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Guida ai fertilizzanti Easy-Life

In questa scheda analizzeremo il protocollo di fertilizzazione Easy-Life, mostrando i vari prodotti che lo compongono e come usarli al meglio.

Easy-Life è nata nel 1998 nei Paesi Bassi e da allora ha sviluppato un unico protocollo di fertilizzazione ad elementi separati, che consta di una base di fertilizzante da integrare secondo necessità.

Andiamo ora a vedere le componenti di questo protocollo.

Integratori di oligoelementi

Easy-Life Profito

Il Profito è il prodotto di base del protocollo e va dosato regolarmente, adattando leggermente le dosi in base alla risposta delle piante.
Contiene oligoelementi e ferro chelati, magnesio e potassio.

Composizione del Profito: 1% ossido di potassio (= 0.83% potassio), 0.31% ossido di magnesio (= 0.18% magnesio), 0.24% ferro, 0.1% manganese, 0.02% boro, 0.003% rame, 0.003% alluminio, 0.003% cobalto, 0.003% nichel, 0.003% litio, 0.003% vanadio, 0.002% zinco, 0.002% molibdeno, 0.002% selenio, 0.002% tellurio, 0.002% niobio, 0.001% scandio.
Chelanti: EDTA, DTPA, NTA.

Dosaggio: 10 ml ogni 100 litri, una volta la settimana. È consigliabile aumentare o diminuire il dosaggio del 40% in base alla risposta delle piante. È anche possibile dosare giornalmente 1/7 della dose settimanale.

Easy-Life Ferro

Il Ferro, come suggerisce il nome, è un integratore di ferro chelato. Contiene anche una piccola percentuale di potassio.
Va usato nei casi in cui viene rilevata una carenza di ferro, ad esempio quando le foglie ingialliscono (clorosi).

Composizione del Ferro: 1% ferro chelato con DTPA, 0.35% ossido di potassio (= 0.29% potassio).

Dosaggio: 5 ml ogni 100 litri, ovvero 0.5 mg/l di ferro, ogni settimana fino a risoluzione della carenza.

Integratori di macroelementi

Easy-Life Nitro

Si tratta di un integratore di nitrati e potassio; è infatti una soluzione di nitrato di potassio.
A differenza di altri protocolli, il Nitro non usa azoto ammoniacale o ureico, dunque l’apporto di nitrati è totalmente e immediatamente rilevabile dal test dei nitrati.

Composizione del Nitro: 17.5% nitrato di potassio.

Dosaggio: 2 ml ogni 100 litri aumentano i nitrati di 2 mg/l e il potassio di 1.3 mg/l. Cercare di mantenere una concentrazione di nitrati attorno ai 10-20 mg/l.

Easy-Life Fosfo

Il Fosfo è l’integratore di fosfati. Da usare in caso di crescita rallentata o blocco delle piante.

Composizione del Fosfo: 0.1% fosfato di potassio.

Dosaggio: 2 ml ogni 100 litri aumentano i fosfati di 0.1 mg/l. Cercare di mantenere una concentrazione di fosfati compresa fra 0.5 e 1 mg/l.

Easy-Life Kalium

Il Kalium, invece, integra il potassio. Da usare se quello già introdotto con Profito, Ferro o Nitro è insufficiente: foglie bianche o decolorate in cima alla pianta oppure buchi nelle foglie sono i sintomi di carenza di potassio.

Composizione del Kalium: 10% solfato di potassio.

Dosaggio: 10 ml ogni 100 litri aumentano il potassio di 4 mg/l. Usare settimanalmente finché la carenza non viene risolta.

Componenti integrativi

Easy-Life Root Sticks

I Root Sticks sono dei bastoncini di argilla, naturalmente ricca di ferro, arricchiti con oligoelementi, da interrare nel substrato.
Sono particolarmente indicati per le piante che si nutrono per via radicale, quali Cryptocoryne, Echinodorus o Nymphaea lotus. Possono essere spezzettati.

