poterli somministrare separatamente, in dosi e in momenti diversi.

Vediamo quindi di quali prodotti si compone il protocollo.

Integratori di macroelementi

Sono previsti tre integratori di macroelementi, uno per ogni macroelemento principale, ovvero: azoto, fosforo e potassio.

Flourish Nitrogen

Il Nitrogen è l’integratore di azoto. Integra azoto per metà come urea e per l’altra metà come nitrato (di potassio).

Flourish Nitrogen

Composizione: 2% K2O (=1.66% potassio), 1.5% Azoto totale (N).

Dosaggio: 1.5 ml in 100 litri aumentano i nitrati di 1 mg/l e il potassio di 0.2 mg/l.

Flourish Phosphorus

Il Phosphorus è l’integratore di fosforo.

Flourish Phosphorus

Composizione: 0.3% P2O5 (=0.13% fosforo), 0.2% K2O (=0.17% potassio).

Dosaggio: 3 ml in 100 litri aumentano i fosfati di poco meno di 0.15 mg/l.

Flourish Potassium

Il Potassium è l’integratore di potassio (sotto forma di solfato).

Flourish Potassium

Composizione: 5% K2O (=4.15% potassio).

Dosaggio: 4 ml in 100 litri aumentano il potassio di 2 mg/l.

Integratori di microelementi

Il protocollo Seachem prevede un prodotto generico per l’introduzione di tutti gli oligoelementi più altri prodotti specifici per alcuni.

Flourish

Il Seachem Flourish è un integratore di oligoelementi; oltre a questi, integra il macroelemento potassio e i mesoelementi calcio e magnesio. Sono presenti anche tracce di azoto e fosforo.

È il prodotto “base” della linea: lo si può vedere anche dal nome, Flourish e basta, senza alcuna specificazione.

Seachem Flourish

Composizione: 1.15% cloro, 0.37% K2O (=0.31% potassio), 0.32% ferro, 0.27% zolfo, 0.14% calcio, 0.13% sodio, 0.11% magnesio, 0.0118% manganese, 0.01% P2O5 (=0.004% fosforo), 0.009% boro, 0.007% azoto, 0.0009% molibdeno, 0.0007% zolfo, 0.0004% cobalto, 0.0001% rame.

Ferro come gluconato ferroso, altri microelementi come sali (solfato, cloruro etc).

Dosaggio: 2 ml ogni 100 litri una o due volte la settimana.

Flourish Iron

Flourish Iron è l’integratore del solo ferro, come ferro gluconato.

Flourish Iron

Composizione: 1% gluconato ferroso. Contiene anche una piccola quantità di glutaraldeide, usata come conservante e per rallentare l’ossidazione del ferro gluconato.

Dosaggio: 2.5 ml in 100 litri inseriscono 0.1 mg/l di ferro.

Flourish Trace

Il Flourish Trace integra microelementi escluso il ferro.

Flourish Trace

Composizione: 0.0169% zinco, 0.0085% manganese, 0.0032% rame, 0.0028% boro, 0.0003% molibdeno, 0.00003% cobalto, 0.000008% rubidio, 0.000003% nickel, 0.000002% vanadio.

I microelementi sono presenti come sali (solfato, cloruro etc).

Dosaggio: 6 ml ogni 100 litri due volte la settimana; se usato insieme a Flourish, dosare in giorni separati.

Altri integratori

Flourish Excel

Flourish Excel è un integratore di carbonio, sotto forma di glutaraldeide.

Flourish Excel

Dosaggio: 2.5 ml ogni 100 litri ogni giorno o a giorni alterni. Dopo un cambio d’acqua consistente, si può usare per una dose 5 volte superiore.

Flourish Advance

Flourish Advance è un integratore di fitormoni (ed elementi nutritivi in tracce) che stimolano la crescita delle piante acquatiche.

Flourish Advance

Composizione: 0.45% K2O (=0.37% potassio), 0.15% acido γ-amminobutirrico, 0.14% mannitolo, 0.14% acido ascorbico, 0.06% alanina, 0.04% P2O5 (=0.02% fosforo), 0.04% calcio, 0.04% magnesio, 0.0003% fitormoni.

Dosaggio: 6 ml ogni 100 litri ogni giorno oppure a necessità.

Flourish Tabs

Le Flourish Tabs sono delle compresse fertilizzanti da inserire nel substrato, per fornire i nutrienti direttamente alle radici.

Flourish Tabs

Composizione: 14.9% calcio, 12.2% zolfo, 2.2% ferro, 0.55% cloro, 0.28% azoto, 0.23% manganese, 0.17% P2O5 (=0.07% fosforo), 0.16% K2O (=0.13% potassio), 0.14% sodio, 0.06% magnesio, 0.029% boro, 0.0024% zinco, 0.001% cobalto, 0.001% rame, 0.0009% molibdeno.

Ferro come gluconato ferroso, altri microelementi come sali (solfato, cloruro etc).

Dosaggio: una compressa copre un raggio di circa 15 cm e va inserita nel substrato a media profondità. Le compresse durano circa 3-4 mesi.

Altri prodotti nel protocollo

Elenchiamo di seguito altri prodotti che non fanno propriamente parte del set di fertilizzanti ma che tuttavia possono inserirsi nel sistema di fertilizzazione.

Sali per remineralizzare l’acqua

Se si usa acqua da osmosi inversa o demineralizzata, è quasi sempre necessario inserire dei sali per aumentarne le durezze e inserire sali nutritivi essenziali per le piante.

Equilibrium

Il Seachem Equilibrium è una miscela di sali che innalza il GH (durezza totale) ma non il KH.
Non contiene sodio ed elevati livelli di cloruri.

Seachem Equilibrium

Composizione: 23% K2O (=19.5% potassio), 8.06% calcio, 2.41% magnesio, 0.11% ferro, 0.06% manganese.

Tutti i sali, compresi ferro e manganese, sono inseriti come solfati.

Dosaggio: 20 grammi di sali ogni 100 litri alzano il GH di 3 punti.

Acid Buffer – Alkaline Buffer

Acid Buffer e Alkaline Buffer sono due miscele di sali che servono, rispettivamente, per abbassare ed aumentare l’alcalinità dell’acqua (KH, in acquariofilia).

Non ne è fornita la composizione; viene solo dichiarato che l’Acid Buffer non è a base di fosfati e che l’Alkaline Buffer è a base di bicarbonato di sodio.

Dosaggio: 4.1 grammi di Acid Buffer in 100 litri abbassano il KH di circa 1 dKH mentre 12.5 grammi di Alkaline Buffer alzano il KH di circa 1 punto.

Se dosati insieme, opportunamente, si può puntare ad un pH target dell’acqua del cambio. A tal proposito, sul sito Seachem sono presenti dei calcolatori.

Substrati

Esistono vari substrati per allestire gli acquari. Sebbene il protocollo di fertilizzazione si possa usare con altri fondi di diverse marche e tipologie, elenchiamo lo stesso i prodotti Seachem.

Flourite, il fondo più noto della Seachem.
Flourite, il fondo più noto della Seachem.

Tutti i substrati hanno composizione dichiarata; tali elementi sono però legati alle particelle di fondo o facenti parte delle stesse. Non sono quindi immediatamente disponibili alle piante.

Mettiamo una tabella comparativa delle composizioni (limitandoci agli elementi nutritivi per le piante):

Composizione fondi Seachem

Ca = calcio, Co = cobalto, Cu = rame, Fe = ferro, K = potassio, Mg = magnesio, Mn = manganese, Na = sodio, Ni = nickel, V = vanadio, Zn = zinco

Nessuno dei substrati – con eccezione della Onyx Sand – altera pH o durezze in maniera rilevante.

Flourite

La Flourite è argilla naturale non trattata o ricoperta. Esiste in quattro colori: la Flourite classica (marrocino), la Flourite Black (nera), la Flourite Dark (via di mezzo delle due precedenti) e la Fluorite Red (marrone chiaro).