Composizione dei Root Sticks: non dichiarata.

Dosaggio: applicare un pezzetto di stick ogni 10 cm circa.

Easy-Life EasyCarbo

L’EasyCarbo è un integratore di carbonio. Si tratta di una soluzione di glutaraldeide, un composto del carbonio che viene assorbito dalle piante, per sintetizzare gli zucccheri a loro necessari.

Composizione dell’EasyCarbo: soluzione di glutaraldeide.

Dosaggio: da 1 a 4 ml al giorno ogni 100 litri, in base alle esigenze delle piante. Non eccedere con il dosaggio.

Commento sul protocollo

Si tratta di un protocollo abbastanza completo e flessibile, che dovrebbe coprire quasi tutte le esigenze.

Può infatti andare tanto bene a chi ha un acquario con piante poco esigenti quanto a chi ha piante abbastanza difficili.
Nel caso di piante particolarmente esigenti, quali le Ludwigia inclinata, alcune Rotala (R. macrandra, R. sp. “Colorata”…), il protocollo inizia a mostrare un po’ di debolezze, soprattutto per quanto riguarda l’apporto di oligoelementi.

Per chi ha esigenze modeste, come scarsa presenza di piante, piante lente (epifite, ombrofile) l’uso del solo Profito può essere sufficiente.
Se si nota che dosando il solo Profito le piante si bloccano o non crescono come dovrebbero, può essere necessario usare gli altri prodotti.
Ad esempio, se si osserva una carenza di ferro si può dosare il Ferro; se si nota invece una carenza di fosfati o si misurano a zero (la carenza di fosfati è infida), si può ricorrere al Fosfo.

Pianta in difficoltà, che ha bisogno di fertilizzazione con altri elementi.

Statisticamente, la prima carenza che si dovrebbe osservare, usando il solo Profito, è quella di potassio, poiché il Profito ne contiene molto poco (dando per scontato l’uso di Ferro, Nitro e Kalium che contengono tutti altro potassio).

Dal punto di vista tecnico, il protocollo è chelato; ciò consente di effettuare dosaggi settimanali o anche più diradati, secondo le esigenze delle piante.
In alternativa è possibile ricorrere ad un dosaggio frazionato nel tempo, ad esempio giornaliero o bisettimanale. In tali casi, consiglio di sperimentare e trovare la cadenza e le dosi che danno migliori risultati nell’acquario.

Per quanto riguarda i dosaggi, un errore comune è quello di somministrare tutti gli elementi, tutte le settimane, secondo le dosi indicate, violando la raccomandazione di osservare i segni delle piante. Così facendo, si immetteranno in acquario troppi concimi, con tutti i problemi del caso.

È anche possibile sostituire gli integratori dei macroelementi – Nitro, Fosfo, Kalium – e del ferro (Ferro) con i singoli sali, ovvero: nitrato di potassio, fosfato di potassio e ferro chelato.
Un buon compromesso possono essere le soluzioni per orto e giardino, già pre-diluite, ma più concentrate (ad esempio, gli integratori liquidi Cifo).

Tale sostituzione può portare ad un discreto risparmio se l’acquario richiede notevoli quantità di macroelementi, come ad esempio un allestimento olandese.

Pianta un po’ ripresa

A proposito di risparmio: il protocollo è relativamente economico rispetto alla qualità. È infatti uno fra i più economici (se non, ad oggi, il più economico) protocollo a componenti separati.

Per quanto riguarda l’EasyCarbo, ovvero l’integratore di carbonio, si potrebbero spendere fiumi di parole senza giungere a una conclusione. Da varie prove può essere di aiuto negli allestimenti senza erogazione artificiale di anidride carbonica; i risultati sono invece meno evidenti in caso di erogazione artificiale di CO2 già presente.
È estremamente importante, in ogni caso, non eccedere mai con i dosaggi.

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