Flourite Sand

La Flourite Sand è argilla naturale, sempre non trattata o ricoperta, ridotta in polvere più fine. Esiste in due varianti, una marroncina (Flourite Sand) e una nerastra (Flourite Black Sand).

Onyx Sand

La Onyx Sand è una sabbia naturale grigiastra con la peculiarità di essere ricca di carbonati. Pertanto è apprezzata dalle piante in grado di utilizzarli mediante un processo detto decalcificazione biogena.
Giusto per nominarne qualcuna, le piante dei generi Egeria, Ceratophyllum, Potamogeton o Vallisneria sono in grado di utilizzare tranquillamente i carbonati presenti nell’acqua come fonte di carbonio.

Essendo ricca di carbonati, l’Onyx Sand alza il KH e rende più difficoltoso l’abbassamento del pH.

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Guida ai fertilizzanti AF – Aquaforest Freshwater https://acquario.top/guida-ai-fertilizzanti-af-aquaforest/ https://acquario.top/guida-ai-fertilizzanti-af-aquaforest/#respond Thu, 09 Aug 2018 09:30:02 +0000 https://acquario.top/?p=1854 In questa breve guida vedremo i fertilizzanti AF – Aquaforest Freshwter, un protocollo di fertilizzazione componibile secondo le esigenze degli acquari, essendo potenzialmente ad elementi separati. Infatti, il protocollo non è composto da un unico prodotto il quale, con la sua composizione, è chiamato a soddisfare le esigenze di qualsiasi combinazione di piante. È invece […]

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In questa breve guida vedremo i fertilizzanti AF – Aquaforest Freshwter, un protocollo di fertilizzazione componibile secondo le esigenze degli acquari, essendo potenzialmente ad elementi separati.

AF Carbo Macro
Due delle componenti del protocollo.

Infatti, il protocollo non è composto da un unico prodotto il quale, con la sua composizione, è chiamato a soddisfare le esigenze di qualsiasi combinazione di piante.
È invece composto da vari prodotti, che vanno combinati o usati secondo le esigenze di ogni singolo acquario.

Vediamoli prima in dettaglio e poi vi fornirò alcune considerazioni personali in seguito alla loro prova, che ho fatto personalmente nel mio plantacquario (pagando i flaconi di tasca mia, per trasparenza 😉 ).

Giusto per dare un po’ di contesto, Aquaforest è un’azienda polacca, con sede a Brzesko, nata nel 1995 come produttrice di substrati e fertilizzanti per zoo e aziende coltivatrici di piante. Dal 2011 ha iniziato a vendere prodotti per acquariofilia al dettaglio.

Integratori di macroelementi

Come sappiamo, i nutrienti essenziali per le piante possono essere divisi in varie categorie, non tanto per la loro importanza (sono tutti essenziali), quanto piuttosto per le quantità richieste dalle piante.

Per approfondire, abbiamo un articolo dedicato con tutti i dettagli: Elementi nutritivi per le piante d’acquario.

Il protocollo Aquaforest prevede i seguenti prodotti per l’integrazione dei macroelementi.

AF Carbon Boost

AF Carbon Boost è un integratore di carbonio organico.

Composizione: 2.5-5% glutaraldeide.

Dosaggio consigliato: da 1 a 4 ml ogni 100 litri, ogni giorno.

AF Macro

AF Macro è un fertilizzante contenente i principali macroelementi più due mesoelementi, come si può vedere dalla composizione.

Composizione: 7% azoto, 7% potassio, 0.9% magnesio, 0.3% fosforo, 0.2% calcio.

Dosaggio consigliato: 5 ml ogni 100 litri due volte la settimana.

AF N Boost

AF N Boost è l’integratore specifico di solo azoto, uno dei macroelementi più richiesti dalle piante.

Composizione: 9.5% di azoto come nitrati.

Dosaggio consigliato: 10 ml in 100 litri apportano 9.5 mg/l di azoto equivalente a nitrati. Mantenere una concentrazione di nitrati di 10-20 mg/l circa.

AF PO4 Boost

AF PO4 Boost è il prodotto per integrare principalmente i fosfati. Oltre ai fosfati, aggiunge anche potassio e magnesio.

Composizione:  0.9% magnesio, 0.72% potassio, 0.4% fosforo come fosfati.

Dosaggio consigliato: 10 ml in 100 litri apportano 0.4 mg/l di fosfati (e 0.72 mg/l di potassio e 0.9 mg/l di magnesio). Mantenere una concentrazione di fosfati di 0.5-1.5 mg/l.

AF K Boost

AF K Boost è l’integratore per il potassio.

Composizione:  3.8% potassio

Dosaggio consigliato: 10 ml in 100 litri apportano 3.8 mg/l di potassio. Mirare ad una concentrazione di 10-20 mg/l.
In alternativa, in caso di carenza visibile (morte delle foglie basse, ingiallimento dei bordi delle foglie alte), dosare finché la carenza non rientra.

Integratori di microelementi

I microelementi sono invece integrati dai seguenti componenti.

AF Micro

AF Micro è l’integratore di microelementi. Contiene anche il macroelemento potassio e i mesoelementi calcio e magnesio.

Composizione:  8.16% potassio, 1.2% magnesio, 0.45% calcio, 0.38% ferro, 0.25% manganese, 0.037% zinco, 0.021% boro, 0.02% stronzio, 0.005% rame, 0.004% bromo, 0.00345% titanio, 0.0012% molibdeno, 0.0003% cobalto, 0.00021% nickel.

Dosaggio consigliato: 8 gocce (~0.7 ml) al giorno oppure 4 ml ogni settimana in 100 litri.

AF Iron Boost

Come suggerisce il nome, AF Iron Boost è l’integratore per il solo ferro.

Composizione:  0.38% ferro (Fe++)

Dosaggio consigliato: 10 ml in 100 litri apportano 0.38 mg/l di ferro. Mirare ad una concentrazione di ferro compresa tra 0.1-1 mg/l.

AF Red Boost

AF Red Boost è un prodotto contenente microelementi per incrementare la colorazione rossa delle piante.

Composizione:  0.38% ferro, 0.28% magnesio, 0.24% manganese, 0.000006% molibdeno, fitormoni.

Dosaggio consigliato: 4-8 gocce (~0.3-0.7 ml) al giorno, ogni 100 litri.

Altri componenti del protocollo

Aquaforest prevede altri prodotti, non fertilizzanti, per l’allestimento dell’acquario piantumato. Li elenco brevemente di seguito:

  • AF Lava Soil: fondo di origine vulcanica, arrichito con microelementi. Sono dichiarate buone proprietà di scambio ionico. Da usare come fondo unico.
  • AF Natural Substrate: substrato fertile, sempre con buone capacità di scambio, con torba e argille. Va ricoperto con materiale possibilmente inerte (sabbia, ghiaia etc).
  • AF Mineral Salt: sali per remineralizzare l’acqua di osmosi. Aumentano GH e KH con rapporto 3:2; calcio e magnesio con rapporto Ca:Mg pari a 1.6:1. Non contengono sodio.

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PMDD in acquario https://acquario.top/storia-pmdd-acquario/ https://acquario.top/storia-pmdd-acquario/#respond Sat, 20 Jan 2018 23:00:08 +0000 https://acquario.top/?p=441 In questo articolo, dal taglio più storico che acquariofilo, andremo a vedere cosa sia il PMDD, spesso nominato quando si parla di fertilizzazione in acquario. Può essere infatti interessante capire da dove venga il PMDD, per cosa sia stato originariamente progettato e cosa ne sia uscito poi fuori. Vedremo, infine, cosa si può imparare da […]

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In questo articolo, dal taglio più storico che acquariofilo, andremo a vedere cosa sia il PMDD, spesso nominato quando si parla di fertilizzazione in acquario.
Può essere infatti interessante capire da dove venga il PMDD, per cosa sia stato originariamente progettato e cosa ne sia uscito poi fuori.
Vedremo, infine, cosa si può imparare da questa lezione di acquariofilia storica.

Andiamo a scavare nell’acquariofilia di oltre vent’anni fa!

Dove è cominciato tutto – Conlin e Sears

Tutto è nato dalla ricerca di un metodo per contrastare la presenza di alghe e cianobatteri negli acquari.
Kevin C. Conlin e Paul L. Sears, due ricercatori canadesi, hanno sperimentato che piante ben nutrite, con leggeri eccessi di nutrienti e scarsa presenza di fosforo riuscivano a surclassare le alghe.

Erano partiti dalla constatazione che, dopo aver speso molti soldi in luci, substrati, fertilizzanti e altri prodotti, gli acquariofili erano ricompensati da un rigoglioso tappeto di alghe, spesso molto resistenti e di difficile eradicazione.

Nella disperazione, molti acquariofili sperimentavano con varie forme di controllo delle alghe, inclusi alghicidi, lavaggi con candeggina, antibiotici (contro i cianobatteri), rimozione meccanica e l’introduzione di un assortimento di pesci ed invertebrati mangia-alghe. L’alimentazione veniva ridotta, il fotoperiodo diminuito e vari tipi di fertilizzanti venivano testati finché, prova e riprova, si raggiungeva una tregua.

All’epoca (l’articolo è stato pubblicato nel 1996), non c’erano molte informazioni scientifiche a disposizione degli acquariofili per tentare di capire quali parametri modificare per ottenere qualche risultato (spettro luminoso, macro- o micro-nutrienti, chimica dell’acqua…).
Una delle opzioni funzionanti, per acquariofili dalle tasche profonde (cit.), era il sistema Dupla, un protocollo dell’omonima azienda che comprendeva (e comprende tutt’ora) fertilizzanti liquidi e in pastiglie, biocondizionatore, substrato e altri prodotti. Tuttavia si trattava di un metodo costoso, di composizione ignota, poco istruttivo e aggiustabile secondo le esigenze.

Conlin e Sears hanno quindi cominciato a sperimentare con vari acquari, testando varie combinazioni di elementi e registrando tutte le osservazioni.

Dopo mesi di osservazioni, sono giunti alla seguente ipotesi:

quando la luce, l’anidride carbonica, l’azoto, il potassio, tutti i micronutrienti e gli elementi traccia sono presenti in leggero eccesso rispetto alla concentrazione di fosforo disponibile, certe piante negli acquari sono in grado di competere contro alghe e cianobatteri, privandoli di questo nutriente essenziale.

Non riescono a dare una spiegazione di questo fatto, se non alcune ipotesi; propongono inoltre di fare ulteriori prove, anche con acquari di controllo, per confermare o meno il funzionamento della limitazione del fosforo, anche perché non avevano a disposizione un metodo per misurare direttamente il fosforo negli acquari.

La gestione di Conlin e Sears

Danno comunque alcune raccomandazioni generali sulla gestione degli acquari. Ad esempio, per i valori propongono:

– 20-60 lumen/litro (0.5-1 watt/litro di fluorescenti), 12 ore al giorno
– 10-15 ppm di anidride carbonica
– 3-5 ppm di nitrati
– 0.1 ppm di ferro
– pH 6.5-7.0

mentre, come approccio generale per la fertilizzazione, consigliano la seguente procedura:

  1. Somministrazione giornaliera di un mix di microelementi con ferro e magnesio, basando il dosaggio sui risultati del test del ferro (all’epoca già disponibile). Oltre ai microelementi, andava somministrato nitrato di potassio per integrare circa 3 ppm di potassio.
  2. Una volta la settimana, controllo dei nitrati: se assenti, andavano integrati, altrimenti andava aggiunto del solfato di potassio.
  3. Se i nitrati non scendevano anche con l’aggiunta di solfato di potassio, c’era qualche altro fattore limitante, dunque andava aumentato l’apporto di altri elementi (microelementi, nitrato etc).

Con il tempo, si sarebbe trovata una certa regolarità nei dosaggi e dunque sarebbe stato possibile preparare un unico fertilizzante con tutti gli elementi nelle proporzioni richieste.
Suggerivano inoltre di effettuare cambi regolari d’acqua (25% ogni due settimane), poiché non erano in grado escludere l’assenza di eventuali accumuli di microelementi.

La ricetta originale del PMDD

In appendice all’articolo, c’è la famosa ricetta del fertilizzante, soprannominato Poor Man’s Dupla Drops (Gocce Dupla dell’uomo povero, il cui acronimo è appunto PMDD).
Tale ricetta era basata su una ricostruzione, con i singoli sali, di un fertilizzante Tropica (e non Dupla, come si potrebbe pensare).
Il fertilizzante da cui hanno preso ispirazione era il Master Grow, il vecchio nome del Tropica Plant Growth ora in commercio.

Appendice A – Ricetta del fertilizzante (Poor Man’s Dupla Drops)

– 9 grammi di microelementi chelati (7% ferro, 2% manganese, 1.3% boro, 0.4% zinco, 0.1% rame, 0.06% molibdeno, EDTA, DTPA)
– 14 grammi di solfato di potassio
– 6 grammi di nitrato di potassio
– 33 grammi di solfato di magnesio eptaidrato (sali di Epsom; da omettere se già presenti nel mix di microelementi)
– 300 ml di acqua distillata
– 0.5 ml di acido cloridrico (9M, opzionale)

Questa ricetta è l’ultima delle varie iterazioni tentate durante i vari esperimenti descritti nell’articolo.

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Guida ai fertilizzanti Easy-Life https://acquario.top/guida-fertilizzanti-easy-life/ https://acquario.top/guida-fertilizzanti-easy-life/#respond Mon, 01 Jan 2018 15:00:12 +0000 https://acquario.top/?p=128 In questa scheda analizzeremo il protocollo di fertilizzazione Easy-Life, mostrando i vari prodotti che lo compongono e come usarli al meglio. Easy-Life è nata nel 1998 nei Paesi Bassi e da allora ha sviluppato un unico protocollo di fertilizzazione ad elementi separati, che consta di una base di fertilizzante da integrare secondo necessità. Andiamo ora […]

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In questa scheda analizzeremo il protocollo di fertilizzazione Easy-Life, mostrando i vari prodotti che lo compongono e come usarli al meglio.

Logo Easy-Life

Easy-Life è nata nel 1998 nei Paesi Bassi e da allora ha sviluppato un unico protocollo di fertilizzazione ad elementi separati, che consta di una base di fertilizzante da integrare secondo necessità.

Andiamo ora a vedere le componenti di questo protocollo.

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Protocollo di fertilizzazione Drak (Kramerdrak) https://acquario.top/protocollo-drak-kramerdrak/ https://acquario.top/protocollo-drak-kramerdrak/#respond Mon, 01 Jan 2018 15:00:02 +0000 https://acquario.top/?p=45 In questo articolo, vedremo i fertilizzanti Drak, in particolare la combinazione data per acquari esigenti, incentrata attorno al fertilizzante Kramerdrak, ovvero con varie specie di piante particolari e una buona potenza luminosa. NOTA: Drak produce vari prodotti che messi insieme possono comporre vari protocolli, in base alle esigenze dell’acquario. Nel seguito parlerò di una combinazione […]

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In questo articolo, vedremo i fertilizzanti Drak, in particolare la combinazione data per acquari esigenti, incentrata attorno al fertilizzante Kramerdrak, ovvero con varie specie di piante particolari e una buona potenza luminosa.

Logo Drak

NOTA: Drak produce vari prodotti che messi insieme possono comporre vari protocolli, in base alle esigenze dell’acquario. Nel seguito parlerò di una combinazione specifica (quella che ho usato); accennerò comunque anche agli altri componenti.

Iniziamo subito con la composizione del protocollo!

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